26 novembre 
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Buongiorno a tutti, cari "Cicciolini"! Ebbene si, cari amici dei Mutzhi Mambo, oggi è il compleanno della Regina dell'hard, la donna che ha cambiato il costume in Italia (nel senso delle abitudini, il costume, inteso come indumento, non l'ha cambiato, l'ha proprio levato!), colei che ha portato l'erotismo in Parlamento e il porno duro nelle famiglie. Famosa almeno quanto la Lollo o la Loren, con meno tette ma più iniziativa, la nostra ILONA STALLER, a.k.a. Cicciolina, ha sdoganato e reso popolare l'industria pornografica in un paese come il nostro dominato e soffocato dal perbenismo cattolico e dalla censura democristiana. Piaccia o meno il suo "mestiere", la sua figura e la sua "carriera" hanno modernizzato la nostra Italietta con più efficacia di centomila dibattiti o di migliaia di manifestazioni femministe! Elena Anna Staller è nata a Budapest, il 26 novembre del 1951. Figlia di un funzionario del Ministero dell'Interno ungherese e di un'ostetrica di nome Ilona, la futura pornostar al principio sembra voler seguire le orme materne ma le cose non andranno esattamente come sperato dai genitori. Nel 1964, a soli 15 anni, iniziò a lavorare nell'agenzia di modelle ungheresi M.T.I. Dopo un breve amore per l'archeologia (per breve tempo frequentò l'università), vinse il titolo di Miss Ungheria e inizio seriamente a pensare un futuro nel mondo dello spettacolo. Mentre arrotondava come cameriera in un albergo, sarebbe stata contattata dai servizi segreti ungheresi per divenire una sorta di spia ai danni di uomini d'affari stranieri che soggiornavano lì, con cui doveva essere "gentile-gentile" (...ah, cosa non si fa per la Patria!). Sposatasi giovanissima con un cliente italiano dell'hotel per ottenere la cittadinanza, si stabilì nel nostro paese dove incontrò nel 1973 quello che sarebbe stato il suo pigmalione, Riccardo Schicchi; insieme a Schicchi condusse un programma radiofonico intitolato "Voulez-vous coucher avec moi?" sulla celebre emittente privata di Roma Radio Luna. Era uno dei primi programmi radiofonici dall'erotismo spinto ed esplicito e andava in onda di notte, da mezzanotte alle due, ed era interamente dedicato alle telefonate a sfondo erotico degli ascoltatori e delle ascoltatrici, con le quali interagisce una voce femminile che li chiama con l'appellativo confidenziale di "Cicciolini" e "Ciccioline". La voce era quella di Elena Anna alias Ilona Staller, e da qui naque il soprannome "Cicciolina" che la porterà alla celebrità. Al cinema iniziò ad apparire dal 1970 con lo pseudonimo Elena Mercury (o Mercuri) in pellicole come: "5 donne per l'assassino" (1974), di Stelvio Massi, "Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero: Dracula in Brianza", di Lucio Fulci (1975), "...a tutte le auto della polizia" (1975) di Mario Caiano, "Storie di vita e malavita", di Carlo Lizzani (1975). A partire dal film "La liceale" (1975), diretto da Michele Massimo Tarantini, è accreditata come Ilona Staller. In questo film ha il ruolo di Monica, una studentessa lesbica innamorata della protagonista (interpretata da Gloria Guida), mentre nel film "La supplente" di Guido Leoni appare in una scena audace in una palestra. Ottenne ruoli anche in due film d'autore, diretti da Alberto Lattuada e Miklós Jancsó. Nel 1976 portò per la prima volta in Italia il nudo integrale in un locale pubblico, una discoteca. Ormai da tutti ribattezzata Cicciolina conquistò le copertine di tutti i giornali: "la Repubblica", "Oggi", nonché il primo servizio nudo sul settimanale "L'Europeo". Dalla grande stampa ai rotocalchi, da Enzo Biagi a Costanzo tutti si occupavano di Ilona Staller che nel frattempo proseguiva la sua carriera nel mondo dello spettacolo. Nel 1979 arrivò in televisione, prendendo parte al varietà di Enzo Trapani "C'era due volte", al fianco di Daniele Piombi sui Raidue. La trasmissione fu realizzata sulla scia del successo di "Stryx", di un anno e mezzo prima, e rivisitava in versione ironica note fiabe. Lo spettacolo televisivo fu mandato in onda a partire dall'8 maggio 1980 in seconda serata ma l'indice di gradimento non fu molto alto e non mancò di suscitare scandalo, venendo perciò interrotto dopo appena sei puntate. La Staller vi appariva vestita di veli trasparenti, in compagnia di ballerini o del famoso pitone di sua proprietà (ripresentato più volte nei suoi spettacoli e morto nel 2012) che leggenda vuole ogni tanto entrasse in una "tana" tutta particolare... Il primo vero e proprio film da protagonista si intitola "Cicciolina amore mio" (1979). Una pellicola soft-core di Amasi Damiani che si rivelerà un fallimento. Con Schicchi decise allora di andarci giù duro e, dopo un paio di produzioni per VHS, realizzò un nuovo film, "Telefono rosso" (1985), molto più spinto: sarà un record di incassi. Diventerà in breve la vera regina del porno, lavorando con gli artisti più conosciuti, da John Holmes ("Carne bollente", 1987, con cui prese un bello spaghetto quando scoprì che l'attore americano era sieropositivo) a Moana Pozzi ("Cicciolina & Moana ai Mondiali", 1987) e Rocco Siffredi ("Amori particolari transessuali", 1992). Sempre insieme a Schicchi, fondò l'agenzia Diva Futura, che scoprì fra le altre la stessa Moana, Ramba, Vampirella, Rossana Doll, Jessica Rizzo e Barbarella, e diresse anche personalmente un film hard. Nel film "Cicciolina Number One" (1986) assistette insieme ad altri attori alla performance di Denise Dior con un cavallo nero chiamato Principe, ma lei non ebbe nessun rapporto con l'animale, come a volte viene erroneamente riportato. L'ultimo suo film pornografico fu "Passione indecente", girato nel 1991. Ebbe anche alcune esperienze musicali, esibendosi per lo più in brani che usava per i suoi spettacoli live, con canzoni quasi sempre incentrate sul sesso. Fra le sue incisioni "Muscolo rosso", brano che in Italia non è stato pubblicato. Tra gli altri brani: "Labbra", "Buone vacanze", "I was made for dancing", "Pane, marmellata e me" e numerose cover. Dopo l'abbandono del genere pornografico, nel 1994 interpretò il ruolo di una spogliarellista in "Replikator" e due anni dopo recitò in vari episodi della telenovela "Xica da Silva" (prodotta dall'estinta televisione brasiliana Rede Manchete), come Princesa Ludovica di Castelgandolfo di Genova. Ma la vera novità per Cicciolina fu la candidatura alle politiche del 1987 nel Partito radicale di Marco Pannella. Venne eletta con 22.000 preferenze, seconda solo al leader radicale (dopo ci ha riprovato piu volte, con varie forze politiche, pure in Ungheria, ma non è stata più rieletta). Era l'apice del successo non solo della Staller ma anche di Riccardo Schicchi che era il deus ex machina di tutta l'operazione. La storica collaborazione tra la diva e il producer finì però bruscamente sotto lo scalpello di Jeff Koons, artista americano che dedicò un'opera d'arte all'attrice, ne divenne amico, la elesse come musa e nel giugno del 1991 la sposò. Dal matrimonio naque il figlio Ludwig. Non appena il legame tra i due coniugi si esaurì fra liti e botte, il figlio venne conteso con tentativi di rapimento, fughe e di nuovo botte. Iniziò così per Ilona Staller una lunga battaglia legale, in cui si vide inizialmente privata del figlio ("sai, una donnaccia così come fa ad esser mamma!") nel 1995, per poi riacquisirne giustamente la custodia con l'ultima sentenza della Corte costituzionale, nel 1998, grazie anche ai servizi del suo legale, Luca De Carlo, detto l' "Avvocato del Diavolo" per la sua capacità di far fruttare cause all'apparenza perse. Infatti la nostra Ilona, ultimamente balza agli onori della cronaca più per le cause milionarie che intenta (contro l'ex marito, contro il Parlamento, contro Sky, ecc.) che per le sue esperienze artistiche... Ma bando alle tristezze che fanno i tramonti! Comunque sia, tributiamo magno onore alla nostra amata (tanto amata) Cicciolina! Senza di lei saremmo tutti più bigotti e meschini (ma magari i maschietti avrebbero avuto meno tendiniti e sarebbero stati un po' meno miopi...).
Nota a margine: Nella storia "Paperino portaborse" disegnata da Guido Scala su sceneggiatura di Giorgio Pezzin e apparsa su Topolino nº 1690 del 17 aprile 1988, che narra di una breve esperienza di Paperino nel mondo della politica, in una vignetta raffigurante il Parlamento di Paperopoli compare, tra parodie di Andreotti, Craxi, De Michelis e Spadolini, anche una giovane donna in abiti succinti che regge un cartello con la scritta "Coccolini belli", possibile riferimento a Cicciolina e alla sua esperienza parlamentare. Si tratta probabilmente dell'unico riferimento pressoché esplicito al mondo della pornografia mai apparso in un fumetto Disney. Naturalmente Ilona ha fatto causa anche a loro!

"Selvaggio animale in calore 
il cazzo che mi spruzza nel cuore 
un muscolo rosso d'amore 
affonda dentro il mio cuore. 
Tu, che sembri un manichino 
tira fuori il cazzo duro 
ti faccio un pompino. 
Io ti faccio un pompino, oh! 
Voglio il cazzo, oh!"
Ilona Staller - Muscolo rosso

Ilona Staller