30 marzo
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Se vi piacciono le facce da carogna, questo è l'Almanacco che fa per Voi, cari amici dei Mutzhi Mambo grazie allo spietato JAMES CAGNEY, uno dei volti che hanno segnato la storia dell'hard boiled! Cagney per lungo tempo, prima dell'avvento del leggendario Humphrey Bogart, ha rappresentato il simbolo stesso dei crime movie all'americana: elegante, truce, ghigno da stronzo, aria da pazzo. Pur essendo un tappetto, riusciva a mettere chiunque in soggezione! Era il cattivo per eccellenza, un gangster nato e sputato, ma riusciva bene anche nei ruoli da duro e perfino nelle commedie brillanti. Infatti identificare Cagney con il personaggio del gangster o del violento sarebbe alquanto riduttivo. Nella sua carriera Cagney ha recitato in più di 60 film, e i personaggi di fuorilegge sono solo quindici, alcuni dei quali affrontati in chiave di commedia. Orson Welles ha detto di lui: «Tutto quel che fa è grande, eppure non è mai, in nessun momento poco credibile. Perché è reale. È vero». James Francis Cagney Jr. è nato a New York, il 17 luglio del 1899. Figlio di un barista irlandese e di una casalinga norvegese, sin da piccolo fu costretto a arrangiarsi in mille lavoretti per sostenere la famiglia. Pur crescendo nei luridi marciapiedi della Grande Mela, riuscì comunque a diplomarsi alla scuola superiore Stuyvesant High School di New York nel 1918. Nei primi anni venti riesce a debuttare a Broadway e, paradossalmente, il suo primo ruolo in teatro, è di ballerino travestito da donna! Il 28 settembre 1922 sposò la danzatrice Frances Willard Vernon (in arte "Billie"), con cui vivrà fino alla sua morte: una delle rarissime coppie solide di Hollywood. Quando la società cinematografica Warner Bros. acquistò i diritti per realizzare un film dalla piece "Penny Arcade", in cui l'attore aveva recitato a Broadway, Cagney venne scelto assieme alla co-protagonista Joan Blondell; la commedia fu trasposta così dal palco allo schermo col film "La vacanza del peccatore" girato nel 1930. Cagney firmò un contratto con la Warner. Di bassa statura, ma dotato di grande talento e agilità, Cagney sarà protagonista di molte pellicole, specializzandosi in ruoli di brutto ceffo in una serie di riusciti film polizieschi, come il celeberrimo "Nemico pubblico" (1931) di William A. Wellman, in cui dimostrò un'eccezionale bravura nell'impersonare un giovane gangster destinato ad una brutta fine, il poliziesco "Smart Money" (1931) di Alfred E. Green, "La bionda e l'avventuriero" (1931), una commedia di Roy Del Ruth, il dramma "L'urlo della folla" (1932), diretto da Howard Hawks, il divertente "L'affare si complica" (1933), di Mervyn LeRoy, il processural-drama "Dinamite doppia" (1933), la crime-comedy "Lady Killer" (1933), di Roy Del Ruth, il serrato poliziesco "La pattuglia dei senza paura" (1935), di William Keighley. La sua interpretazione di un gangster pentito che aiuta giovani scapestrati in "Gli angeli con la faccia sporca" (1938) di Michael Curtiz, ricevette un consenso unanime, così pure per il western "Il terrore dell'Ovest" (1939), di Lloyd Bacon. "I ruggenti anni Venti", è un film del 1939 diretto da Raoul Walsh, che si rifà ad "Angeli con la faccia sporca" (i personaggi e gli attori sono grossomodo gli stessi del film di Curtiz dell'anno precedente: il nostro Cagney e Humphrey Bogart). "Ribalta di gloria" (1942), sempre di Curtiz, è uno sfavillante musical che portò Cagney a vincere un premio Oscar per il ruolo dell'entertainer George M. Cohan mentre ne "La furia umana" (1949), di Raoul Walsh, il nostro giganteggia nel ruolo di un gangster psicopatico. Interpretò anche diversi ottimi western tra cui i celeberrimi "All'ombra del patibolo" (1955), di Nicholas Ray, e "La legge del capestro" (1956), di Robert Wise. Nel 1955 era a fianco di Doris Day, nella parte di un gangster di buon cuore, nel film "Amami o lasciami" di Charles Vidor, e sempre nello stesso hanno impersonò il Capitano Morton nel film "La nave matta" di Mister Roberts. Si cimentò anche nel biopic, interpretando il leggendario Lon Chaney ne "L'uomo dai mille volti" (1957), di Joseph Pevney, e lo stesso anno debuttò alla regia con l'ottimo noir "Scorciatoia per l'inferno". Nel 1961 l'attore dimostrò tutta la sua spumeggiante verve comica nel ruolo di un frenetico dirigente della Coca Cola nella commedia "Uno, due, tre!", per la regia di Billy Wilder. Dopo questo film Cagney preferì ritirarsi dallo schermo. Durante questa pausa, rifiutò tutti i ruoli che gli vennero proposti, anche roba succulenta come una parte in "My Fair Lady" e nel "Padrino parte II", per dedicarsi alla pittura (arte nella quale sarebbe diventato abilissimo) e alla sua amata fattoria a Stanfordville, nello stato di New York. Fece ritorno sullo schermo ben vent'anni dopo, nel 1981, nel dramma in costume "Ragtime" di Miloš Forman, concludendo una carriera che l'aveva visto interpretare oltre sessanta film. La sua salute era peggiorata notevolmente dopo il 1979, e il suo ruolo in "Ragtime", come pure le sue successive partecipazioni in televisione nel 1984, vennero realizzate compatibilmente alla sua convalescenza. James Cagney morì il 30 marzo del 1986, a Standfordville all'età di 86 anni, per un infarto dovuto a complicazioni derivate dal diabete. Venne sepolto nel cimitero Gate of Heaven a Hawthorne. Da allora il mondo è più "morbido": i duri non sono più quelli di una volta....

"Sta' calmo. L'unica nobiltà che si conosca in America sono i re dei diamanti, i re del vizio e i conti in banca."
Mac Namara/James Cagney - Uno, Due e Tre!

James Cagney