25 gennaio
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo
Se Dio esistesse e avesse una voce, sarebbe quella di ETTA JAMES! Non ce ne vogliano i fedeli di ogni confessione ma la celestiale Etta andava veramente aldilà della metafora... Con la sua voce incredibile ti penetrava letteralmente sotto la pelle, sapeva sorvolare le vette della dolcezza e affondare negli abissi della grinta, sapeva essere suadente come una cenetta a lume di candela e diretta come un gancio di un peso massimo! Fra ballate jazz e ruvidi rhytm’n’blues, torride cavalcate funk e alcolici pezzi soul, la nostra Etta è stata una delle più grandi cantanti che il Cielo ci ha mandato per farci capire quanto siamo nani.... Jamesetta Hawkins (così all'anagrafe) naque a Los Angeles, il 25 gennaio del 1938, figlia di Dorothy Hawkins, una ragazza di colore appena quattordicienne: il padre, invece, è un caucasico sconosciuto, anche se correva voce fosse il campione di biliardo Rudolf "Minnesota Fats". Cresciuta con diversi genitori affidatari, anche a causa della vita sregolata della madre, a cinque anni iniziò a studiare canto grazie a James Earle Hines, direttore musicale del coro Echoes of Eden, alla chiesa di San Paolo Battista, a sud di Los Angeles. In breve tempo, nonostante la giovane età Jamesetta si fece conoscere e diventò una piccola attrazione. Il suo padre affidatario di quel periodo, voleva pure farsi pagare dalla chiesa per le esibizioni, ma ogni suo tentativo di speculare sulla bimba andò a vuoto. Si rivelò comunque un uomo crudele: spesso, da ubriaco durante le partite a poker a cui giocava a casa, svegliava la piccola nel bel mezzo della notte e la obbligava a cantare per i suoi amici a suon di botte: Etta, spaventata, spesso se la faceva letteralmente sotto e veniva costretta a esibirsi con i vestiti impregnati di piscio (anche per questo, da adulta, la James sarà sempre restia a cantare su richiesta). Nel 1950 la madre affidataria, Mama Lu, morì, e Jamesetta venne rispedita dalla madre biologica al Fillmore District, a San Francisco. Nel giro di un paio di anni la ragazza formò una girlband, le Creolettes, composta da adolescenti mulatte. Grazie all'incontro con il musicista Johnny Otis, le Creolettes cambiarono nome, diventando le Peaches, mentre Jamesetta prese quello di Etta James (talvolta veniva anche soprannominata Miss Peaches). Nei primi mesi del 1955 la giovane, appena diciassettenne, incise la ritmassima "Dance with me, Henry", brano che in un primo tempo si sarebbe dovuto chiamare "Roll with me, Henry", ma che cambia titolo per colpa della censura (l'espressione "roll" è una chiara allusione al coito). A febbraio la canzone raggiunse il primo posto nella classifica Hot Rhythm & Blues Tracks, e così il gruppo delle Peaches ottenne la possibilità di aprire i concerti di Little Richard in occasione del suo tour negli Stati Uniti. Poco dopo Etta James lasciò il gruppo, e incise "Good rockin' daddy", che si rivelò un buon successo. Quindi firmò con la Chess Records e intrecciò una relazione con il cantante Harvey Fuqua, leader e fondatore del gruppo The Moonglows. Duettando con Fuqua, Etta registrò "If i can't have you" e "Spoonful". Il suo disco di debutto, intitolato "At last!", venne pubblicato nel 1960, e venne apprezzato il suo spaziare dal jazz al blues, con echi di rhythm and blues e doo-wop. L'album include, tra l'altro, "I just want to make love to you", destinato a diventare un classico, ma anche "A Sunday kind of love". Nel 1961 Etta James incise quella che diventerà la sua canzone iconica, "At last", che arrivò al secondo posto nella classifica rhythm and blues, benché il brano lì per lì non conquistò il successo atteso: piano piano diventerà - a sua volta - un classico noto in tutto il mondo e il brano più richiesto ai concerti della James. Etta pubblicò, in seguito, "Trust in me", per poi tornare in sala di registrazione per il suo secondo album in studio, "The second time around", che andò nella stessa direzione - musicalmente parlando - del primo disco, mischiando con una sapienza incredibile, per una performer cosi giovane, pop, jazz e rhytm’n’blues. L'anno successivo, iniziò ad aggiungere elementi gospel nel suo repertorio, registrando "Something's Got a Hold on Me", che ebbe un grande successo, seguito a stretto giro da "Stop the Wedding". Nel 1963, piazzò un'altra hit con "Pushover" e pubblicò l'album live "Etta James Rocks the House", che era stato registrato al New Era Club di Nashville, Tennessee. Dopo un paio di anni di successi minori, la carriera di James iniziò a declinare. Dopo un periodo di isolamento, la James tornò a cantare nel 1967 con un più vigoroso rhytm’n’blues grazie alle sue sessions presso il leggendario Fame Studios di Muscle Shoals, in Alabama. Pubblicò un album, "Tell Mama", iincludendo, oltre alla hit omonima, anche "Security", scritta da Otis Redding. Il lato B del singolo "Tell Mama" era "I'd Rather Go Blind", che è diventato un classico del blues registrato da molti altri artisti. A seguito di questi successi, Etta divenne una performer richiestissima anche se non raggiunse più le vette della fama della prima metà dei '60. Mise a segno un altro paio di singoli nei primi anni '70 come "Losers Weepers" (1970) e "I Found a Love" (1972) ma, pur continuando a registrare per la Chess, era rimasta sconvolta dalla morte del fondatore Leonard Chess nel 1969. Nel 1973, la James si avventurò nell'impervio terreno del rock e del funk con l'uscita del suo album omonimo, sotto la produzione da famoso Gabriel Mekler, già con gli Steppenwolf e Janis Joplin. L'album, pur bizzarro nella discografia di Etta, si fa sentire volentieri per le sue miscele di stili musicali. Purtroppo non fu un grande successo e neppure il successivo "Come A Little Closer", del 1974, anche se entrambi acclamati dalla critica. Nel 1976 uscì "Etta is Betta Than Evvah!" e due anni dopo "Deep in the Night", prodotto da Jerry Wexler, che incorporò ancor più rock nel suo stile. Nello stesso anno, la James aprì per i Rolling Stones e suonò al Montreux Jazz Festival. A seguito di questo piccolo ritorno al successo, tuttavia, lasciò la Chess Records e non registrò più per dieci anni, alle prese con la tossicodipendenza e l'alcolismo. Di lei si sa poco fino al 1984, quando entra in contatto con David Wolper chiedendogli l'opportunità di cantare in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Los Angeles: opportunità che le viene concessa, e così la James, in mondovisione, intona le note di "When the saints go marching in". Nel 1987 è al fianco di Chuck Berry nel suo documentario "Hail! Hail! Rock'n roll", Duettando in "Rock & roll music", mentre due anni più tardi firma un contratto con la Island Records per il disco "Seven year itch", prodotto da Barry Beckett. Poco dopo registra un altro album, a sua volta prodotto da Beckett, intitolato "Strickin' to my guns". Intorno alla metà degli anni Novanta alcuni classici dell'artista americana vengono ripresi da celebri spot pubblicitari, regalandole nuova fama presso le giovani generazioni. Il suo nome torna sotto i riflettori nel 2008, quando Beyoncé Knowles interpreta la sua parte nel film "Cadillac Records", basato sull'ascesa e il declino della Chess Records. Pur con tutta la buona volontà però, esteticamente va detto che Beyoncé è un po' troppo topa per essere credibile nel ruolo di Etta.... Nell'aprile del 2009 la James appare in televisione per l'ultima volta, cantando una struggente "At last", purtroppo durante un'ospitata a "Dancing with the stars", la versione americana di "Ballando con le stelle"... forse esistevano luoghi più degni ad accogliere il suo canto del cigno: comunque la sua performance rimane da brividi! Le sue condizioni di salute peggiorano progressivamente, al punto che nel 2010 Etta James è costretta a cancellare diverse date del suo tour. Colpita dalla leucemia e ammalatasi anche di demenza senile, registra l'album intitolato "The dreamer", che viene pubblicato nel novembre del 2011: l'artista rivela che si tratterà del suo ultimo disco. Etta James muore il 20 gennaio del 2012 a Riverside (California), pochi giorni prima di compiere 74 anni. Addio grande Etta, se qualcosa lassù esiste, c'è di sicuro chi si sta godendo la tua magnifica voce!
"I don't want you to be no slave
I don't want you to work all day
But I want you to be true
And I just wanna make love to you
Love to you, ooohooo
Love to you
All I want to do is wash your clothes
I don't want to keep you indoors
There is nothing for you to do
But keep me making love to you
Love to you, ooohooo
Love to you
And I can tell by the way you walk that walk
And I can hear by the way you talk that talk
And I can know by the way you treat your girl
That I could give you all the loving in the whole wide world
All I want you to do is to bake your bread
Just to make sure that you're well fed
I don't want you sad and blue
And I just wanna make love to you
Love to you, ooohooo
Love to you, oooh
And I can tell by the way you walk that walk
And I can hear by the way you talk that talk
And I can know by the way you treat your girl
That I could give you all the loving in the whole wide world
Oh, all I wanna do, all I wanna do is cook your bread
Just to make sure that you're well fed
I don't want you sad and blue
And I just wanna make love to you
Love to you, ooohooo
Real love to you, ooohooo
Love to you, ooohooo"
Etta James - I Just Wanna Make Love To You