18 aprile
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Se esistesse un premio per la faccia da figlio di buona donna, JAMES WOODS lo avrebbe vinto in diverse edizioni! Woods, cari amici dei Mutzhi Mambo, è il perfetto poliziotto marcio, come gangster spietato è irreprensibile, nei ruoli ambigui ci sguazza. E, soprattutto, è un vero fico! Non canonicamente bello ma ricco del fascino da carogna che a noi amanti del Pulp piace tanto! Magari nella vita è pure un bonario simpaticone ma quell'aria da mariuolo non gliela leva nessuno. Grande attore, ha lavorato con alcuni dei più importanti registi di sempre in film che hanno fatto la storia. James Howard Woods nasce a Vernal, nello Utah, il 18 aprile del 1947. Figlio di un ufficiale dell'esercito americano, cresce nella cittadina di Warwick e si diploma alla Pilgrim High School nel 1965. I suoi ottimi voti (il nostro Woods vanta un quoziente intellettivo molto sopra la media) gli consentono di ottenere una borsa di studio per il prestigioso Massachusetts Institute of Technology, dove si iscrive alla facoltà di Scienze politiche. Ben presto, però, con la complicità del gruppo teatrale studentesco che frequenta, capisce che della politica non gliene frega niente e che la sua strada è quella della recitazione e abbandona l'università. La famiglia naturalmente non la prende benissimo e Woods si trasferisce quindi a New York per inseguire il suo sogno: recita in alcune produzioni teatrali cittadine e debutta sul palcoscenico di Broadway nel 1970, vincendo un Theatre World Award due anni dopo. Ottiene il suo primo ruolo televisivo nel film "All the Way Home" (1971), che gli schiude le porte di diverse serie tv, come "The Rockford Files" (1974) e "Welcome Back, Kotter" (1975). Dopo avere esordito al cinema nel 1969 con "La sua calda estate" di Paul Williams e avere mostrato un piccolo accenno del suo carisma nel poliziesco "La morte arriva con la valigia bianca" (1972) di Robert Culp, si aggiudica il primo ruolo importante nel 1972 nel cupo dramma "I visitatori" di Elia Kazan. A questa prova intensa e di impatto seguono numerosi ruoli secondari in film diretti da grandi registi, tra cui "Come eravamo" di Sydney Pollack (1973), "Bersaglio di notte" (1975) di Arthur Penn e "I ragazzi del coro" (1977) di Robert Aldrich. Il suo stile di recitazione, energico e nervoso, lo rende perfetto per i noir e per l'interpretazione di personaggi oscuri e intensi. Non a caso, nel 1979 viene scelto da Harold Becker per la parte di un sadico assassino nel film "Il campo di cipolle", dramma poliziesco che gli vale una nomination come miglior attore ai Golden Globe. Da quel momento Woods viene corteggiato dai migliori registi di Hollywood, collezionando ruoli destinati a rimanere impressi nella storia del cinema. Nel 1983 David Cronenberg lo rende figura di culto, eleggendolo ad allucinato mattatore del visionario e malato "Videodrome", profetico sguardo sui rapporti fra violenza e televisione. L'anno successivo è la volta di Sergio Leone, che lo vuole nel suo assoluto capolavoro "C'era una volta in America" per la parte dell'ambiguo gangster Max, al fianco di Robert De Niro, in questa parabola sull'ascesa e il declino di due fuorilegge ebrei newyorkesi, amici sin dall'infanzia ma separati dall'amore per la stessa donna. In "Due vite in gioco" (1984) di Taylor Hackford e "Salvador" (1986) di Oliver Stone non è protagonista, ma riesce comunque a lasciare il segno, tanto che per il secondo film viene candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista. Nel 1985 è la volta di "L' Occhio del Gatto", film horror diviso in due episodi diretto da Lewis Tague e tratto da due racconti di Stephen King. Nel 1987 torna efficace protagonista nei violenti polizieschi "Bestseller", di John P. Flynn, con Brian Dennehy, e "Indagine ad alto rischio" di James B. Harris, tratto da un romanzo di James Ellroy, che confermano quanto quest'attore magro e dal volto segnato dal vaiolo sia adatto a fare il salto nel cinema di serie A. Sul set del torbido "Cocaina" (1988), di Harold Becker, Woods conosce ed inizia una relazione con l'eccentrica Sean Young (belloccia ma davvero pazzoide). I due attori si frequentano per un po', ma quando lui pone fine al rapporto si ritrova oggetto di persecuzioni da parte della Young, tanto che la cita in giudizio per stalking, accusandola addirittura di aver lasciato sulla sua porta di casa una bambola sfigurata (!). A sua volta l'attrice si difende rispedendo le accuse al mittente. Fortunatamente tutto si risolve l'anno successivo con un accordo extra giudiziale. Con Verdetto finale (1989) di Joseph Ruben, il nostro James si rivela attore versatilissimo nei panni di un cinico avvocato senza scrupoli che accetta la difesa di un giovane coreano ingiustamente accusato di duplice omicidio. Negli anni Novanta Woods recita nei film più disparati, e non sempre di livello degno della sua bravura: dalla commedia "Insieme per forza" (1991) di John Badham, con Michael J. Fox, al biografico "Charlot" (1992) di Richard Attenborough, dal pessimo e inutile remake dell'omonimo film di Sam Peckinpah, "Getaway" (1994) di Roger Donaldson, al thriller "Lo specialista" di Luis Llosa, con Sylvester Stallone e Sharon Stone. Nel 1995 colpisce la sua perfetta caratterizzazione di H. R. Haldeman, il politico coinvolto nello scandalo del Watergate, nel film "Gli intrighi del potere - Nixon", biografia diretta da Oliver Stone. Nello stesso anno è il protagonista di "Killer - Diario di un assassino" di Tim Metcalfe, in cui offre un ritratto più che realistico del serial killer Carl Panzram. Anche Martin Scorsese lo sceglie, accanto a Robert De Niro, Sharon Stone e Joe Pesci, per il suo bellissimo "Casinò" (1995), storia di gangster ambientata nel più grande casinò di Las Vegas, in cui Woods interpreta il subdolo imbroglione Lester Diamante. Nel 1996 arriva la nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista nel dramma giudiziario di impegno civile "L'agguato" di Rob Reiner. Nel 1997 Robert Zemeckis lo scrittura per la fantascienza di "Contact", al fianco di Jodie Foster, mentre l'anno successivo arriva il mitico action-horror "Vampires" di John Carpenter, in cui interpreta il cinico Jack Crow, capo di una squadra di ammazza-vampiri direttamente alle dipendenze del Vaticano... Centra ancora una volta il bersaglio nel 1999 nelle vesti del padre passivo, conservatore e latitante di cinque sorelle nell'esordio alla regia di Sofia Coppola, "Il giardino delle vergini suicide". Nello stesso anno regala magistrali duetti con l'altro "duro", per eccellenza, il mitologico Clint Eastwood nel suo "Fino a prova contraria", film contro la pena di morte. Negli anni Duemila, il nostro James continua a farsi apprezzare in ruoli secondari o da coprotagonista in numerosi film, tra cui il crudo (ma un po' retorico) affresco sullo sport di Oliver Stone "Ogni maledetta domenica" (2000), il drammatico "John Q" (2001) di Nick Cassavetes, la commedia "Be Cool" (2005) di F. Gary Gray, l'action "End Game" (2006) di Andy Cheng, l'inqualificabile remake di Sam Peckinpah (ma lo vogliamo lasciare stare?) "Cani di paglia" (2011), diretto da Rod Lurie, in cui Woods, nella parte di un violento coach di football, è l'unico motivo di interesse per la pellicola. Appare anche nell'ultima opera del povero Curtis Hanson, il didascalico TV movie "Too Big To Fail - Il Crollo dei Giganti" (2011), sul fallimento della Lehman Brothers. Attivo anche nel doppiaggio di successi dell'animazione (come I Simpsons, Family Guy, Hercules, Stuart Little 2 e Surf's Up - I re delle onde), Woods dal 2006 al 2008 è l'acclamato protagonista della serie tv di genere legal "Shark - Giustizia a tutti i costi", in cui offre un'ottima prova di recitazione, mai sopra le righe, nei panni di un avvocato cinico e spietato. Nel 2013 lo vediamo in ruoli secondari nel ridicolo action di Roland Emmerich "Sotto Assedio - White House Down" e nel biopic incentrato sulla giovinezza del fondatore della Apple "Jobs" di Joshua Michael Stern. L'anno successivo è nel cast del crime-biopic "Jamesy Boy", di Trevor White, sulla vera storia dell'ex detenuto James Burns. Grande Woods, continua così e tanti, tanti auguri dai tuoi innumerevoli e affezionati fans (noi per primi)!

"Per prima cosa non sono romantici chiaro?...Non assomigliano affatto ad un branco di transessuali che se ne vanno in giro in abito da sera a tentare di rimorchiare tutti quelli che incontrano con un falso accento europeo... dimentichi quello che ha visto al cinema: non diventano pipistrelli, le croci non servono a niente, l'aglio vuole provare con l'aglio? Si metta una treccia d'aglio intorno al collo e quei vigliacchi le arrivano alle spalle, glielo mettono allegramente in quel posto mentre intanto le succhiano il sangue senza cannuccia. non dormono in bare di lusso foderate di seta, vuole ammazzarne uno? Gli pianti un paletto di legno direttamente in mezzo al cuore, il sole li riduce in cenere nel giro di un minuto."
Jack Crow/James Woods - Vampires

James Woods