Non proviamo molta simpatia per i virtuosi della chitarra (diciamo per i virtuosi in generale...) ma il mitico T-BONE WALKER è un'altra storia.
Lui era veramente un gran musicista, un incredibile animale da palcoscenico, suonava da Dio il suo strumento ed aveva un gusto favoloso per il blues più profondo e sensuale; tutti i grandi chitarristi del dopoguerra gli devono almeno qualcosa.
Oltretutto cantava pure benissimo...
Purtroppo T. Bone era anche un istrione: diciamo purtroppo perché, essendo il primo a suonare la chitarra in tutte le posizioni possibili, con i denti, tenendola persino dietro la schiena, ha dato il via a tutta una pletora di artisti da circo che suonano come se fossero giocolieri.
Passino Chuck Berry e Jimi Hendrix, che da Walker hanno imparato a fare i ganzi sul palco, però poi…
Per carità, cari amici dei Mutzhi Mambo, un po' di show tamarro piace tutti e non si nega a nessuno, ma se uno pensa a che eccessi di baracconaggine siamo arrivati nel rock ma soprattutto nel Metal (ma anche nel rockabilly e nel blues...), a che palle fanno venire quegli interminabili assoli fatti coi piedi (spesso nel senso letterale del termine!), a come sono odiose quelle pose da "guarda come so'bbravo io!", non si può non provare un po' di sano rancore per il vecchio T-Bone...
Gli storici discutono ancora oggi su chi, tra Walker, Charlie Christian e Eddie Durham, fu il primo ad imbracciare una chitarra elettrica, ma il nostro, rispetto agli altri, aveva sviluppato il segreto di procedere per "single notes", creando un virtuoso e spettacolare stile chitarristico definito "hemiola" che gente come BB King ha praticamente ripreso pari-pari.
Insomma, un Maestro con la “M” maiuscola.
Peccato che non tutti lo hanno seguito a modo...
Aaron Thibeaux Walker (così all'anagrafe) nasce il 28 maggio del 1910, a Linden, (sobborgo divenuto parte della città di Dallas nel 1903), in Texas.
È di origine africo-americana e Cherokee ed i suoi genitori sono entrambi musicisti.
Il suo soprannome gli viene dato da una zia che in realta lo chiamava “T-Bow”, “Piegato a T”, forse per la sua dinoccolatura.
Walker inizia a strimpellare la sei corde all'età di 5 anni e le sue prime fonti di ispirazione sono le grandi voci del blues Ida Cox, Leroy Carr, Lonnie Johnson e Bessie Smith.
Il suo primo mentore è il leggendario Blind Lemon Jefferson, chitarrista nomade cieco di cui diviene un fedele discepolo (con lui suona anche il banjo e lo accompagna di bar in bar) ma presto comincia a frequentare le piccole orchestre californiane che inseriscono il blues (vedi Roy Milton e Joe Liggins) nelle loro band swing e r'n'b.
Compagno di strada del grandissimo Charlie Christian, che gli contende la palma del primo suonatore di chitarra elettrificata, impara da lui a suonare anche il jazz, prima che quest'ultimo entrasse nell'orchestra di Benny Goodman.
Nel 1929, Walker fa il suo debutto discografico, a nome Oak Cliff T-Bone, con un 78 giri per la Columbia, "Wichita Falls Blues" / "Trinity River Blues", insieme al pianista Douglas Fernell.
Verso la metà degli anni '30, T-Bone parte per Los Angeles, mantenendosi come ballerino nella band del sassofonista Big Jim Wynn.
Il popolare bandleader Les Hite lo assume come vocalist nel 1939; con lui Walker canta "T-Bone Blues" nel 1940, ma non suona la chitarra nella registrazione.
Di lì a poco però il suo nuovo giocattolo elettrico inizia a dare i suoi frutti: sono sempre più numerosi i locali di L.A. che lo ingaggiano per i suoi concerti al fulmicotone e per quella chitarra dal suono così potente e innovativo.
Il suo sound caratteristico viene fissato nel 1942, quando viene dato alle stampe per la Capitol Records, "Mean Old World"/"I Got a Break Baby", col maestro del boogie Freddie Slack.
Il Club Rhumboogie di Chicago è la seconda casa di Walker quando si sposta da Los Angeles durante buona parte degli anni della guerra.
Registra anche per l'etichetta della casa nel 1945 sotto la direzione del pianista Marl Young.
Ma, lo stesso anno, dopo una session solitaria per la Old Swingmaster (che in seguito diverrà Mercury Records), la Black & White Records di L.A. mette sotto contratto il nostro T-Bone, che grazie a questa etichetta fa la sua fortuna.
L'immortale "Call It Stormy Monday (But Tuesday Is Just as Bad)" viene registrata nel 1947 con Teddy Buckner alla tromba e il bravo pianista Lloyd Glenn nel quintetto di supporto.
Divenuto negli anni un vero e proprio standard, "Stormy Monday" viene registrato e ripreso dal vivo da gente come gli Allman Brothers, Etta James e B.B. King.
Molti dei migliori lavori di Walker, quelli che gli danno notorietà, sono fumosi blues notturni, anche se un occasionalmente il nostro ci dà giù di ritmo, come "T-Bone Jumps Again" un furioso strumentale che dimostra la sua destrezza anche a velocità sostenuta.
Walker registra moltissimi brani per la Black & White, fino alla fine del 1947, pubblicando classici come le coverizzatissime "T-Bone Shuffle" e "West Side Baby", anche se molte delle sessions usciranno quando la Capitol acquisirà gli archivi della scomparsa Black & White.
Nel 1950, T-Bone passa alla Imperial, e ci rimarrà fino al 1954.
La sua prima uscita per l'etichetta di L.A. è il gioiellino "Glamour Girl" e uno degli ultimi strumentali del suo repertorio, "Strollin' With Bones" (con la poderosa batteria di Snake Sims a picchiare accompagnando le "carezze" impeccabili di Walker).
"The Hustle Is On", "Cold Cold Feeling", "Blue Mood", "Vida Lee" (dal nome di sua moglie), "Party Girl," e "Railroad Station Blues" (prodotta da Dave Bartholomew), sono gli altri suoi successi usciti per questa casa di produzione.
Nel quinquennio successivo l'attività di Walker subisce una prima battuta d'arresto; il suo unico disco di quel periodo, successivamente pubblicato dalla Atlantic Records nel 1960, viene farraginosamente registrato in tre sessioni separate tenutesi a distanza di anni, nel 1955, nel 1956 e nel 1959.
Primo motivo di questo ritardo è la scarsa affinità fra T-Bone e i pur ottimi musicisti di Chicago messi a sua disposizione dall'etichetta (fra questi l'armonicista Junior Wells, il chitarrista Jimmy Rogers, e il bassista Ransom Knowling).
Queste registrazioni contengono tra gli altri degli struggenti, meravigliosi strumentali come "Two Bones and a Pick", "Blues Rock" e "Shufflin' the Blues", dove spesso il nostro si trova a "duellare" con suo nipote, il jazzista Barney Kessel.
Ma le registrazioni successive non avranno la stessa qualita, scivolando nell'esecuzione standardizzata.
L'avvento del rock rende improvvisamente anacronistici esecutori di classe come il nostro Walker.
Nonostante il successo riscosso a seguito della sua partecipazione all'edizione del 1962 dell'American Folk Blues Festival, la sua attività non dà segni di ripresa, e rallenta in modo progressivo negli anni successivi.
Un tour del 1968 a Parigi ha come frutto il migliore dei suoi album di fine carriera, "I Want a Little Girl", per la Black & Blue, assieme al sassofonista Hal "Cornbread" Singer e al batterista di Chicago S.P. Leary.
Ultimo sussulto, il Grammy ottenuto come miglior album folk per "Good Feelin' "(1970), registrato per la Polydor.
T-Bone Walker muore il 16 marzo 1975, stroncato da un ictus cerebrale.
Il pioniere della chitarra elettrica, il più imitato chitarrista del dopoguerra, non avrebbe più suonato per nessuno…
Peccato, perché ancora tanto bisogno c’era del suo esempio.
Onore a T-Bone Walker!
"…Midnight is an awful hour, why does it come so soon?
Midnight is an awful hour, why does it come so soon?
It never bring me happiness, it always leave me filled with gloom
Don't ever gamble buddy unless you're sure that you can't lose
Don't ever gamble buddy unless you're sure that you can't lose
You better take my advise unless you want this midnight blues
Put it away"
T-Bone Walker - Midnight Blues