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PENE D'ATTORE

Anche se non è un attore propriamente Pulp, oggi vogliamo ricordare l’anniversario della scomparsa del simpatico HARRY REEMS, un vero attore del cazzo, uno dei pionieri del genere porno!
Quando questo bistrattato mondo era ancora acerbo e iniziava a uscire dal ghetto delle oscure produzioni amatoriali, Reems è stato il primo "pornodivo", il primo ad essere conosciuto anche al di fuori del pubblico di segaioli che visionava pellicole senza trama in squallide sale semi-abusive (spesso in cinema d’essai che proiettavano pornazzi con la scusa del film "d’autore" per tirare avanti).
Permetteteci dunque un incursione nell’infanzia dell’hardcore tout court, perché, come tutto ciò che ha sapore pionieristico, anche questa fase ha il suo fascino malato, carbonaro, al di là del fatto che il "genere" piaccia o meno.
Chiaramente non si parla di "capolavori" o di film imperdibili, e nemmeno di cult movie: sono tutti delle grandi cacate che meritano la nostra attenzione solo per il loro valore "antiquario", perché comunque sono state un esempio di cinema estremo e, a suo modo, coraggioso.
E poi i baffoni del nostro Reems fanno troppa simpatia!

Harry Reems7Meno simpatia fa invece il ravvedimento religioso con successivo rinnegamento della carriera: “Lo faceva solo per soldi” dichiarerà la sua vedova.
Diobóno, e per cosa li doveva fare i porno?
Harry invece avrebbe dovuto essere orgoglioso del suo “percorso artistico”!

Herbert Streicher (così all’anagrafe) nasce a New York, il 27 agosto 1947, da una famiglia ebrea.
Frequenta l'Università di Pittsburgh per un anno prima di servire per un breve periodo nel Corpo dei Marines degli Stati Uniti, da cui viene congedato con onore a seguito di un infortunio.
Tenta poi di intraprendere la carriera di attore “serio”, principalmente nel teatro off-Broadway per il MaMa Experimental Theatre Club, il New York Theatre Ensemble e la National Shakespeare Company.
Prima di apparire in "Gola Profonda", Streicher viene scelto dal regista Eduardo Cemano per fare una scena hardcore in un film intitolato “The Deviates”, che era stato precedentemente pubblicato come film soft.
È una scena di sesso che il nostro interpreta col corpo tutto pitturato; in seguito Harry dichiarerà che è stata la sua esperienza sessuale più dolorosa perché la vernice usata cominciò ad asciugarsi spaccandogli la pelle.
Cemano lo chiama poi come interprete nel suo primo lungometraggio da 16 mm, intitolato “The Weirdos and the Oddballs”, che in seguito viene “gonfiato” in 35 mm e pubblicato come “Zora Knows Best.
È in questo film che Streicher cambia il nome in Peter Long.
Alla ricerca di espedienti per campare, Streicher apparse in dozzine di cortometraggi muti silenziosi, spesso definiti "loops", nei primi anni '70.
Alla fine appare in circa 140 flim sexploitation e hardcore tra il 1971 e il 1989.
Il piu noto è, naturalmente, il mitico “Gola Profonda” (1972), di Gerard Damiano, con la povera Linda Lovelace nel ruolo della protagonista.
Per la produzione di “Deep Throat”, nel gennaio 1972, Streicher viene in realtà ingaggiato per far parte della squadra dei tecnici delle luci, ma il regista non è in grado di interpretare uno dei ruoli e gli chiede di recitare la parte.
Viene pagato la miseria di 250 dollari per quel giorno di “recitazione”.
Streicher scopre solo vedendo il film che il regista gli aveva cambiato il nome in "Harry Reems" .
La sua apparizione in “Gola Profonda” gli porta una enorme popolarità ma anche l’arresto da parte di agenti dell'FBI a New York nel luglio 1974 e una incriminazione a Memphis, nel Tennessee, nel giugno 1975, con le accuse di cospirazione per distribuire oscenità attraverso organismi dello stato.
Reems definisce le accuse una farsa.

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La difesa punta sul fatto che Reems è il primo attore americano a essere perseguitato dal governo federale solo perché apparso in un film, e durante il suo processo riceve un notevole sostegno da celebrità affermate di Hollywood e New York, tra cui Jack Nicholson, Warren Beatty, Shirley MacLaine, Richard Dreyfuss, Gregory Peck, Colleen Dewhurst, Rod McKuen, Ben Gazzara, Mike Nichols, Julie Newmar, Dick Cavett, George Plimpton e Stephen Sondheim.
Addirittura Nicholson, Beatty e Louise Fletcher si dichiarano pronti a testimoniare a suo favore al processo.
Viene comunque condannato nell'aprile del 1976 con altri 11 individui e quattro società.
La sua condanna viene revocata in appello nell'aprile del 1977 perché le sue attività nel film si sono svolte prima che una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti del 1973 mettesse al bando tali oscenità.
Reems ottiene un nuovo processo ma le accuse a suo carico vengono presto ritirate.
Per quanto riguarda la sua sterminata filmografia si devono almeno citare il famosissimo “The Devil in Miss Jones” (1973), sempre di Damiano; l’infame roughie “Forced Entry” (1973), di Shawn Costello, uno dei film più controversi della storia (e l'unico che Reems si è sempre vergognato di aver fatto) dove il nostro interpreta un benzinaio sadico, veterano del Vietnam, che si diletta in stupri e omicidi (il tutto interpolato da vere sequenze d’archivio del conflitto); “Sex Wish” (1976), una sorta di “Giustiziere della notte” in salsa porno, dove è un marito diventato vigilante in cerca di vendetta per lo stupro e l'omicidio di sua moglie.
Nel 1975 pubblica un libro di memorie, “Here Comes Harry Reems”, in cui descrive in dettaglio i primi anni della sua carriera nel cinema per adulti.
Reems appare anche in qualche film mainstream, come la sex-comedy/horror “Case of the Full Moon Murders” (1973), i film horror “Demented” (1980) e “To All a Goodnight” (1980), la commedia “National Lampoon's Movie Madness” (1982), il nazisplotation “SS Operation Wolf Cub” (1983), di Joseph Sarno, e il film TV “The Cartier Affair” (1984).
Lavora anche in diversi film porno prodotti in Svezia, tra cui “Justine & Juliette” (1975), “Bel Ami” (1976) e “Molly” (1977).
Fa pure una capatina in Italia nel 1976 dove interpreta due commedie sexy: “Luna di Miele in tre”, di Carlo Vanzina, con Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni, e “Lettomania”, di Vincenzo Rigo, con la ruspante Carmen Villani.
Reems viene contattato per il musical “Grease” (1978) nel ruolo di Coach Calhoun, ma per paura che la sua pessima fama mettesse a repentaglio gli incassi del film negli Stati Uniti meridionali, viene sostituito da Sid Caesar.
Harry torna in teatro nel 1979, con “The Office Murders” e nel 1981 con “What the Butler Saw”.
Nel 1982, dopo una pausa di 8 anni dal porno, Reems ritorna al cinema hardcore col film “Society Affairs”.
Dopo anni di abusi di alcol e droghe, Harry inizia la sua disintossicazione nel 1989; si sposa e si converte dal giudaismo al cristianesimo.
Reems dà il “merito” della sua conversione al reverendo Mark Heiss, ex pastore della Park City Community Church a Park City, nello Utah.
Quando il reverendo Heiss viene bruscamente sostituito in chiesa da qualcun altro, Reems lascia la congregazione perché ritiene che andare in chiesa equivale solo a “mettere soldi nelle cassette delle offerte".
Continua però, al di fuori della religione organizzata, a meditare, pregare e offrire grazie a Dio.
"Se non avessi messo Dio nella mia vita, sarei morto ora", dichiara "Non sono religioso, ma sono spirituale, al 100%".
Il nome d’arte "Harry Reems", però lo mantiene, persino mentre lavora come agente immobiliare.
Più tardi diventa fiduciario in una chiesa metodista unita.
Viene intervistato nel documentario del 2005 “Inside Deep Throat”, sulla travagliata produzione del primo “capolavoro” hardcore.
La carriera di Reems nel cinema a luci rosse e la sua esperienza nelle riprese di “Deep Throat”, sono anche l'argomento della pièce teatrale del 2010 “The Deep Throat Sex Scandal”.
Durante la rappresentazione di questa commedia a Los Angeles, Reems muore nello Utah, per cancro al pancreas, il 19 marzo 2013.
Caro Harry, non sappiamo se Dio perdonerà tue marachelle.
Noi di sicuro si!
Onore a Harry Reems!

“Eccolo laggiù quel birbantello!...Ma come “cosa”? Il suo clitoride! C'è l'ha giù in fondo alla gola!”
Dr. Young/Harry Reems – Gola Profonda

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