27 febbraio 
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Anche oggi una puntata over-size del vostro Almanacco, grazie alla meravigliosa voce di MILDRED BAILEY, la "Regina dello Swing", la prima grande (e grossa..) cantante ad avere successo nell'era delle orchestre Jazz! È stata però dimenticata, cari amici dei Mutzhi Mambo, e un po' troppo in fretta. Eppure, all'epoca, era famosissima, vendeva uno sfracello, era corteggiata dalle migliori band. Durante gli anni ruggenti della "Swing Era", lei e suo marito Norvo erano "Mr. e Mrs. Swing", per intenderci... Fra le ragioni di questo oblio ci possono essere motivi razziali (un razzismo rovesciato, come c'e ora nell'hip-hop: se sei bianco fai cacare, o comunque sei peggio per forza...). Poi, molti amanti del jazz hanno trovato strano il contrasto tra il tono alto, melodioso della Bailey con il sua stazza, alquanto corpulenta, abituati com'erano alle ciccione del blues con le loro vocione profonde e potenti. Ma soprattutto le ha giocato a sfavore l'essere contemporanea di due personalità monstre come Billie Holiday e Ella Fitzgerald... e purtroppo non c'era gara! Infine, i suoi problemi di salute, legati all'obesità, la costrinsero ad abbandonare le scene troppo presto, impedendole di raccogliere il giusto riconoscimento che, di solito, si tributa a un artista nella maturità. Influenzata dallo stile di Ethel Waters, Connie Boswell, e Bessie Smith, la nostra Mildred sviluppò un modo unico di cantare, morbido ma vario, riuscendo a deliziare il pubblico, ovunque apparisse in tutti gli Stati Uniti. Probabilmente viene più ricordata per il suo lavoro nel jazz ma la Bailey ha goduto di parecchio successo anche nella musica pop (e il pop, all'epoca, era roba seria..). Anche se è apparsa con alcune delle band di maggior successo della Swing Era (Paul Whiteman, Coleman Hawkins, Benny Goodman), ha finito la sua carriera come solista, segno dell'apprezzamento che migliaia di fan tributavano proprio a lei. Mildred Rinker (così all'anagrafe) naque il 27 febbraio del 1907, a Tekoa, una piccola città nello stato di Washington, vicino al confine con l'Idaho. Mentre era ancora molto giovane, la Bailey si trasferì con la madre e i suoi tre fratelli nella vicina Spokane. Sua madre, una pellerossa, insegnò alla Bailey e i suoi fratelli le tradizioni dei nativi americani, visitando spesso i parenti nella riserva indiana di Coeur d'Alene nel vicino Idaho. Mildred imparò la musica dalla madre e iniziò ad esibirsi in tenera età, suonando il pianoforte e cantando nelle sale cinematografiche nei primi anni 1920. Il suo interesse per il jazz era condiviso da fratello maggiore Al e da un amico di quartiere, il celebre Harry Lillis (Bing) Crosby, al quale insegnò lei stessa i primi rudimenti della musica. Verso la metà degli anni '20, la Bailey si sposò in tenera età, per poi divorziare velocemente, ma conservò il cognome dell'ex marito che, secondo lei, faceva piu "ammerigano" di Rinker. Divenne headliner in un club di Hollywood, eseguendo una miscela di pop, standard vaudeville, e brani jazz. Lavorò come cantante anche in tour con le riviste di danza di Fanchon e Marco Wolff, ed è stata solista nella stazione radio KMTR di Los Angeles. Il primo grande successo di Bailey arrivò quando inviò una demo per il popolare bandleader Paul Whiteman. Il direttore d'orchestra aveva già assunto Crosby e fratello maggiore della Bailey, Al Rinker, per collaborare alla sua band, come "Rhythm Boys." Impressionato dallo stile vocale di Mildred, Whiteman l'assunse per cantare con il suo gruppo, facendo di lei una delle primissime cantanti soliste di una grande orchestra da ballo. Nel 1932 Bailey raggiunse la fama quando registrò "Chair Rockin' ", scritto appositamente per lei da Hoagy Carmichael, che divento la canzone più richiesta della Bailey e le valse il soprannome di "The Rockin' Chair Lady". Mildred intrecciò una relazione sentimentale con lo xilofonista Red Norvo (a.k.a. Kenneth Norville) non molto tempo dopo che entrò a far parte della band di Whiteman nel 1931. La coppia si sposò ma dopo il marimonio, Norvo lasciò Whiteman per fondare una band a suo nome e Bailey intraprese una carriera solista per la radio. L'orchestra di Norvo presto incontrò delle difficoltà e sembrava in procinto di sciogliersi. Mildred si offrì di unirsi al gruppo come vocalist, nel tentativo di evitare il fallimento. Grazie alla collaborazione col marito, registrò alcuni dei migliori lavori della sua carriera. Lavorando insieme, la coppia divenne celeberrima, tanto da meritarsi il titolo di "Mr. e Mrs. Swing." Uno degli album più memorabili della loro collaborazione è stato "Smoke Dreams". L'orchestra di Red Norvo con la Bailey aveva un suono inconfondibile, merito della perfetta fusione della voce celestiale di Mildred con la delicatezza e la grazia dello xilofono di Norvo, il tutto impreziosito dalle partiture complesse di autori del calibro di Eddie Sauter. Altre canzoni, come "I've Got My Love to Keep Me Warm" e "Weekend of a Private Secretary" hanno segnato il loro proficuo connubio, segnando un'era della musica orchestrale. Anche se rimasero amici intimi, la Bailey e Norvo alla fine degli anni '30 si accorsero che il loro matrimonio era finito e rimaneva in piedi solo per motivi di lavoro e decisero di divorziare. Tuttavia, di volta in volta, continuarono a collaborare. Le mutate condizioni economiche che, vista la guerra, portarono al ridimensionamento di diverse orchestre, costrinsero Norvo a congedare la Bailey, permettendole di nuovo di perseguire la sua carriera da solista. Per tutta la prima metà degli anni '40 è stata accompagnata nelle sue registrazioni da alcuni dei migliori musicisti dell'epoca, tra cui Johnny Hodges, Mary Lou Williams, Teddy Wilson, Roy Eldridge, Coleman Hawkins, Bunny Berigan, Artie Shaw, Benny Goodman, e Tommy e Jimmy Dorsey. Dopo aver suonato con decine di musicisti afroamericani in tutta la sua carriera, la Bailey maturò una visione estremamente illuminata delle relazioni razziali fino a cantare, in una sala da ballo di Harlem, a beneficio degli Scottsboro Boys, nove ragazzini neri ingiustamente accusati di avere violentato una donna bianca in un treno, una causa che all'epoca divenne famosa per aver mostrato il profondo razzismo che vigeva nel sistema legale statunitense. Chi lavorò con Mildred in quegli anni, ha affermato che era sempre insoddisfatta del modesto successo ottenuto dai suoi dischi, cosa che però è contraddetta dalla tipologia stessa dei pezzi che la Bailey sceglieva di interpretare sempre originali e non convenzionali: se avesse voluto essere più "commerciale" non avrebbe certo scelto quel repertorio! Qualunque sia la ragione, il grande successo sfuggiva alla Bailey. La cantante dava colpa di ciò alla sua "rotondità" mentre altri hanno suggerito che son stati il suo "caratterino" e la sua lingua tagliente a rovinarla. Ci sono un sacco di testimonianze dell'invidia di Mildred verso alcune voci femminili di successo, molte delle quali più carine ma senza un briciolo del suo talento. La Bailey dava la colpa della sua obesità ad una presunta disfunzione ghiandolare, anche se molti dei suoi amici erano pronti a giurare che mangiava come se non ci fosse un domani! Ha continuato a cantare e registrare fino alla metà degli anni '40. Tuttavia, i sempre maggiori problemi di salute, un diabete di lunga data, il cuore malandato e l'indurimento delle arterie, la costrinsero a un passo indietro nella sua carriera. Con l'unica compagnia dei suoi due bassotti, si ritirò in una fattoria nello stato di New York, tornando sporadicamente nel circuito dei club della Grande Mela, in particolare al Café Society. Ottenne un aiuto finanziario da parte del compositore Jimmy Van Heusen, che accettò di dividere le spese mediche di Mildred con Frank Sinatra e l'amico di lunga data Bing Crosby. Nei primi anni 1950, la salute della Bailey era a tal punto deteriorata che fu costretta a ritirarsi completamente dalle scene. Il 12 dicembre 1951, Mildred Bailey è morta senza un becco di un quattrino al Poughkeepsie Hospital di New York. Certo un'artista come lei, finire così...A volte il destino è proprio spietato...e ingiusto! 

"I'm gonna give that junk man my broken heart
The broken heart I got from you
I'm gonna give that junk man my broken heart
For a loaded thirty-two
I'm gonna give that junk man my old gladrags
I'm gonna wear a gown of black
Better pack your trunk man, pack your bags
Cause I'm gettin' on your track
Now I ain't braggin'
You can't throw me down
I'm gonna fix your wagon
So you can't go to town
I'm gonna do you right cause you done me wrong
I'm gonna do you black and blue
And then I'll tell that junk man to come along
And pick up what's left of you"
Mildred Bailey & Benny Goodman - Junk Man

Mildred Bailey