22 luglio 
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
L'elegante signore ritratto nella foto mentre dà gli ultimi ritocchi col pennello al mostro di Frankenstein, è il grandissimo regista inglese JAMES WHALE, una delle figure più drammatiche e interessanti della Babilonia Hollywoodiana. Essendo nato il 22 luglio del 1889, oggi è il suo compleanno e noi lo vogliamo degnamente ricordare. Di famiglia operaia e sesto di sette figli, non volle seguire i fratelli in miniera e, per campare, iniziò a fare il ciabattino e a scrivere canzonette. Durante la Grande Guerra fu fatto prigioniero e si mise a dirigere i suoi compagni del campo di detenzione, mettendo in scena spettacoli teatrali. Congedato col grado di tenente, tornò in Inghilterra dove iniziò a lavorare come attore, scenografo e regista teatrale; nel'30 finì a collaborare col miliardario pazzo Howard Hughes alla realizzazione del primo vero e proprio kolossal/bidone, "Hell's Angels", sulle mirabolanti imprese dei prodi aviatori americani. Il film costò uno sproposito ma incassò tantissimo e aprì al nostro Whale le dorate porte di Hollywood. Nel '31, l'occasione della vita: gli proposero l'adattamento cinematografico del Frankenstein di Mary Shelley! Il meticolosissimo regista inglese (da vero artigiano d'altri tempi si occupava personamente di ogni aspetto della produzione, comprese le scenografie e il sonoro), si ispirò al suo amato cinema espressionista tedesco, a pellicole come "Il Golem", "Il Gabinetto del Dottor Caligari", "Il Castello degli Spettri", per creare uno splendido horror gotico che è entrato di forza nel nostro immaginario. La facciona truccatissima di Boris Karloff ha turbato i sogni di intere generazioni e rimane il "volto" ufficiale della Creatura. Dopo, Whale ha diretto altri capolavori come "Il Castello Maledetto", "L'uomo invisibile" e lo stracult "La moglie di Frankenstein" ma nel '37 inciampò nelle questioni di politica estera: un suo film, "The Road back", il seguito di "Niente di nuovo sul fronte occidentale", risultò sgradito ai nazisti che, prima della guerra, avevano una profonda infuenza sull'industria culturale americana, tanto che riuscirono a far boicottare il film e a isolare il regista. Il colpo di grazia alla sua carriera lo ebbe quando confessò, per primo a Hollywood, di essere omosessuale. Naturalmente non lavorò più e finì per suicidarsi affogandosi in piscina il 29 maggio del 1957. Rimangono i suoi film, ricchi di fascino , di suspense e, perché no, di un bel po'di humor che non guasta mai, per non scivolare nel ridicolo...

"Non dovevo violare i misteri della vita: la morte è sacra, e io l'ho profanata."
Dottor Frankenstein/Colin Clive - La moglie di Frankenstein

James Whale