1 ottobre
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Wow, anche oggi fumetti! Con questo vostro Almanacco, cari amici dei Mutzhi Mambo, pare di tornare fanciulli....oddio, bisogna vedere che fumetti, e quelli di RICHARD CORBEN proprio proprio da bamini non sono, anzi! Il grande illustratore americano, noto anche come Gore, Corb, e Harvey Sea, è uno dei maggiori autori viventi della nona arte, sicuramente il migliore traduttore in tavole disegnate dei peggiori incubi possibili, grazie al suo personalissimo e riconoscibilissimo stile che oscilla tral'iperrealismo fotografico e il tetro bianco e nero del più lurido underground. Richard Vance Corben è nato il 1º ottobre 1940 da una famiglia di contadini di Anderson, in Missouri, e si laureato in Belle Arti al Kansas City Art Institute nel 1965. Dopo aver lavorato come animatore professionista, ha iniziato a produrre fumetti indipendenti, tra cui "Grim Wit", "Slow Death", "Skull", "Rowlf", "Fever Dreams" e la sua antologia "Fantagor". Nel 1970 inizia ad illustrare storie dell'orrore e di fantascienza, per il prestigioso editore Warren Publishingm che compaiono su riviste come Creepy, Eerie, Vampirella, 1984 e Comix International. inoltre colora diversi episodi di "The Spirit" di Will Eisner. Nel 1975, quando Moebius, Druillet, e Jean-Pierre Dionnet iniziano a pubblicare la rivista Métal Hurlant in Francia, Corben gli propone alcune delle sue tavole. Lavora quindi per la filiale americana, dove la rivista viene chiamata Heavy Metal. In 1976 adatta una breve storia di Robert E. Howard in quella che probabilmente è la prima graphic novel, "Bloodstar". Tra le storie disegnate per Heavy Metal c'è sicuramente la saga della sua creazione più famosa, "Den" che ha avuto inizio nel corto "Neverwhere" e in una breve storia nella pubblicazione underground "Grim Wit". La saga di Den è una serie fantasy sui deliri di un ragazzo mingherlino che viaggia verso Neverwhere, un universo ispirato all'era hyboriana di Robert E. Howard, al Barsoom di Edgar Rice Burroughs e alla dimensione orrorifica di H. P. Lovecraft, il paradiso dei nerd! Lì il giovane inetto diventa un uomo enorme, superdotato (il cazzo di Den ha fatto scuola!) e muscoloso come un culturista ipertrofico, protagonista di avventure erotiche in un mondo pieno di stravaganti pericoli, mostri orrendi e prosperose donne svestite che gli si gettano addosso con lussuria (il paradiso dei nerd, appunto...). Da questa storia è stato tratto uno degli episodi, (forse il meglio riuscito) del film "Heavy Metal", la prima superproduzione animata per adulti (e non il primo cartone animato per adulti, come a volte si legge!). A causa dell'elemento fortemente erotico presente nei lavori del nostro Corben, è stato accusato di essere un pornografo, etichetta in cui l'autore non si riconosce assolutamente. Corben è stato anche il disegnatore di varie copertine, tra cui quella, celeberrima, dell'album "Bat Out of Hell" di Meat Loaf, veramente bellissima e sprecata per un disco così loffio. Per il cinema, ha anche rielaborato un disegno di Neal Adams per la locandina del film di Brian De Palma "Il fantasma del palcoscenico" e la copertina per la pubblicazione in cassetta del mitico film dell'orrore (a basso budget) "Spookies". Ha collaborato pure con Bruce Jones per "Rip in Time" e con Harlan Ellison per "Vic and Blood" tratto dal racconto "Un ragazzo e il suo cane" (1969). Nel 2000 il primo sodalizio con Brian Azzarello per una saga capolavoro di ambientazione carceraria in cinque albi di Hellblazer (146-150) che furono poi raccolti col titolo di "Hellblazer: Hard Time" (da leggere senza indugio, è uno dei fumetti più belli usciti negli ultimi 20 anni!). Ha inoltre adattato un classico dell'orrore, "La casa sull'abisso" di William Hope Hodgson, per la Vertigo. Nel 2001 Azzarello e Corben hanno fatto di nuovo squadra per creare per Marvel altri due capolavori, "Startling Stories - Banner" (una mini-serie in quattro albi che esplora la relazione tra Doc Samson e Bruce Banner) e una mini-serie in cinque albi sul supereroe mercenario Luke Cage. Nel 2005 Corben lavora con il rocker Rob Zombie e con Steve Niles su un progetto per IDW Publishing chiamato "Bigfoot", una serie in cinque puntate che dimostra l'evoluzione attuale (sempre più horror e spaventosa) dell'artista. La storia è la cronaca di un giovane ragazzo che assiste al massacro brutale dei suoi genitori dall'enigmatico personaggio che dà il titolo alla saga e il suo ritorno alla foresta per vendicarsi quando diventa grande. Nel 2007, Corben disegna due numeri per il demone motociclista della Marvel Comics, "Ghost Rider". Per la MAX produce "Haunt of Horror", delle mini-serie che adattano magistralmente dei classici dell'horror al fumetto. La prima, pubblicata nel 2006, era basata sulle storie di Edgar Allan Poe seguita da una seconda serie nel 2008 su storie di H. P. Lovecraft. Tra il 2008 e 2009 torna a Robert E. Howard, illustrando i flashback di "Conan of Cimmeria", e disegna "Starr the Slayer", uscito per la MAX Comics. Purtroppo anche il nostro Corben è stato sedotto dal fascino (e dai quattrini...) del mercato dei videogame: il suo ultimo lavoro infatti è come animatore per il gioco per computer "DARKSTAR – The Interactive Movie". Speriamo che sia solo un momento perché, fosse per noi, i produttori di videogame fallirebbero proprio. Locsappiamo, siamo i soliti nostalgici pallosi...

E visto che ci siamo, la citazione la prendiamo proprio dal bravissimo Harlan Ellison:

"Gli avevo procurato un paio di topi d'acqua, di quelli grandi, verdi e ocra, e un barboncino ben curato, scappato al guinzaglio di qualcuno dei sotterranei; aveva mangiato bene, ma era irritato. — Avanti, figlio di una cagna — gli ordinai, — trovamene qualcuna, ho voglia di fottere. — Un riso soffocato uscì dalla sua gola di cane. — Sei divertente quando ti viene voglia — disse."
Harlan Ellison - Un ragazzo e il suo cane

Richard Corben