12 ottobre 
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Sensuale, maligna, avvolgente, allusiva, meravigliosa: la voce di GENE VINCENT puo essere giudicata, a buon titolo, la voce rockabilly per eccellenza. Seconda, per bellezza, solo a quella di Elvis e di Johnny Cash, ma, forse più ancora della loro, è la voce che ha caratterizzato il "vero" teddy boy. Eugene Vincent Craddock naque a Norfolk, in Virginia, l' 11 febbraio 1935, in una famiglia di commercianti. A 12 anni ricevette in regalo la sua prima chitarra e la sua formazione musicale fu fortemente influenzata dalla musica country e gospel. A 17 anni lasciò la scuola e si arruolò in marina e per qualche mese venne anche inviato in Corea. Al suo ritorno negli StatiUniti, aveva già progettato di rimanere nell'esercito e usò i 612 dollari del bonus per la ferma prolungata per comprare una moto Triumph. Mal gliene incolse perché, nel luglio 1955, restò gravemente ferito a una gamba in seguito a un grave incidente motociclistico, rischiando l'amputazione. L'arto venne salvato ma gli rimase una grave invalidità che gli procurò pene e dolori per tutta la vita. Costretto a lasciare la vita militare, Vincent cominciò a suonare con un gruppo locale e nel 1956 compose "Be-Bop-A-Lula", brano dal titolo nonsense che rimane uno dei pezzi che hanno letteralmente "fatto" il rock'n'roll. Il pezzo venne ascoltato da Bill Lowery, esponente di una nota casa di edizioni musicali, che fece ottenere a Vincent un contratto con la Columbia Records. I dirigenti della casa editrice però decisero di far esordire Vincent con un'altra composizione, la più rassicurante "Woman Love", ma Lowery si impose affinché "Be-Bop-A-Lula" venisse stampato sulla facciata B del singolo. Intanto Lowery si era affrettato a far stampare delle lacche con il solo lato B, che distribui a scopo promozionale alle varie stazioni radio, sicché quando il disco venne pubblicato, il successo di Be-Bop-A-Lula, già diffuso dalle radio locali, oscurò completamente la facciata A. Da sottolineare il sapiente e per i tempi assolutamente innovativo uso del delay (eco ribattuto) nella registrazione della voce. Dopo l'enorme successo del primo disco (2 milioni di copie!), Gene Vincent & His Blue Caps, (questo il nome del mitico gruppo che lo accompagnava e che includeva Willie Williams alla chitarra ritmica, Jack Neal al contrabbasso, Dickie Harrell alla batteria, e il mitologico Cliff Gallup alla chitarra solista) non riuscirono più a ripeterne l'exploit con i brani successivi. Alcuni di essi, come "Race with the Devil" e "Bluejean Bop", entrarono ugualmente in classifica ma si collocarono in posizioni significativamente inferiori. Si sparse poi la voce che Vincent era stato denunciato per oscenità a seguito di una esecuzione in pubblico di "Woman Love" definita contraria alla pubblica decenza, ma sembra che la notizia sia stata diffusa ad arte dal manager dell'artista a fini pubblicitari. La notizia in ogni caso fece il giro dei rotocalchi scandalistici e contribuì a creare di Gene un'immagine di cantante maledetto e a fare sì che molti cantanti melodici (primi fra tutti i pallosissimi Pat Boone e Andy Williams) rifiutassero di esibirsi assieme a lui. Nel 1957 il successo tornò con "Lotta Lovin' " (1 milione e mezzo di copie) e "Dance to the Bop". Vincent partì in tour per l'Australia dove si esibì con Little Richard e Eddie Cochran. Nello stesso anno comparve nel film "Gangster cerca moglie" accanto, oltre a Cochran, Richard e i Platters, anche alla mega pin-up Jayne Mansfield. Una sua disputa con l'ufficio statunitense delle Entrate (ah, 'ste tasse maledette!) lo costrinse a lasciare l'America e ad andare in Europa, dove si rivolse principalmente al mercato britannico e a quello francese. Nel 1960, a fine di una estenuante turnée, a bordo di una Ford Consul guidata da un tale George Martin e diretta all'aeroporto di Londra dove lo attendeva un volo per tornare negli Stati Uniti, fu coinvolto in un nuovo, grave incidente. Con lui si trovavano a bordo Eddie Cochran, che perse la vita a seguito dei gravi traumi riportati, e Sharon Sheeley, autrice di canzoni e fidanzata di quest'ultimo, che riportò la frattura del bacino. Vincent ebbe diverse fratture costali e danneggiò nuovamente la gamba già menomata, ma riuscì almeno a salvars le penne. Nell'aprile del 1962, ad Amburgo, si esibì al Top Ten Club assieme ai Beatles, coi quali suonerà pure nel luglio dello stesso anno al Cavern di Liverpool. Rientrato in grande stile in Inghilterra nel 1963, veniva accompagnato dal Sounds Incorporated, un gruppo che renderà leggendarie le sue esibizioni di questo periodo. Su suggerimento dell'impresario Jack Good, Vincent e i suoi musicisti adottarono l'abbigliamento in pelle nera che da questo momento in poi diverrà una caratteristica costante dell'artista e che tanto ha influenzato la moda dei rocker a venire. Sempre nel'63 ritornò in UK con gli Outlaws (dove suonava un certo Ritchie Blackmore, che in seguito divenne il barocco chitarrista dei Deep Purple) come backing band ma i problemi con l'alcol di Vincent rovinarono il tour. Sempre coi Sounds Incorporated stesso gruppo partecipò, nel 1965, alla storica esibizione allo Shea Stadium accanto ai Beatles. Nel 1966, un Gene Vincent visibilmente ingrassato e intossicato tentò il rilancio negli USA come cantante country, ma nonostante alcune incisioni al fianco di musicisti di prestigio e una serie di concerti, non ottenne il successo sperato. I problemi con l'alcolismo e con i farmaci assunti quotidianamente per dominare il dolore alla gamba lo resero difficilmente gestibile e le numerose dispute legali per le richieste delle ex-mogli lo frustrarono e lo innervosirono continuamente. Nel 1968 in un hotel in Germania, Vincent tentò di sparare al cantante glam Gary Glitter (famoso per essere tornato alla ribalta negli anni '90 per pedopornografia), che sospettava essere troppo "intimo" della sua fidanzata. Sparò diversi colpi ma lo mancò e uno spaventatissimo Glitter lasciò il paese il giorno successivo. Sembra che Vincent lo prese letteralmente a calcinculo mentre scappava! Il grande cantante americano muore in California, a Los Angeles il 12 ottobre 1971, mentre si trova in visita presso suo padre, per la perforazione di un'ulcera gastrica. Aveva solo 36 anni....il rock'n'roll non sarà certo musica per vecchi, ma qui si esagera!

"Well I've led an evil life, so they say 
But I'll out run the devil on judgement day, I said 
Move, hot-rod, move man!
Move, hot-rod, move man!
Move hot-rod, move me on down the the line, oh yeah!
Well me and the devil, at a stop light 
He started rollin', I was out of sight, I said 
Move, hot-rod, move man!
Move, hot-rod, move man!
Move hot-rod, move me on down the the line, oh yeah!
Well, goin' pretty fast, looked behind 
A-hear come the the devil doin' ninety-nine, I said 
Move, hot-rod, move man!
Move, hot-rod, move man!
Move hot-rod, move me on down the the line, oh yeah! (Let's drag now)
Well thought I was smart, the race was won 
A-hear come the devil doin' a-hundred and one 
Move, hot-rod, move man!
Move, hot-rod, move man!
Move hot-rod, move me on down the the line (Let's drag again)
Well, goin' pretty fast, looked behind 
A-hear come the the devil doin' ninety-nine, I said 
Move, hot-rod, move man!
Move, hot-rod, move man!
Move hot-rod, move me on down the the line, oh yeah!
Well I've led an evil life, so they say 
But I'll hide from the devil on judgement day, I said 
Move, hot-rod, move man!
Move, hot-rod, move man!
Move hot-rod, move me on down the the line."
Gene Vincent – Race With The Devil Lyrics

Gene Vincent