Era bella, bella da fare male. Oggi, primo giugno, tanti auguri a Norma Jean Mortenson, la bisteccona platiné più nota come MARILYN MONROE. Per dirla con Tabucchi, "Pensate, se Marilyn non fosse morta cosi giovane e bella ora sarebbe vecchia e brutta e chi mai si occuperebbe di lei?". Ma noi, cari amici dei Mutzhi Mambo, non la celebriamo come bella gnocca, bensì come personaggio pulp: con un padre non prervenuto, la madre schizoide, le molestie sessuali in eta infantile, gli amanti presidenti, l'odore di mafia, l'oscuro e mai chiarito suicidio, sembra veramente pulp....pure troppo! Nata il 1 giugno del 1926 a Los Angeles, sua madre era povera in canna (e anche un po'di fuori...) e chi fosse il padre non lo sappiamo con certezza. Fino ai sette anni venne affidata ad una coppia di bigotti, poi a degli inglesi e infine tornò con la madre che però era oggettivamente non in grado di occuparsene (gli era stata diagnosticata una forma di schizofrenia paranoide), quindi iniziò un lungo calvario fatto di prozie, affidamenti e orfanotrofi, con tutto il corollario di violenze e molestie che possiamo immaginarci. L'unica figura un minimo fissa fu la migliore amica della madre, Grace, che periodicamente la accoglieva e altrettanto periodicamente la rispediva ai servizi sociali (perché la beccava a rubare, perché si doveva sposare e non poteva stargli dietro, perché la bimba accusava suo marito di averla molestata ecc.). A sedici anni fu quasi obbligata a sposarsi con tale James Dougherty, un giovanotto che accettò di sposarla dietro compenso della matrigna. Mentre il marito era in guerra, la nostra Marylin lavorò come operaia in una fabbrica di fusoliera e un giornalista, mandato dalla redazione della rivista Yank per scovare operaie procaci da fotografare per alzare il morale delle truppe, la elesse "Miss Lanciafiamme" (!) e la convinse a intraprendere la carriera di modella. Marylin divorziò e iniziò il training per imparare il "mestiere" (training che, con tutta probabilità, comprendeva pure filmatini pornografici...). Le sue foto iniziarono a fare il giro del mondo e riusci a farsi fare un contratto con la Fox. Gli suggerirono di cambiare il nome in Marylin Monroe (il cognome da nubile di sua madre più il nome di una ballerina che andava di moda, Marylin Miller). L'anno dopo, in seguito ad alcune comparsate, la Fox non le rinnovò il contratto perché giudicata "non adatta al cinema"; in questo periodo sembra che per pagarsi le spese abbia fatto la battona...ma la nostra era caparbia: continuò a seguire corsi di dizione e recitazione mentre lavorava come spogliarellista. Ebbe una particina in un film dei fratelli Marx e, nel '48, fece un incontro fondamentale: Johnny Hyde, il talent scout di Lana Turner e Rita Hayworth, si innamorò di lei. Il manager le fece ottenere delle particine in "Giungla d'asfalto" di John Huston e "Eva contro Eva" di Joseph Mankiewicz ma non bastavano certo per pagare l'affitto, così la nostra Norma finì col posare nuda per un calendario, roba che adesso si strapperebbero i capelli per farlo ma all'epoca poteva compromettere una carriera. infatti tre anni dopo un balordo la riconobbe in quelle foto e provò a ricattarla; Marylin, invece di pagare, puntò sul pietismo, confessandolo alla stampa e giustificandolo con la fame. La cosa ebbe effetto, il pubblico perdonò e le foto andarono a ruba! Intanto Hyde tormentava la nostra Marylin, chiedendole di sposarlo con l'assicurazione che avrebbe lasciato moglie e figli per lei. Al suo ennesimo rifiutò, il manager ebbe un infarto e morì. Naturalmente la colpa non era della Monroe ma lei si sentì ugualmente responsabile per l'accaduto. Nonostante le disposizioni di Hyde affinché venisse trattata "come una di famiglia", com'era prevedibile la moglie la cacciò di casa a calci in culo: Marylin tentò il suicidio il giorno seguente il funerale e se non fosse stata trovata in tempo dalla sua insegnante di recitazione, questo almanacco finirebbe qua...Interpretò poi alcune particine in altre pellicole tra cui il noir di Fritz Lang "La confessione della signora Doyle", il primo film col suo nome nella locandina. Dopo un matrimonio subito annullato (a causa dell'opposizione categorica del suo manager e della sua insegnante, che su di lei avevano enorme influenza) con un critico letterario, ebbe un breve flirt saffico con Joan Crawford. Nel film di Howard Hawks "Il magnifico scherzo" (in cui la vediamo al fianco di Carl Grant), apparve per la prima volta platiné mentre il suo primo film da protagonista fu "La tua bocca brucia" di Roy Ward Baker. Non ci soffermeremo ora sul resto della sua produzione perché (a parte "Gli uomini preferiscono le bionde", "Quando la moglie è in vacanza" e "A qualcuno piace caldo") nun c'è ne po'fregàdemeno e nemmeno dei suoi tormentati matrimoni (Joe di Maggio, Arthur Miller) o dei suoi numerosi amanti (i figli di Chaplin, Elia Kazan, Frank Sinatra, Yves Montand, i fratelli Kennedy), diremo solo che, tra aborti, relazioni fallite, alcolismo, dipendenze da psicofarmaci e ricoveri in cliniche psichiatriche, il suo fu un veloce declinare verso quello che, col senno di poi, sembra essere l'unico esito possibile della sua fragile esistenza, a prescindere dalle varie ipotesi di complotto...Marylin fu trovata morta nella sua casa di Los Angeles, il 5 agosto del'62, a soli trentasei anni. Per il dottore che eseguì l'autopsia, la morte dell'attrice era dovuta con "alta probabilità" a suicidio per overdose di barbiturici. Probabilmente, come citato prima, vedere lo spettacolo del suo disfarsi, sarebbe stato ancora più triste...
La citazione di oggi non c'entra un cazzo con Marilyn ma c'entra con Tabucchi (aridaje):
"Il suo direttore è un uomo vero, dottor Pereira, un uomo con i coglioni, non è come lei che cerca i culi dei giovanotti biondi. Pereira si spose in avanti e gli dette uno schiaffo. Il magrolino basso, di scatto, lo colpì con la pistola e Pereira cominciò a sanguinare dalla bocca. Questo non doveva farlo, dottor Pereira, disse l'uomo"
Antonio Tabucchi - Sostiene Pereira