Qual è l'autore di fumetti più underground di tutti, anzi, l' "autore underground" per eccellenza?
Facile, cari amici dei Mutzhi Mambo, è lui, il geniale ROBERT CRUMB!
Considerato, non a torto, il “maggiore fumettista vivente”, Robert Crumb è un pioniere della controcultura e del fumetto underground, alternativo, quello, per intenderci, che non passa dai canali convenzionali sottoposti alla rigida censura americana e che perciò vanta una libertà espressiva infinitamente maggiore.
E Crumb tale libertà l’ha sfruttata appieno, per creare storie e personaggi veramente corrosivi, estremi, protestatari, dai contenuti luridi e sessualmente espliciti.
Influenzato dal “maestro dei paperi” Carl Barks e dall’irriverenza di Harvey Kurtzman della rivista “Mad”, Crumb ha a sua volta ispirato una pletora di disegnatori, fra cui (citiamo a caso) Gilbert Shelton, Édika e i nostri Bonvi e Andrea Pazienza.
Maestro del disegno grottesco, spesso esagera i particolari fisici dei suoi personaggi, rendendoli volutamente sproporzionati, e sovente usa animali antropomorfi per esagerare i caratteri più biechi dell’essere umano, il tutto rifinito con un ampio uso del tratteggio che dà quasi un senso di tridimensionalità alle sue opere.
È anche un bravo musicista jazz-folk e un apprezzato musicologo, vero collezionista e ricercatore della musica popolare più nascosta e perduta.
Robert Dennis Crumb nasce a Filadelfia il 30 agosto del 1943, da una famiglia cattolica.
Il padre è stato per 20 anni istruttore per il corpo dei Marines e la madre una casalinga tossica di anfetamine.
Degli altri quattro figli della coppia, i due fratelli maschi di Robert sono malati di mente.
Alle medie il nostro è uno studente mediocre e i suoi insegnanti tentano (senza successo) di scoraggiarlo dal leggere i fumetti.
Lungi dal desistere, si mette a fare comics in proprio, con l'aiuto del fratello Charles, ispirati a quelli di Walt Kelly (l'autore di "Pogo", l'opossum protagonista di una striscia satirica interpretata dagli animali di una palude, sconosciuto o quasi da noi ma in USA un must) e ai cartoni animati dei fratelli Fleischer (quelli di "Betty Boop" e i primi, fantastici “Popeye”, per intenderci).
Nel 1958, sempre insieme ai fratelli, pubblica tre numeri di una rivista autoprodotta ispirata al satirico “Mad” di Harvey Kurtzman e prova a venderla porta a porta, con scarsi risultati.
In questo periodo inizia anche a collezionare vinili di Jazz e Blues anni '20-'40, assecondando l'altra sua grande passione, la musica roots.
Dopo che suo padre lo liquida con 40 dollari, nel 1962 si trasferisce a Cleveland dove si mette a fare l'illustratore di biglietti di auguri e conosce e comincia a frequentare un gruppo di beatniks come il rocker Buzzy Linhart e il fumettista Havey Parker.
Dal 1964 inizia ad avvicinarsi creativamente al vasto movimento del fumetto underground e riesce a piazzare qualche lavoro su di una rivista di Kurtzman, “Help!” che però chiude dopo pochi numeri.
Nel frattempo si sposa ma, dopo un viaggio in Europa che aveva prodotto un bebè, complice anche lo stato di estrema indigenza della coppia (per mangiare rubano il cibo), il matrimonio è piuttosto instabile e il nostro Robert si fa parecchio i cazzi suoi.
Nello stesso periodo sperimenta alcune sostanze stupefacenti tra cui l' LSD (esperienza che gli lascerà ricordi contrastanti), che allora è ancora legale, prendendo una brutta botta lisergica da cui si riprende dopo un anno e mezzo.
Sotto acido inventa diversi personaggi, tra cui "Mr. Natural" e "The Snoid".
Pubblica inoltre le prime strisce di "Fritz il Gatto", il suo character più celebre che aveva creato già alla fine degli anni '50, sulla rivista maschile “Cavalier” e inizia a collaborare con la nota pubblicazione di cultura radical newyorkese “East Village Other”.
Si trasferosce nel 1966 a San Francisco, punto focale per tutta la cultura underground occidentale, dove collabora con i maggiori cartoonist indipendenti (tra cui Rick Griffin, Spain Rodriguez, S. Clay Wilson e Victor Moscoso).
Con alcuni di loro nel 1967 crea “Zap Comix”, una rivista a fumetti tascabile dove pubblicherà con regolarità le tavole dei suoi maggiori personaggi (tra cui "Fritz il gatto" e "Mr. Natural").
Collabora in parallelo a moltissime riviste underground, non solo americane (“Oz”, “Gothic Blimp Works”, “Motor City”, “Yellow Dog”, “Actuel”) e il suo materiale inizia ad essere pubblicato e tradotto in buona parte dei paesi occidentali (in Italia da Milano Libri, da Stampa Alternativa e da svariate riviste tra cui “Linus”, “Fallo!”, “Re Nudo”).
Diviene famoso anche come copertinista, dopo aver disegnato quella, celeberrima, di "Cheap Thrills" di Janis Joplin.
Nel 1969, per una storia pubblicata sul numero 4 di Zap, viene arrestato a New York City con l'imputazione di oscenità.
Nel 1970 vende i diritti per un film a cartoni animati dedicato a "Fritz the Cat" (che verrà animato da Ralph Bakshi), il primo vietato ai minori, che otterrà un successo internazionale, pur non rispettando appieno lo spirito anarchico dell'autore (in Italia venne doppiato a cazzo con voci dialettali).
Crumb, schifato dal film, per protesta fa morire il suo personaggio.
A metà anni settanta, superata la febbre underground dei primi anni, crea, con alcuni amici di vecchia data, una band di jazz tradizionale, chiamata R. Crumb & His Cheap Suit Serenaders, con cui canta e suona il banjo, attività che andrà a sommarsi al tradizionale lavoro grafico, sempre più improntato ad uno stile molto tratteggiato e raffinato, che richiama le vecchie foto in b/n e i primi cartoonist della fine del XIX, inizio XX secolo.
Nel 1978 divorzia dalla sua prima moglie e sposa la cartoonist Aline Kominsky.
All'inizio del 1980 comincia una collaborazione con Charles Bukowski per una serie di fumetti (e chi meglio del nostro poteva rendere visivamente le sordide storie tratte dai racconti di Chinaski?) e fonda una rivista, “Weirdo”, che rimarrà un farò del fumetto underground fino alla sua chiusura nel 1993.
Nei tardi anni ottanta la sua fama, ormai consolidata a livello internazionale, si arricchisce di riconoscimenti ufficiali importanti che culminano nel 1990 quando alcune tavole dell'artista entrano al Museum of Modern Art di New York City.
In quel periodo, diventato ormai un modello per tanti cartoonist non solo americani, si trasferisce con la famiglia nella Francia del sud, dove continua ad operare anche come musicista part-time (suonando il banjo ed il mandolino in un gruppo denominato Les Primitifs du futur).
Nel 1993 ha pubblica due fumetti satirici di tematica razzista e antisemita: "When the Niggers Take Over America!" e "When the Goddam Jews Take Over America!".
Cura due antologie di roba iper Weird con i suoi dischi raccattati in giro per il mondo, testimonianze di musica veramente popolare, bizzarra e scomparsa: "That's What I Call Sweet Music" nel 1999 e "Hot Women: Women Singers from the Torrid Regions" nel 2009.
Nel 1994, il regista Terry Zwigoff realizza un film documentario, "Crumb", sulla sua vita e sulla sua famiglia.
Nel 2009 il nostro illustra (a modo suo, chiaramente) una edizione a fumetti del libro della Genesi.
Leggetevi i suoi fumetti, godetevi le sue spassosissime storie assurde e ammirate i suoi magnifici disegni.
Sappiate che, contrariamente alla sua fama di vecchio hippie idealista, i suoi fumetti sono kattivi, molto kattivi, e sconci, molto sconci.
E sappiate anche che autori come lui non ne faranno più: non è più il tempo per gente come Robert Crumb.
Troppo strani, troppo bravi, troppo individui, troppo di troppo.
Purtroppo…
Tanti auguri, Robert!
"Un culo grosso è come il paradiso. Come due palloni da basket giganti."
Robert Crumb