25 novembre
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Finalmente celebriamo un vero autore di hard-boiled bello-bello pulp, cari amici dei Mutzhi Mambo, il fantastico W. R. BURNETT! Della grande scuola crime di Dashiell Hammett e James M. Cain, era veramente unico grazie al contrasto che riusciva a rappresentare fra la corruzione e la putrefazione della città e la vita migliore (totalmente finta e onirica) che i suoi personaggi anelavano. È stato uno dei primi a rendere protagonisti assoluti e a tutto tondo, personaggi negativi, descritti per una volta nella loro umanità distorta. Per lui il male e il bene non erano categorie preconfezionate: i peggiori criminali erano capaci di gesti di umanità mentre anche fra i poliziotti si annidavano le carogne più fetenti. Ha ritratto personaggi che, per un motivo o un altro, caduti in una vita di crimine, una volta risucchiati nel gorgo del vizio non erano in grado di uscirne fuori. Di norma, nelle sue storie, manca sempre un ultimo, sporco colpo per ottenere la salvezza, ma il sistema chiuso, oppressivo fa quadrato, il destino vuole il suo pagamento e, all'ultimo, nega il riscatto. I colpevoli, nei romanzi di Burnett, pagano sempre! William Riley Burnett è nato a Springfield, Ohio il 25 novembre del 1899. A 28 anni abbandona il suo palloso impiego nell'amministrazione civile per trasferirsi a Chicago, avendo già scritto più di 100 racconti e cinque romanzi, tutti inediti. A Chicago non trova altro che un lavoro come portiere di notte in un albergo squallido, frequentato da pugili, teppisti, puttane e vagabondi. Questa varia (e marcia) umanità gli ispira il romanzo "Piccolo Cesare" (1929) che ottiene un successo istantaneo e gli apre la strada per fare lo sceneggiatore a Hollywood. Il film, tratto dal romanzo e diretto nel 1931 da Mervyn LeRoy, diventa subito il primo classico dei gangster - movies, interpretato dall'allora sconosciuto Edward G. Robinson nella parte del boss in ascesa, Caesar Enrico "Rico" Bandello, ricalcato sulla figura di Al Capone. Lo stesso personaggio torna nel 1932 con "Scarface", il capolavoro di Howard Hawks, in cui i riferimenti al boss italoamericano si fanno più espliciti. Nel 1930, vince l'Henry Award per il suo racconto "Dressing-Up" pubblicato sulla rivista Harper nel novembre 1929. Le sue storie sono piene di figure in chiaroscuro e decine di film sono stati tratti dai suoi racconti e romanzi, talvolta adattati da lui stesso per il cinema. In "Una pallottola per Roy" (1941), Roy Earle, un criminale incallito rinuncia alla sua vita fuorilegge per aiutare una ragazza storpia. Al cinema fu trasposto dal grande Raoul Walsh e interpretato dal mitico Humphrey Bogart. Nel suo capolavoro del 1949, "Giungla d'asfalto" (portato magnificamente sullo schermo da John Huston nel 1950), la trama criminale più perfettamente architettata cade a pezzi quando ogni personaggio rivela la sua debolezza. In "Nemico Pubblico n°1" (1932), la polizia scavalca allegramente la legge quando i criminali tornano a piede libero a causa dei cavilli legali, prefigurando Dirty Harry di quasi 40 anni. Ai Premi Oscar del 1943 è stato nominato per la miglior sceneggiatura originale per "L'isola della gloria" diretto da John Farrow. Burnett nella sua carriera, ha lavorato con molti dei più grandi attori e registi in circolazione, tra cui Raoul Walsh, John Huston, John Ford, Howard Hawks, Nicholas Ray, Douglas Sirk, Michael Cimino, John Wayne, Humphrey Bogart, Frank Sinatra, Marilyn Monroe, Steve McQueen e Clint Eastwood. Fra i suoi romanzi vale la pena ricordare almeno: "L'uomo di ferro" (1932); "Sfida infernale" (1932); "Eri un'abitudine" (1933); "King Cole" (1936); "Nobody lives Forever" (1943); "Tomorrow's Another Day" (1945); "Giorni d'angoscia:" (1946) ; "Uomini con la maschera" (1951); "Il boia è solo" (1952). Dopo gli anni'60, avendo perso progressivamente la vista, smette di scrivere e si impegna soprattutto a promuovere i suoi lavori precedenti. Ha raggiunto una popolarità maggiore in Europa, dove i suoi anti-eroi sono stati più apprezzati che in patria, in cui il bigottismo benpensante puritano non riusciva a digerire del tutto la sua ambiguità morale. Il grande scrittore starunitense si è spento a Santa Monica, il 25 aprile del 1982. Difficile quantificare la sua influenza, tanto è stata potente, sul pulp a venire; a noi interessa solamente immergerci nelle sue sordide storie criminali per vedere in faccia il male. Che non è sempre "male" come viene descritto...

"Nel nostro business c'è un solo sistema per evitare dei guai [mima il gesto di sparare]. Fallo per primo, fallo da te e continua a farlo."
Tony Camonte/Paul Muni - Scarface

W. R. Burnett