LA VERSIONE DI LESLIE
La vita fa schifo?
Vi sentite dei falliti?
Accendete un TG e vi vorreste suicidare?
Ma facciamoci ogni tanto una bella risata, col nostro irresistibile LESLIE NIELSEN!
Oggi, cari amici dei Mutzhi Mambo, puntata leggera del Vostro Almanacco: dopo tanti personaggi pesi, diamo il benvenuto al più simpatico degli attori americani (anche se in realtà era canadese), protagonista di alcune delle migliori parodie del cinema di genere.
Crime, drammatico, horror, noir, romantico, catastrofico: uno a uno ha demolito e messo alla berlina tutti i classici di ogni genere, tutte le situazioni "tipo" mostrandoci il lato buffo e ridicolo di Hollywood e, implicitamente, svelandoci i meccanismi del suo funzionamento!
Partito come tipico attore "belloccio" ammerigano, diventato poi un feticcio dei B-movie, il nostro Leslie è riuscito non più giovane a reinventarsi e a valorizzare al massimo quella sua aria un po' sbruffona e un po' stolida, grazie alla sua straordinaria capacità di essere ironico e autoironico e di riuscire credibile nelle situazioni più assurde e surreali.
Certo, non tutte le sue pellicole sono capolavori, alcune volte la sua comicità è proprio di grana talmente grossa da essere indigesta, ma quando in un film c'è Nielsen, stai sicuro che c'è sempre da ridere e almeno una battuta folgorante.
Leslie William Nielsen nasce a Regina, in Canada, l'11 febbraio del 1926.
Sua madre è un'immigrata gallese di Fulham e suo padre un agente della Régia polizia a cavallo canadese di origine danese.
Ha due fratelli; il più grande diventerà vice-Primo ministro del Canada a metà degli anni ottanta.
Il padre è un violento che picchia spesso la moglie e maltratta anche i figli per educarli, tanto che Nielsen attribuirà poi la sua bravura a recitare alla necessità di mentire ai suoi per evitare di essere menato.
Un giorno, mentre "tratta" Leslie e i suoi fratelli con la cinghia, il padre si colpisce accidentalmente alla gamba con la fibbia: si fa un male cane ma finalmente si rende conto della durezza delle sue "lezioni" e pone fine ai maltrattamenti.
A diciassette anni, dopo essersi diplomato, Nielsen si arruola nella Royal Canadian Air Force.
Inizia l'addestramento come artigliere aereo verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma è troppo giovane per terminarlo e partecipare al conflitto.
Prima di iscriversi alla Lorne Green Academy of Radio Arts a Toronto, lavora per un breve periodo come disc jockey in una radio di Calgary.
Durante la sua permanenza a Toronto, Nielsen vince una borsa di studio che gli permette di trasferirsi a New York per studiare teatro e musica alla Neighborhood Playhouse School of the Theatre ed esibirsi nel frattempo in un teatro itinerante attivo in estate.
In seguito frequenta il prestigioso Actors Studio fino alla sua prima comparsa televisiva nel 1948, in un episodio di "Westinghouse Studio One" insieme a Charlton Heston.
Nielsen inizia così la sua carriera da attore, composta da una prima fase senza eventi di particolare rilievo durante la cosiddetta "Età dell'oro della televisione", con quasi cinquanta comparse televisive dal vivo solo nel 1950, con un guadagno massimo di appena 100 dollari per spettacolo.
Nel 1956 fa il suo debutto in un lungometraggio nel film musicale di Michael Curtiz "Il re vagabondo", che si rivela un fiasco.
Nonostante ciò Nielsen cattura l'attenzione del produttore Nicholas Nayfack, che gli offre un provino per la parte di protagonista nel mitico film di fantascienza "Il pianeta proibito", diretto da Fred McLeod Wilcox, seguito da un contratto a lungo termine con la Metro-Goldwyn-Mayer.
Il nuovo film riscuote un grande successo e permette a Nielsen di ottenere altre parti in film della MGM come "Il ricatto più vile" (1956), "Sesso debole?" (1956) e "Hot Summer Night" (1957).
Nel 1957 ottiene il ruolo di protagonista insieme a Debbie Reynolds nella commedia romantica "Tammy fiore selvaggio".
La sua interpretazione lo rende noto al pubblico come attore drammatico e romantico.
Tuttavia Nielsen, deluso dalla bassa qualità dei film che gli vengono offerti, lascia la MGM.
Dopo aver lasciato gli studi, si assicura un ruolo da protagonista nella miniserie “The Swamp Fox”, prodotta dalla Disney, nei panni del rivoluzionario americano Francis Marion.
Le sue comparse televisive includono parti in "Justice", "Alfred Hitchcock presenta", "Il virginiano" e "Selvaggio West".
Nel 1961 è protagonista dell'unica stagione della serie poliziesca "The New Breed".
Nel 1968 è membro del cast originale della popolare serie "Hawaii Squadra Cinque Zero", e compare poi nel settimo episodio della settima stagione.
Nel 1969 interpreta il ruolo del vicecommissario Sam Danforth nell'unica stagione di "In nome della giustizia", altra serie televisiva di genere poliziesco.
Dalla metà degli anni '60 alla fine degli anni '70, si specializa in produzioni noir, thriller o horror a basso budget, spesso realizzate direttamente per il mercato televisivo.
A titolo di curiosità si possono citare: "Dark Intruder" (1965), un horror di Harvey Hart; "Code Name: Heraclitus" (1967), un thriller di James Goldstone; "Dayton's Devils" (1968), un crime di Jack Shea; "Night Slaves" (1970), un horror fantascientifico di Ted Post; "Companions in Nightmare" (1968), un crime di Norman Lloyd; "Incident in San Francisco" (1971), un thriller di Don Medford; "Snatched" (1973), un crime di Sutton Roley; "...And Millions Will Die!" (1973), di Leslie H. Martinson; "Brink's: The Great Robbery" (1976), un crime di Marvin J. Chomsky; "Project: Kill" (1976), un action di William Girdler; "Day of the Animals" (1977), un horror con gli animali ribelli di William Girdler; "Poliziotto privato: un mestiere difficile" (1977) di Robert Clouse, con Robert Mitchum.
Il "La" alla sua futura carriera comica si ha con la sua partecipazione al fantastico, demenziale, delirante "Ridere per ridere" (1977) diretto da John Landis e prima sceneggiatura cinematografica del trio Zucker-Abrahams-Zucker.
Sempre loro tre lo chiamano per il film che segna la svolta definitiva della sua carriera: "L'aereo più pazzo del mondo" (1980), la parodia-capolavoro del genere catastrofico.
Subito dopo è protagonista dello slasher "Non entrate in quella casa" (1980) diretto da Paul Lynch, insieme a Jamie Lee Curtis, e di un episodio di "Creepshow" (1982) di George A. Romero.
Torna alla grande al genere demenziale con la fantasmagorica trilogia de "Una pallottola spuntata" (1988, 1991, 1994), sempre a cura del trio Zucker-Abrahams-Zucker.
Tratti da una serie tv ideata dal trio, e trasmessa in Italia dopo l'uscita del film con il titolo "Quelli della pallottola spuntata", prendono in giro in modo esilarante tutti gli stereotipi dei film polizieschi e noir in voga nella cinematografia del periodo.
Non malissimo anche la parodia de "L'Esorcista", intitolata "Riposseduta" (1990), di Bob Logan, che vanta nel cast l’ “indemoniata” originale Linda Blair e la sceneggiatura di William Peter Blatty, l'autore del romanzo da cui fu tratto il film del 1973.
In Italia appare nel terribile "S.P.Q.R. - 2000 e ½ anni fa" (1994), di Carlo Vanzina e nello stesso periodo Mel Brooks lo sceglie come protagonista per la sua ultima regia, il tiepido "Dracula morto e contento" (1995), una vera occasione sprecata, visto l'incontro fra Nielsen e il regista di "Frankenstein Junior".
Poi si vede in "Spia e lascia spiare" (1996), di Rick Friedberg, nel ruolo di "Mr. Magoo" (1997), di Stanley Tong, ne "Il fuggitivo della missione impossibile" (1998), di Pat Proft.
Negli ultimi anni Nielsen interpreta ruoli più impegnati, si dedica al teatro, al doppiaggio di cartoni animati, e presta la voce a spot pubblicitari e programmi per l'infanzia.
Non rinnega comunque la sua verve comica: partecipa infatti al terzo (2003) e quarto episodio (2006) della fortunata serie "Scary Movie", una parodia del cinema horror anni '90 diretta dall'amico David Zucker e al film "Superhero" (2008), anch'esso di genere comico-parodistico.
Nel novembre 2010 Nielsen viene ricoverato per polmonite nell'ospedale di Fort Lauderdale, in Florida.
Il 28 novembre, suo nipote, annuncia alla stazione radio canadese CJOB che lo zio è morto nel sonno intorno alle 17:30 per complicazioni.
Il Mondo intero, per un attimo, ha smesso di ridere…
E anche ora non ne ha tanta voglia!
Onore a Leslie Nielsen!
"Hai ragione Ed. Un paracadute che non si apre. Questo è un bel modo di morire. O restare intrappolato tra gli ingranaggi di una macchina. O un lappone che con un morso ti strappa le palle! È così che me ne voglio andare."
Tenente Frank Drebin/Leslie Nielsen - Una Pallottola Spuntata