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UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

Una frontiera: GG ALLIN è stato esattamente ciò, cari amici dei Mutzhi Mambo, è stato la frontiera estrema del rock'n'roll!

Ha rappresentato il limite invalicabile, oltre cui non si può andare, di completa aderenza all'estetica più nichilista e oltraggiosa del rock.

È stato il punk più punk di tutti!

Lercio, cattivo, volgare, sadico, masochista, tossico, iconoclasta: in una parola, autodistruttivo.

Ma anche vero amante ed interprete del rock'n'roll, discepolo autentico, fino alle estreme conseguenze, della filosofia “punk”.

Era un musicista oltraggioso, selvaggio, disturbante e disturbato, un calcio in faccia a ogni perbenismo e a ogni regola…

Fu amico e ammiratore di serial killer e arrivo a subire più di 50 arresti; era il performer più nichilista possibile, protagonista di concerti leggendari nei peggiori locali in cui si faceva sul palco, si denudava mostrando con orgoglio di essere minidotato, si provocava lesioni fino a sanguinare, si ficcava banane in culo, aveva rapporti orali con gli spettatori, li picchiava e veniva picchiato, arrivando ad assumere lassativi per cacare sul palco, al fine di mangiarsi la merda, spalmarsela addosso o lanciarla sul pubblico.

Non c’era poesia in GG, non esisteva, non aveva talento né arte ed era questo a renderlo unico.

Non voleva che un messaggio derivasse dalle sue canzoni, credeva che la vita fosse fatta per odiare tutto ciò che la rendeva falsa e inconcludente.

Odiava tutti quelli che si alzavano alla mattina ed iniziavano a recitare una parte.

Lui era sempre “vero”, si manteneva in forma con qualsiasi tipo di droga, per non accettare la realtà o per alleviare la sua rabbia disumana.

Durante i suoi show picchiava il suo pubblico e la gente lo adorava, erano incontri sadici ma poco distanti da baccanali fuori controllo di più di 2000 anni prima.

In un certo senso è come se GG avesse portato la più ferina e bestiale forma dell’istinto umano nella musica contemporanea.

Una vera barbarie di suoni e grida in cui l’unica forma di arte è propriamente la partecipazione a tale orripilante spettacolo scenico.

L’adrenalina che si respirava in quelle bettole in cui suonava, il testosterone, l’odore nauseante di urina e feci che arrivavano dal palco erano e resteranno la parte più estrema del rock.

Nessuno potrà uguagliare la ferocia e la violenta sincerità di GG Allin che era sporco, brutto, cattivo, sicuramente ignorante, ma vero, 24 ore su 24 fino al giorno in cui morì, proprio come avrebbe voluto.

Oltre ogni limite e rompendo ogni regola, fu un martire della libertà di espressione più totale, un provocatore.

Il suo vivere sempre ai limiti, eccedere in ogni senso, nei testi come negli abusi, hanno incarnato perfettamente (pure troppo) l'assioma "sangue e merda" che sta alla base dell'etica Pulp!

Jesus Christ Allin (proprio così all'anagrafe, Gesu Cristo Allin!) nasce il 29 agosto del 1956 a Lancaster, nello stato del New Hampshire, il più bigotto degli stati USA.

Il nome gli viene dato dal padre, il più bigotto nello stato bigotto, un uomo antisociale e molto religioso che costringe la famiglia a vivere in una baracca senza acqua corrente né energia elettrica.

Oltretutto proibisce qualsiasi conversazione in casa dopo il calare del sole (?).

Il fratello maggiore Merle Allin Jr., è incapace di pronunciare il nome Jesus e perciò inizia a chiamarlo Jeje, che diviene GG.

La madre ha però un lampo di ribellione e, lasciato il marito, porta con sé i figli e iscrive Jesus a scuola dopo avergli cambiato nome in Kevin Michael Allin, anche se tutti lo chiamano già GG.

Il germe del rock'n'roll però ha già profondamente contaminato l'animo del nostro, che trascorre il tempo tra la musica (Stooges e MC5 su tutti, il glam rock lascivo dei New York Dolls e Alice Cooper, passando per il punk dei Sex Pistols e il maledetto cantante country Hank Williams) e l'impegno in attività liberali quali furti, scippi, spaccio ed affini (attività che continuerà ad esercitare un po’ per tutta la vita), venendo pertanto indirizzato ad una classe differenziale per ragazzi problematici.

Trascorsa così la prima parte della sua esistenza, tra delinquenza ed una moltitudine di piccole band, nel 1977 Allin si ritrova ad essere il batterista e poi il cantante dei Jabbers arrivando al debutto discografico con “Always Was, Is, and Always Shall Be” nel 1980 a nome Allin and The Jabbers.

Agli inizi sembra semplicemente l'erede naturale del rock dinamitardo e politicizzato di Detroit, tant'è che sul 45 giri “Gimme Some Head” (1981) ci sono pure due ex-MC5 ad accompagnarlo.

Il gruppo poi si scioglierà nell'84 proprio a causa degli eccessi di GG e del suo smodato uso di droghe.

Inizia un totale nomadismo musicale e cambia gruppi con la facilità con cui la gente (non lui, però) cambia mutande.

La sua è una discografia caotica, sembra che alla fine abbia registrato più di 50 lavori, fra demo, album, live e bootleg (e spesso si fa fatica a capire la differenza…).

Alla testa degli Scumfucks, ossessionato dalla sodomia e dagli escrementi, Allin prende ad indulgere nelle immagini più ripugnanti che si possano costruire attorno a quei temi, dimenticando del tutto la musica.

Si sposa e divorzia, torna nel natio New Hampshire a vivere in una baracca e pubblica “Eat My Fuck”, il suo album più noto, in cui mostra chiaramente la sua personalità depravata e sociopatica.

Alcuni titoli? “Hard Candy Cock”, “I Wanna Fuck Your Brains Out”, “I Want to Rape You”, “Cock on the Loose”, “Clit Licker”, “Blow Job”.

Arriva a metà anni '80 che GG Allin è uno sporco tossico, alcolizzato, schizoide, ma soprattutto provocatore di professione.

Viene perseguitato dai servizi segreti americani in seguito a una sua corrispondenza con John Warnock Hinckley Jr., l’autore di un fallito attentato al presidente Reagan.

GG gli scrive cose tipo “Peccato tu abbia fallito, amico” o “Quando uscirai ti aiuterò a provarci di nuovo”.

La “fama” gli giunge nel 1988 con “You Give Love A Bad Name”, che annovera almeno un piccolo classico del genere: “Tough Fuckin' Shit”.

In questo periodo la mente di Allin è completamente devastata dall'alcool e dalla droga, e il risultato lo si puo` ascoltare nei nastri “Suicide Sessions” e “Anti-Social Personality Behavio”, che circolano fra pochi intimi.

Il titolo del successivo “Freaks, Faggots, Drunks & Junkies” (1988) è veramente rappresentativo della musica in esso contenuta.

I suoi proclami nichilisti continuano a perseguitare i benpensanti con “Doctrine Of Mayhem”, intriso di amarezza nei confronti della società che non lo comprende (o che lo comprende troppo bene), e nel 1991, alla testa degli Antiseen di Jeff Clayton, altri due classici osceni come “Violence” e “Cock On The Loose”.

L'album in collaborazione con questi ultimi, “Murder Junkies” (1990), oltre a dare il nome al gruppo capitanato poi dal fratello, contiene proclami nazi-macho-razzisti come “Rape Torture”, “Terminate And Fuck”, “Kill The Police,”, “Sister Sodomy” e “I Hate People”.

Riescono ad incarcerarlo con un’accusa di violenza su una fan che in realtà era stata una storia consenziente durata due settimane.

La tipa voleva un tatuaggio, lui le dice che per farlo ha solo il coltello… lei gli chiede di farglielo ugualmente. GG lo fa e si beve tutto il sangue che fuoriesce.

Nei giorni successivi volevano sposarsi… ma qualcuno convince la fan a denunciarlo, così GG si fa un anno di carcere con accuse basate su dichiarazioni contraddittorie.

GG dice che è tutta una montatura dei servizi segreti per fermare il suo rock.

Durante la perizia psichiatrica si presenta come “cortese e cooperativo”, vengono riscontrati disturbi di personalità bipolare, masochismo e narcisismo, ma in sostanza non viene dichiarato psicopatico, né incosciente delle proprie azioni.

In tutto, riesce a totalizzare 52 arresti, soprattutto per atti osceni e danneggiamenti.

Dichiara di voler morire sul palco suicidandosi, ma poi non lo fa mai: il pubblico ormai lo segue per scoprire se è finalmente la volta buona...

Tanti lo liquidano come uno mentalmente instabile, relativamente famoso solo per i suoi gesti estremi e affermano che musicalmente non vale niente.

Nel 1993, mentre esce un 45 giri coi Southern Baptists, “Look Into My Eyes And Hate Me”, più orecchiabile del solito ma blasfemo e raccapricciante come tradizione vuole, la leggenda di Allin viene alimentata dalla colonna sonora del film auto-celebrativo “Hated”.

Allin è però agli sgoccioli e, scarcerato nell'aprile di quell'anno, muore due mesi dopo, il 27 giugno 1993, a seguito di un’overdose in casa di un amico, dopo l’ennesimo concerto interrotto al secondo pezzo dal gestore del locale, con codazzo di rissa e una bella “sfilata” per le strade seminudo, strafatto e sporco di sangue e merda.

Il dvd “Terror In America” è la testimonianza del live tour 1993 che fece coi Murder Junkies del fratello Merle nella primavera prima della morte (a cui doveva partecipare pure quell’altro tossicone di Dee Dee Ramone ma non se ne fece di nulla) ed è ritenuto il più violento tour che ci sia mai stato nella storia del rock, pieno di una rabbia furiosa fuori controllo che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto distruggere tutto per ritrovare la devastante selvaggia potenza originaria del rock and roll.

L'album “Brutality And Blood For All”), uscito postumo, indulge nelle fantasie omicide dei serial killer (“I Kill Everything I Fuck”).

Del valore agghiacciante, simbolico, della celebre veglia funebre, organizzata dal fratello fatta di orrendi oltraggi e vilipendi al cadavere ci sarebbe da parlare a lungo…

Certo, il nostro GG, col suo slogan "Live fast, die fast", è stato davvero coerente.

Si era autoproclamato “The True King of Rock'n'roll”: magari il Re del rock'n'roll non lo è stato, ma di sicuro è stato il suo epitaffio....

" …Destroy me, I wanna destroy you 
I wanna die, I don't wanna get old 
I don't wanna die old, I wanna die young 
I wanna be a scumfuc and I wanna die young 
Don't wanna play in no fucking 60's band 
Kill me, rape me, do with me what you will 
I'm gonna fuck a girl who doesn't take the pill 
Maybe she'll have a little boy, or maybe a little girl 
I really don't give a fuck, 'cause I'll be dead it's just another world 
That's right, abuse me, kick me, cut me, stab me, axe me 
Knife me, fork me, fuck me, suck me, beat me, fuck me 
Blow me, eat me, stab me, abuse my body, abuse my body"
GG Allin - Abuse me (I want to die)

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