Di padri non si sa, ma di mamme ce n’è una sola!
E mai come in questo caso è proprio vero!
Infatti cari amici dei Mutzhi Mambo, di papà il rock’n’roll ne può vantare parecchi (da Arthur Crudup a Wynone Harris, se si vuole prenderla larga, da Chuck Berry a Ike Turner, se invece, indebitamente, si considera rock’n’roll solo quello uscito durante gli anni ’50…), ma la madre è solo lei: la mitologica SISTER ROSETTA THARPE!
Una donna, nera, che cantava inni al Signore e suonava la chitarra in un modo che non si era mai visto, soprattutto in anni in cui una donna con la sei corde non era certo cosa di tutti i giorni.
Rosetta Tharpe è stata una grandissima cantautrice statunitense, pioniera della musica gospel.
Accanto a Willie Mae Ford Smith, Rosetta è considerata la prima grande star del gospel ed è famosa come la "original soul sister" della musica su vinile e sotto l’appellativo di “Godmother of rock’n’roll”.
Ritenuta a tutti gli effetti la madre del nostro genere preferito, ha influenzato molti musicisti fra cui Chuck Berry, Elvis Presley, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash e Little Richard.
Perfino Bob Dylan e Jimi Hendrix la citavano fra le loro maggiori influenze!
Ebbe una grande popolarità negli anni ‘30 e ‘40 grazie al particolare mix di spiritual e blues presente nelle sue canzoni, ed è stata uno dei talenti più controversi della sua epoca.
I puristi della musica sacra nera rimasero scioccati dal suo lanciarsi nel mercato non religioso suonando nei nightclub e nei teatri: ciò non solo spinse la musica spiritual verso il pubblico mainstream ma, in questo processo, ha anche aiutato a fondare il “pop-gospel”.
La sua disponibilità a suonare la “Musica di Dio" nella “Tana del Diavolo” dei locali notturni e sale da musica causò comunque un vero putiferio.
Rosetta Nubin (o Atkins, secondo altre fonti) nasce il 20 marzo 1915 a Cotton Plant, in Arkansas.
I genitori si separano nel 1921.
Di suo padre si sa poco mentre sua madre, Katie Bell Nubin, è una missionaria itinerante e urlatrice nella classica tradizione gospel conosciuta in tutto il circuito come "Mother Bell".
Bimba prodigio, Rosetta padroneggia perfettamente la chitarra già all'età di sei anni.
Allo stesso tempo, frequenta le funzioni di Holiness insieme a sua madre, interpretando canzoni tra cui "The Day Is Past and Gone" e "I Looked Down the Line".
Col tempo, la famiglia si trasferisce a Chicago, dove la Tharpe inizia ad affinare il suo stile unico; sia il suo fraseggio vocale che lo stile chitarristico traggono ispirazione e si sporcano col blues, e lei si allinea ulteriormente con il mondo laico con un senso dello spettacolo e un glamour unico tra gli artisti gospel della sua epoca.
Fino a quando, ancora più radicalmente, lascia il marito, sposato a 19 anni (di cui mantiene, modificato, il cognome Thorpe) e la chiesa e firma con la Decca nel 1938, divenendo da un giorno ad un altro una celebrità; i suoi primi dischi, tra cui "Rock Me" e "This Train" di Thomas A. Dorsey, sono dei grandi successi e presto si esibisce in compagnia di superstar come Duke Ellington, Cab Calloway e Benny Goodman.
La sua carriera si svolge sul filo della schizofrenia, cercando da una parte di rimanere nelle grazie del suo pubblico tradizionale registrando materiale come "Precious Lord", "Beams of Heaven" e "End of My Journey" mentre dall’altra cerca di accattivarsi anche il suo crescente pubblico bianco eseguendo un riarrangiamento di pezzi come "Do not It Rain" e "Down by the Riverside".
Durante la seconda guerra mondiale, la Tharpe è così popolare che figura come uno dei due soli gruppi gospel neri (il Golden Gate Quartet è l'altro) chiamati a registrare dischi per i soldati americani al fronte; compie pure dei tour patriottici in compagnia dei Dixie Hummingbirds, tra gli altri.
Nel 1944, inizia a registrare con il pianista boogie-woogie Sammy Price; la loro prima collaborazione, "Strange Things Happening Every Day", addirittura entra nella classifica Top ten di Billboard, un'impresa rarissima per un pezzo gospel dell’epoca ma che Rosetta riesce a bissare molte altre volte nel corso della sua carriera.
Dal 1946, inizia il sodalizio artistico (e sentimentale) con la cantante di Newark, Madame Marie Knight, la cui voce semplice e spontanea fa il perfetto contrappunto alla teatralità della Tharpe; il primo singolo del duo, "Up Above My Head", è un grande successo, e nel corso degli anni successivi suona in moltissimi concerti ultra-affollati attraverso il circuito delle chiese.
Certo due donne che, armate solo di chitarra e delle loro splendide voci, giravano gli USA tra gli anni ’40 e i ’50, erano veramente un caso più unico che raro!
Tuttavia, nei primi anni '50, la Tharpe e la Knight pubblicano una manciata di pezzi blues: i loro fan si indignano e sebbene la Knight tenti presto la via del successo lasciando la musica spiritual (in realtà con scarso successo), Rosetta rimane prima di tutto un’ artista gospel, sebbene la sua credibilità e popolarità siano ormai seriamente compromesse.
Non solo le sue vendite discografiche diminuiscono e i suoi impegni dal vivo si diradano ma molti puristi prendono l'incursione di Tharpe nella “musica del diavolo” quasi fosse un affronto personale.
La situazione non migliora e Rosetta trascorre più di un anno in tournée in Europa, in attesa che le polemiche si smorzino.
Il ritorno al successo della Tharpe è lento ma costante, e nel 1960 è già tornata nelle grazie del pubblico tanto da apparire all'Apollo Theatre al fianco dei Caravans e James Cleveland.
Anche se non avrà più la celebrità di prima, continua ad andare in giro anche dopo aver subito un grave ictus nel 1970.
Deve ridurre il numero di esibizioni in pubblico e le viene pure amputata una gamba, a causa complicazioni col diabete.
La grande Sorella ci lascia il 9 ottobre del 1973 a Philadelphia alla vigilia di una sessione di registrazione da tempo programmata.
Nessuno ha mai suonato prima di lei quello che suonava lei.
E se essere la prima significa pure essere la creatrice, Sister Rosetta Tharpe è stata la creatrice del rock’n’roll...
Mica poco...o no?
Pensare che nella Rock and Roll Hall of Fame l'hanno accolta solo nel 2018.
Il mondo è proprio cattivo...
Specie con le donne di colore!
“Nessun uomo può suonare come me. Io suono meglio di un uomo”
Sister Rosetta Tharpe