Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

Oggi è l'anniversario della nascita di una vera e propria icona: l'irresistibile MARTY FELDMAN! 
È inutile girarci intorno, cari amici dei Mutzhi Mambo, anche lui ricade nel genere "un film" per la vita. 
Naturalmente il film in questione è l'incredibile "Frankenstein jr." di Mel Brooks, dove il nostro Marty fa la parte del sinistro Igor (anzi, Aigor!) il vile servitore, gobbo e strabico, del dottor Frankenstein (anzi Frankenstin!) nella superba parodia dei film horror gotici (che a noi piacciono tanto) che ha fatto morire dal ridere intere generazioni di appassionati: ci sono di quelli che l'hanno visto decine e decine di volte e ne recitano le battute in contemporanea alle scene! 
In questo caso la sfiga lo ha aiutato: il naso rotto per un incontro di pugilato, i bulbi oculari divergenti e strabuzzati per una forma grave di iperattività della tiroide, hanno conferito alla faccia di Marty quella inimitabile bruttezza che è divenuta fonte del suo successo. 
Non che non fosse bravo, aveva già un programma radiofonico seguitissimo prima di ammalarsi alla tiroide, ma è il suo brutto ceffo grottesco che ci rimarrà per sempre stampato nella memoria.

Marty Feldman nasce nell'East End di Londra nel 1934, figlio di ebrei ucraini.
A quindici anni lascia gli studi per inseguire il sogno di diventare un trombettista jazz, e solo più tardi scopre la sua vocazione per la professione di comico e di attore. 
Comincia a lavorare partecipando ad alcune commedie in teatri minori, lavorando a sviluppare una propria comicità surreale, seguendo l'esempio dei suoi idoli, Buster Keaton e i fratelli Marx. 
Con due amici, forma il "Morris, Marty & Mitch", un trio comico ispirato proprio dalla comicità dei fratelli Marx e, nel 1954, inizia una proficua collaborazione con Barry Took, altro umorista di successo. 
I due lavorano con un team di autori che produce numerose sceneggiature per sit-com televisive britanniche, come “Educating Archie” e per lo show radiofonico di grandissimo successo “Round the Horne”. 
Ormai affermato, Feldman è sempre più richiesto da televisione e radio, ma non rinuncia al sodalizio con Barry Took, con il quale realizza altri due programmi radiofonici, “We're in Business” e “The Army Game”, che registrano un incredibile successo. 
Sulla base dei personaggi e delle gag create per questi programmi, i due migliorano il loro materiale comico per realizzare nuovi show e il successo di queste produzioni porta i programmi a trasmigrare dalla radio alla televisione, ampliando di parecchio il bacino d'utenza degli spettacoli e la notorietà presso il grande pubblico. 
Grazie al salto di qualità, Feldman diventa quindi l'ideatore diretto dei programmi che gli vengono affidati e che, in breve, sono tra i più seguiti dal pubblico. 
Nel gennaio 1959 sposa Lauretta Sullivan, che gli resterà accanto fino alla sua morte. 
Attivo membro del Partito Comunista Britannico, nel 1961 il comico comincia a soffrire di problemi di natura tiroidea (Morbo di Basedow-Graves), con evidenti effetti sull'apparato oculare, che subisce gravi modificazioni. 
Quella che inizialmente sembra una sfortuna, renderà Feldman un'icona: lo sguardo strabico, da lui accentuato per raggiungere maggiori effetti comici, lo accompagnerà sulla scena e fuori. 
Il comico non si lascia abbattere dai problemi di salute e la sua carriera non subisce rallentamenti, grazie a numerose produzioni di show radiofonici e televisivi per la BBC che lanciano nuovi talenti, come Michael Palin, Terry Jones e John Cleese, futuri componenti dei Monty Python, con i quali Feldman scrive anche “The Frost Report”. 
La consacrazione definitiva arriva sempre dalla BBC, che lo incarica di realizzare per il secondo canale dell'emittente delle commedie che lo vedano protagonista assoluto. 
Feldman realizza anche una propria, fortunatissima serie televisiva sulla rete commerciale britannica ITV, intitolata semplicemente “Marty”. 
Le sue prime performance sulle reti televisive americane (dove è ancora un perfetto sconosciuto) avvengono nel famoso “Dean Martin Show”, dove interpreta alcune delle sue migliori gag. 
Il comico ottiene immediatamente un buon successo, diventando un ospite fisso di molte trasmissioni, comiche e non. 
Grazie al riscontro di pubblico ed alla crescente notorietà, riesce a realizzare uno show personale che lo consacra definitivamente presso il pubblico statunitense, il “Marty Feldman's Comedy Machine” (conosciuto anche in italia come “L'occhio che uccide”). 
Nel 1970 è il protagonista della commedia “Ogni uomo dovrebbe averne due”, di Jim Clark e, nel 1974, appare nel film che gli dà la notorietà mondiale: “Frankenstein Junior” di Mel Brooks. 
Feldman interpreta il ruolo di Igor, il servitore gobbo del dottor Frederick Frankenstein (interpretato dall'amico Gene Wilder), protagonista di gag e battute indimenticabili, spesso improvvisate, come abitudine del comico. 
Incoraggiato dal successo del film, Feldman partecipa ad altre due pellicole comiche, “Il fratello più furbo di Sherlock Holmes” (1975), ancora al fianco di Gene Wilder che in questo film firma anche la regia, e “L'ultima follia di Mel Brooks” (1976), di nuovo diretto da Mel Brooks. 
La maggior parte dei suoi film, comunque, non è mai stata distribuita in Italia. 
Si fa vedere anche nella commedia sexy all’italiana: nel 1975, partecipa a “40 gradi all'ombra del lenzuolo”, film ad episodi di Sergio Martino, con Barbara Bouchet, Edwige Fenech, Dayle Haddon, Enrico Montesano, Aldo Maccione, Sydne Rome e Tomas Milian. 
Come dire: la crème de la crème! 
Nel 1979 recita nel film “Brian di Nazareth” dei Monty Python interpretando un soldato romano durante la scena tra Ponzio Pilato e Brian. 
Il suo film d'esordio dietro la macchina da presa è “Io, Beau Geste e la legione straniera”, parodia del classico “Beau Geste” (1939), nel quale due fratelli, uno bellissimo (Michael York) e uno bruttissimo (ovviamente Feldman), si ritrovano arruolati nella Legione Straniera. 
Segue una seconda prova da regista, “Frate Ambrogio”, nel 1980, una pesante satira sulla commercializzazione della religione negli Stati Uniti d'America che viene inesorabilmente stroncato da critica e pubblico mettendo fortemente in dubbio il proseguimento della carriera di Feldman come director. 
Nel 1982, durante la lavorazione del film “Barbagialla, il terrore dei sette mari e mezzo” scritto dall'amico Graham Chapman e diretto da Mel Damski, Feldman viene colto da un infarto. 
Pochi giorni dopo, il 2 dicembre 1982, il comico si spegne nella sua camera d'albergo a Città del Messico, a soli quarantotto anni. 
In questo caso però la sfiga non c'entra: c'entrano di più i sei (sei!) pacchetti di sigarette al giorno che si fumava… 
Riposa nel famoso cimitero di Forest Lawn Memorial Park, a Los Angeles, accanto al suo idolo, Buster Keaton.
Una settimana prima di morire, aveva dichiarato ad un reporter: «Sono troppo vecchio per morire giovane, e troppo giovane per crescere». 
Eh, caro Feldman, quando si ha una faccia come la tua, l'età non c'entra più un granché...
Comunque per noi, caro Marty, sarai comunque sempre e solo Aigor!
Onore a Marty Feldman!

Dr. Frankenstein: "Che lavoro schifoso!"
Igor: "Potrebbe esser peggio."
Dr. Frankenstein: "E come?"
Igor: "Potrebbe piovere"
Dr. Frankenstein (Gene Wilder)/Igor (Marty Feldman) - Frankenstein Junior

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