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Questo uggioso e piovoso, triste novembre merita di essere ravvivato da un po' di vecchio, sano rock'n'roll!
E allora, cari amici dei Mutzhi Mambo, niente di meglio che festeggiare il compleanno di DAVE ALVIN, che, con i suoi mitici Blasters, ci ha fatto così bene muovere le chiappe!
Gran chitarrista, ottimo arrangiatore, autore interessante, Dave è una figura fondamentale nella riscoperta della "roots attitude" che andrà di moda negli anni '90, capace però di fondere l'energia punk con la passione verso il più classico rock.
A parte i Blasters, ha suonato pure con X e Gun Club: ovvero il meglio del meglio della scena punk’n’roll californiana degli anni ‘80!
Alvin è riuscito a fondere lo spirito del più profondo blues dei neri con la sensibilità nostalgica, quasi reazionaria, dei bianchi di Provincia ma con il gusto per il rock'n'roll più genuino a rendere la pietanza piu divertente.
In questo si puo considerare il piu legittimo e degno erede della grande tradizione di John Fogerty e dei suoi Creedence Clearwarer Revival, più che di Hank Williams o Johnny Cash o, per certi versi, di Bob Seeger e Bruce Springsteen; ma sempre con un tocco sinceramente non-mainstream, più "domestico" e più "indipendente" insieme.
Songwriter fra i più bravi della sua generazione, maestro nel cogliere le atmosfere "roadhouse" (la poetica tipicamente americana del "mito" della vita sulla strada che contraddistingue motociclisti e trucker), stilista sopraffino della chitarra e sincero cantastorie "popolare", Alvin ha conquistato un posto nella ristretta cerchia dei cantautori che hanno saputo tradurre in canzoni il classico topos degli eroici "looser" made in USA.
Le sue storie infatti esplorano in maniera maniacale ma profonda le più "semplici" vicende della "gente normale", con le loro piccole soddisfazioni e le loro profonde crisi, unendo allegoricamente parabole di cuori infranti e parabole di vite allo sbando, erigendo così ad eroi di tutti i giorni coloro che quotidianamente si sbattono per tirare a campare, sullo sfondo della frontiera del West, sia che poi ce la facciano o meno…
Coi vincenti tutti di un pezzo sarebbe troppo facile per uno come Alvin...

David Albert Alvin nasce a Downey, nella contea di Los Angeles, l'11 novembre del 1955.
Da ragazzino, con suo fratello maggiore Phil, ascolta avidamente il blues, il rockabilly e il country, di preferenza autori come T-Bone Walker, Big Joe Turner, e Lee Allen.
Dopo aver frequentato la Long Beach State University, nel 1979, sempre con suo fratello Phil alla voce e alla chitarra ritmica, forma la band roots rock The Blasters coi compaesani Bill Bateman alla batteria e John Bazz al basso.
Alvin è il chitarrista solista nonché il compositore della maggior parte dei pezzi.
Il loro stile musicale è una particolarissima miscela di rock'n'roll, blues, rockabilly suonati con una bella attitudine punk.
Il nome riprendono dalla band di supporto del cantante Big Joe Turner quando era accasato all'Atlantic Records, i Blues Blasters.
Si fanno conoscere rapidamente nella scena di Los Angeles, grazie ai loro infuocati concerti e, per quanto suonino una musica tutto sommato "classica", condividono con nonchalance i palchi con gruppi del calibro di X, Black Flag, The Gun Club e i Cramps.
Il primo disco, "American Music", è del 1980, ma è con il secondo, eponimo e pubblicato per la Wounded Bird Records che si fanno notare al grande pubblico con brani come "Marie Marie", "American Music" (già presenti nell'esordio) e la cover "I'm Shakin'" di Rudy Toombs (che più tardi riprenderà pari pari pure Jack White), riuscendo addirittura ad entrare nella classifica Billboard.
Dopo altri due dischi, "Non-Fiction" (1983) e "Hard Line" (1985), Dave, nel 1986, lascia il gruppo, che continuerà la carriera soprattutto come live-band (pubblicano due soli album, nel 2004 e nel 2012).
Intanto, nei primi anni '80, coi suoi compagni Bill Bateman e Steve Berlin, Allin prende parte alla miscellanea band The Flesh Eaters del poeta punk Chris Desjardins, prestando la sua chitarra nell'album "A Minute to Pray, a Second to Die" (1980).
Dave inoltre suona coi mitici Gun Club e appare in due canzoni nell'album "The Las Vegas Story" del 1984.
Prende parte poi alla band country-folk The Knitters suonando nel loro "Poor Little Critter on the Road" (1985) e in "The Modern Sounds of The Knitters" (2005).
Lasciati i Blasters, diventa il chitarrista degli X e suona nel loro disco "See How We Are" (1987), dopodiché molla pure loro per lavorare ad un progetto solista.
Il primo disco solista di Alvin si intitola "Romeo's Escape" (1987): ha avuto ottime recensioni dalla critica ma non vende un cazzo, cosa che gli procura la rescissione del contratto con la Columbia records.
Va poi in tournée con Mojo Nixon e Country Dick Montana col nome Pleasure Barons, pubblicando un album live del loro fantastico tour del 1993.
Il suo secondo disco "Blue Blvd" esce nel 1991 per la Hightone Records. Stessa storia: ottime recensioni ma vendite pochine.
Dopo il terzo album "Museum of Heart" del 1993, registra un disco di musica acustica intitolato "King of California" (1994).
Nel 2000, Alvin registra una collezione di pezzi folk e blues tradizionali, intitolato "Public Domain: Songs From the Wild Land", che vince un Grammy Award come Best Contemporary Folk Album.
Nel 2011, il nostro Dave torna al rock'n'roll con l'album "Eleven Eleven" per la Yep Roc Records.
Appianati i dissidi col fratello Phil, tornano ad incidere insieme il bellissimo "Common Ground " (2014), una selezione di cover di Big Bill Broonzy, dopo un distacco di quasi vent'anni.
È veramente difficile descrivere in poche parole l'emozione di sentirli di nuovo assieme...
Bissano nel 2015 con "Lost Time", un'altra compilation di covers altrettanto ispirata.
L'ultima sua uscita, ad oggi è un lavoro a quattro mani con Jimmie Dale Gilmore, stimatissimo cantautore texano, fondatore, insieme a Joe Ely e Butch Hancock, dei Flatlanders, gruppo iconico della rinascita del country negli anni '70.
Il disco si intitola "Downey to Lubbock" ed è un'opera, per quanto di "maniera" nel suo fondere le rispettive influenze dei due artisti, davvero ispirata.
Il nostro Dave, oltre a collaborazioni varie con Ramblin' Jack Elliott, Little Milton, Katy Moffatt, Syd Straw e Sonny Burgess, produce artisti come Chris Gaffney, Tom Russell, i Derailers e Big Sandy & His Blue Caps, e fa qualche comparsate in serie come "Justified" (2011).
Ed è pure un apprezzato poeta con due libri pubblicati!
Inutile, quando uno è rock'n'roll davvero, tutto quello che tira fuori dal cilindro (anzi, dallo Stetson) è magico.
Que viva il nostro Dave!!
Tanti auguri, Mr. Alvin!

"Hot air hangs like a dead man
From a white oak tree
People sitting on porches
Thinking how things used to be
Dark night, it's a dark night
Dark night, it's a dark night…”
The Blasters - Dark Night








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