1 novembre
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Oggi è il giorno dei morti, cari amici dei Mutzhi Mambo, e allora viva i morti, viva i non-morti e, soprattutto, viva gli arzilli vecchietti sporcaccioni come il nostro amatissimo ANDRE WILLIAMS, il più lubrico cantante che abbia mai toccato un palco! Marcio, grintoso, molto soul, moooolto rock'n'roll, fra i pochissimi che ha saputo reinventarsi da vecchio in modo molto intelligente, facendosi affiancare da musicisti tosti e senza svendersi mai. Nato a Bessemer, in Alabama, il 1 Novembre del 1936, Zephire Andre Williams ha vissuto in un quartiere di case popolari con sua madre, finché non è morta quando il piccolo Andre aveva solo sei anni. Fino all'eta di 16 è stato cresciuto dagli zii, dopodiché se n'è andato, solo soletto, in cerca di fortuna a Detroit. Nella Motor City fa amicizia con Jack e Devora Brown, i gestori della Fortune Records, un'etichetta rhythm'n'blues che aveva la sede nel retrobottega di un barbiere. Williams diventa compagno di etichetta di gente come Nolan Strong e Nathaniel Mayer e, nel 1955, diviene il cantante dei The 5 Dollars ma molte delle canzoni che uscirono in quel periodo sono accreditate come Andre Williams and the Don Juans o Andre "Mr Rhythm" Williams and his New Group, mentre "Bacon Fat" e "Jail Bait" sono intitolate al solo Williams. "Bacon Fat" arriva al nono posto la classifica Billboard R&B nel 1957, tanto che la Fortune Records pensa bene di venderla alla Epic Records, viste le maggiori possibilità che questa grossa casa di produzione aveva di distibuirla. Di questo periodo anche singoli belli lascivi come "Going back to Tijuana" e "Greasy Chicken". Lo stile di cantato che sfoggiava all'epoca, un "parlato" a tratti veloce e ritmatissimo, (si senta soprattutto la mitica "Jail Bait"), è considerato uno dei precursori del rap moderno (mannaggia a lui!). Nel 1960 la Fortune pubblica un album che raccoglie i suoi singoli coi Don Juan, intitolato "Jail Bait". Lo stesso anno la Motown fa uscire un suo singolo, "Rosa Lee". Williams scrive insieme al giovanissimo Stevie Wonder la sua prima canzone, "Thank You for Loving Me", mentre la sua "Shake a Tail Feather" è una hit per i Five Du-Tones e per Ike & Tina Turner e "Twine Time" un successo per Alvin Cash & the Crawlers. In questa fase, Williams si prende anche cura della supervisione di due album dei The Contours e fa da manager per Edwin Starr. Nel 1966 registra due canzoni per la Avin Records, quindi altre due per la Detroit's Wingate: "Loose Juice" e "Do It". L'anno successivo è la Ric-Tic a pubblicare il singolo "You Got It and I Want It". Nel 1968, Williams viene preso dalla Chess Records che pubblica diverse hit del cantante, tra cui "Humpin' Bumpin' and Thumpin'" e "Cadillac Jack". Quest'ultima arriva al 46° posto nella chart Billboard R&B, ed è la sua seconda e ultima canzone ad entrare in classifica. Da qui inizia a lavorare per oscure e sconosciute black labels, pubblicando pezzi che superano il solito doppio senso che caratterizza la sua "poetica" per scivolare nella vera e prorpia pornografia, quali "Sweet Little Pussy Cat", "Rib Tips, Pts. 1 & 2." e "Pig Snoots ". Negli anni Settanta, Williams scrive diverse canzoni per i Parliament e i Funkadelic e produce Ike Turner. Ma durante gli anni '80 cade nel dimenticatoio a causa della sua tossicodipendenza: sperpera tutti i soldi e per un periodo fisce pure a fare il barbone a Chicago. Nel 1996 torna a registrare con l'album "Mr. Rhythm" che contiene nuove versioni dei suoi vecchi pezzi della metà degli anni '50, come "The Greasy Chicken," "Mean Jean," e "Pass the Biscuits Please." Ma la svolta nella sua carriera è il fondamentale "Silky" (1998), album di marcissimo rock'n'roll lo-fi, fatto in collaborazione con Mick Collins e Dan Kroha dei Gories, vera pietra miliare del rock-blues più sporco e malato. Nel 1999, per la Bloodshot Records registra con i Sadies, il meraviglioso disco "Red Dirt", in cui la sua meravigliosa voce roca e profonda si mette al servizio di uno scurissimo e allucinato country. Nel 2000, Williams pubblica l'ottimo "The Black Godfather", con backing bands del calibro dei Dirtbombs, Blues Explosion, Cheater Slicks e Countdowns. Nel 2001 si converte al giudaismo e si fa circoncidere (?) e pubblica il bellissimo "Bait & Switch", con l'apporto di chitarristi come Matt Verta Ray degli Speedballs e soprattutto Robert Quine, la mitologica sei corde di Voidoids, Tom Waits e Lou Reed. Nel 2002 e 2003 va in giro in tournée con i bravissimi Green Hornet, una garage band tedesca fra le migliori del genere. Con il discreto "Aphrodisiac" nel 2006 il nostro Andre torna a sonorità più tradizionalmente soul in un album bello funky, con echi acid jazz e R&B, coi validi The Diplomats of Solid Sound. Meglio nel 2008 "Can You Deal with It?" insieme ai The New Orleans Hellhounds. Più blues il seguente "That's All I Need" del 2010 mentre l'apporto dei fiati dona un sapore quasi swing all'EP "Nightclub" con la Chicago-band The Goldstars. Più psichedelico "Hoods and Shades" del 2011 così come "Life" del 2012. Lo stesso anno torna a lavorare coi Sadies in "Night and Day " mentre dell'anno successivo è il live "Bad Motherfucker" (live at The Slow Club, Freiburg, Germany) con i Goldstars. L'ultimo suo lavoro è "I Wanna Go Back to Detroit City", uscito nel giugno del 2016. Come si può vedere "Mr Rhytm" è veramente inarrestabile! Un grande maestro di vita!

"Stinky Pussy 
Lay it on me mama 
Ah, this stanky stuff sure is good 
Pussy stank but so do marijuana 
Put your pee funk on me mama 
Oooh Baby!  
Pussy stank but so do marijuana 
No baby, don't wash that thing, don't wash that thing 
Pussy stank but so do marijuana 
Put that soap down, baby, put that soap down 
I want it raw, mother, i want it raw 
Pussy stank but so do marijuana"
Andre Williams -Pussy Stank

Andre Williams