MASCHERE, FRAC, CAZZOTTI E MAGIE
Mistero! Avventura! Esotismo! Azione! Suspense!
Questi gli ingredienti dei fantastici eroi creati dal magico LEE FALK, il papà dell'Uomo Mascherato e di Mandrake!
Non c'è niente da fare, cari amici dei Mutzhi Mambo: i fumetti scritti da questo autore mantengono intatto il loro fascino dopo più di ottant'anni.
Prima di personaggi come Buck Rogers e Tarzan, e poi quelli di Lee Falk (e altri innovatori a lui contemporanei, come Alex Raymond), i fumetti erano ancora, a parte rare eccezioni, roba per far divertire i bambini, "comics" appunto.
È incalcolabile quindi l'impatto dei fumetti così "adulti" per quella generazione di lettori.
Chiaramente per "adulti", si deve ancora intendere "per ragazzi"; ancora non si può parlare di di lavori destinati ad un pubblico "maturo" a tutti gli effetti.
Finalmente le strisce disegnate parlavano di "vere" avventure, di personaggi "realistici", non di bambolotti grotteschi o animaletti antropomorfi!
Prima che arrivassero i supereroi a farci piu piccini e indifesi di quanto non siamo, o i personaggi problematici dei fumetti per adulti, bastavano gli sganassoni del rude Uomo Mascherato e qualche gioco di prestigio dell'elegantissimo Mandrake, per levarci dai pasticci...
I cattivi erano carogne e i buoni eroi; le donne inevitabilmente in pericolo e i neri dovevano obbedire.
Ma non c'è dubbio che quel mondo, almeno inizialmente manicheo, semplice, ingenuo, financo razzista, ha esercitato un enorme fascino su generazioni di lettori di tutto il mondo, che ai fumetti richiedevano una sola cosa: intrattenimento!
E Lee Falk è stato un vero maestro ad intrattenere per sessantacinque anni i suoi lettori!
Al culmine della loro popolarità, le sue creature potevano vantare un seguito di, udite udite, 100 milioni di lettori al giorno!
Non male, vero?
Certo, per fortuna le cose sono un po' cambiate da quando Falk iniziò a scrivere le sue storie.
Anzi, Falk in seguito ha affrontato nei suoi comics temi allora scottanti e scomodi, come l'ecologia e, appunto, il razzismo, segno che, con gli anni, anche lo scrittore seppe rinnovarsi e capire (o per certi versi, addirittura precorrere) i cambiamenti che avvenivano nella società.
Perché i grandi, quando lo sono davvero, lo vedi da come invecchiano con classe…
Leon Harrison Gross (così all'anagrafe) nasce a Saint Louis, il 28 aprile del 1911, da una famiglia di religione ebraica.
Suo padre, Benjamin Gross, muore quando Falk è solo un bambino e dopo qualche tempo sua madre Eleanor si risposa con Albert Falk Epstein.
Leon cambia il suo cognome, prendendo quello intermedio del patrigno; "Lee" invece è il suo soprannome sin dall'infanzia, quindi decide di adottarlo in via definitiva dopo aver lasciato l'università.
Quando inizia la sua carriera di fumettista, scrive nel suo curriculum che ha viaggiato in tutto il mondo e che ha studiato con dei mistici orientali, immaginando che la cosa lo rendesse piu "autorevole" come autore di fumetti di avventura.
Più avanti negli anni, il nostro viaggerà sul serio moltissimo, soprattutto per evitare l'imbarazzo di incontrare dei veri giramondo desiderosi di scambiare aneddoti con lo "spericolato" scrittore!
In realtà quando Falk va a New York per presentare "Mandrake il mago" al King Features Syndicate, il più potente sindacato di fumetti dell'epoca, non ha mai lasciato casa sua.
Con sua sorpresa, "Mandrake" viene accettato davvero!
A soli 19 anni firma un contratto con l'editore William Randolph Hearst e il Mago più famoso del mondo fa il suo esordio nelle strisce a fumetti dei quotidiani statunitensi dell'11 giugno del 1934.
Mandrake è un abile mago, praticamente invincibile (è addirittura in grado di resuscitare i morti), sempre accompagnato da Lothar, il gigantesco nubiano suo fido assistente dal caratteristico fez e il costume leopardato.
L'aspetto e lo stile caratteristici del personaggio ricalcano quello di molti degli illusionisti che si esibivano sia in Europa che nel nuovo continente sin dall'Ottocento, e cioè un impeccabile frac con mantellina e cappello a cilindro; inoltre Falk lo disegna prendendo spunto dalle proprie fattezze (aveva sognato di fare il mago fin da piccolo).
Sul finire degli anni trenta, però, il nostro Lee pone un limite ai poteri di Mandrake, trasformandolo da mago a semplice illusionista ed ipnotizzatore, per renderlo piu umano e permettere una maggiore immedesimazione ai lettori.
Anche il rapporto col fido assistente muta negli anni e Lothar diviene sempre meno l'ottuso servitore che era all'inizio, per acquisire maggiore spessore e un rapporto più "paritario" col "principale".
Falk disegna primi episodi, in stile ancora troppo umoristico, ma presto capisce che si sente più a suo agio con la scrittura e che la striscia avrebbe beneficiato di un artista dedicato.
Inizia quindi a lavorare con l'ottimo Phil Davis, un vecchio illustratore commerciale di St. Louis che disegna le strisce del giovanissimo Falk scritte mentre ancora frequenta il college.
Davis prende ufficialmente il suo posto di disegnatore il 15 giugno del 1934 e continua per più di trent'anni.
Falk aggiungerà pure Ray Moore al team come inker per le matite di Davis.
Alla morte del grande disegnatore, Falk assegna la cura delle illustrazioni della serie a Fred Fredericks.
L' "Uomo mascherato" ("The Phantom", in inglese "Il Fantasma"), noto anche come l’ "Ombra che cammina", è l'altro personaggio leggendario creato dal nostro Lee.
Inizia come striscia giornaliera il 17 febbraio 1936 e, inizialmente, anche le matite e/o gli schizzi sono di Falk che anche stavolta passa la mano.
Il primo disegnatore ufficiale dell'Uomo mascherato è Ray Moore, in precedenza assistente di Phil Davis.
Una versione domenicale a striscia dell'Uomo mascherato viene aggiunta il 28 maggio 1939.
L' "Uomo Mascherato" è conosciuto per essere il primo "supereroe in calzamaglia", il primo giustiziere dei fumetti a indossare il tipico costume che diventerà prerogativa dei supereroi, di cui rappresenta un prototipo (ma pure di parecchi wrestler...).
A differenza della maggior parte degli eroi in costume, però, non conduce una doppia vita sebbene fin quasi a metà del primo episodio la storia apparia congegnata in modo da convincere i lettori che sotto la maschera si celi Jimmy Wells, un ricco perdigiorno amico e corteggiatore di Diana Palmer.
È solo verso la fine dell'episodio che si cominciano a citare il "giuramento del teschio" e il fatto che L'Uomo Mascherato esista da secoli; nella seconda avventura lui stesso racconterà a Diana l'origine della storia risalente al 1525: gli "Uomini Mascherati" sono una vera e propria stirpe di eroi dedita da generazioni a combattere il male.
Naturalmente dotato di caratteristiche psicofisiche al limite del sovrumano, The Phantom possiede una spiccata empatia con gli animali, che lo aiutano alla bisogna, e porta inoltre di due anelli con due marchi caratteristici, il segno del bene ed il segno del male, che appone indelebilmente come monito agli altri personaggi delle storie.
Uno, che porta al dito medio della mano sinistra, è un disegno che ricorda una croce crismon che imprime con una gentile pressione sul braccio o sulla mano dei personaggi positivi, ai visitatori della sua regione, una sorta di lasciapassare con cui marca la sua approvazione e che la persona è sotto la sua protezione; l'altro è la figura stilizzata di un teschio, che porta sul dito medio della mano del pugno preferito, il destro, con cui imprime una cicatrice infamante sul volto dei nemici che colpisce tipicamente con un diretto o un uppercut, alla mascella o allo zigomo.
La sua residenza è nella Caverna del Teschio, una vasta grotta fornita di saloni, stanze, e cunicoli, la cui entrata assomiglia appunto ad un teschio ed è situata nel cuore della giungla, raggiungibile solo attraversando tortuosi passaggi, transitando sotto ad una cascata ed attraversando una remota zona controllata dai pigmei Bantar guidati da Guran, sue particolari guardie personali, pacifici (ma letali alla bisogna) e fedelissimi nani arboricoli.
Il nostro “Phantom” comanda pure un braccio armato paramilitare, la Pattuglia della Giungla (“Jungle Patrol”).
Il disegnatore Ray Moore, cosi come Falk, partecipa attivamente alla II guerra mondiale e durante quel periodo lascia la striscia al suo assistente Wilson McCoy.
Moore ritorna dopo la guerra e lavorò saltuariamente alla striscia fino al 1949, quando la lasciò completamente nelle mani di McCoy.
Durante la gestione di McCoy la striscia raggiunge il suo culmine, apparendo in migliaia di giornali in tutto il mondo.
Il bravo McCoy scompare improvvisamente nel 1961.
Carmine Infantino e Bill Lignante (che in seguito disegnerà le storie dell' "Uomo mascherato" direttamente per le riviste a fumetti) lo rimpiazzano prima che si trovi un successore definitivo in Sy Barry.
Durante i primi anni di Barry, lui e Falk modernizzano di nuovo la striscia, e gettano le fondamenta per ciò che è considerato l'aspetto moderno dell'Uomo mascherato.
Barry continuerà a lavorare sulla striscia per oltre 30 anni prima di ritirarsi nel 1994.
Per quello che riguarda la vita privata, durante la Seconda Guerra Mondiale, il nostro Falk lavora come capo della Propaganda per la nuova stazione radio KMOX in Illinois, dove diventa il direttore della divisione radio di lingua sraniera dell'Ufficio di Informazioni sulla Guerra.
Lavora anche presso l'ufficio della Sede Centrale di Washington, con Alan Cranston, che diverrà poi senatore della California.
Insieme approntano e distribuiscono, a fini propagandistici, una versione modificata del "Mein Kampf" per fiaccare la fedeltà degli alleati di Hitler.
Il dittatore tedesco in persona li denuncia per plagio e manomissione ma, naturalmente, non ottiene "giustizia"...
Falk si sposa tre volte, tutte con attrici professioniste di teatro, altra sua grande passione.
Produce infatti più di 300 spettacoli, di cui più di 100 diretti da lui stesso.
La lista degli attori con cui lavora (da Marlon Brando a Charlton Heston, da Paul Newman a Basil Rathbone) è lunga e prestigiosa.
È uno dei primi ad integrare attori di colore nei teatri che dirige e negli anni '60 è in prima line nelle battaglie per i diritti civili.
Altro suo grande amore è la cucina (pubblica anche un libro di ricette ispirate ai fumetti).
Scrive fumetti dal 1934 fino agli ultimi giorni della sua vita, letteralmente.
All'ospedale si toglie la maschera dell'ossigeno per dettare le sue storie!
Falk muore il 13 marzo del 1999.
Non era un uomo, era un eroe!
Come Mandrake o l'Uomo Mascherato...anzi di più!
Onore al grande Lee Falk!
[Sculacciando una bella signorina]
"Una bella sculacciata è l'unica cosa che mi è potuta venire in mente! Tua madre te l'avrebbe dovuta dare tanto tempo fa"
Lee Falk - L'Uomo Mascherato