Quando si parla di Pulp, una delle figure più importanti e significative è senza dubbio lui, l'ineguagliabile DASHIELL HAMMETT, l'inventore dell'hard-boiled! Scrittore, sceneggiatore, uomo di mondo, detective privato e attivista politico: tutto questo fu Dashiell Hammett, cari amici dei Mutzhi Mambo, il capostipite della "scuola dei duri", il creatore dell'archetipo del detective privato violento, cinico e disilluso, entrato di prepotenza nell'immaginario collettivo. Se vi piace il noir classico, scritto in prosa asciutta, cruda, elegante ma senza fronzoli, se amate i bassifondi, le bische, la disperazione delle metropoli notturne, sappiate che dovete in gran parte al nostro Dashiell il vostro immaginario... Maestro indiscusso di tutta una pletora di scrittori che si rifanno al suo canone (da Raymond Chandler a Peter Blauner, da Chester Himes a James Ellroy, da James Hadley Chase a Andrew Vachss, da Mickey Spillane a Joe Gores e infiniti altri...), Hammett ha avuto una vita avventurosa e drammatica come i suoi bellissimi romanzi. Samuel Dashiell Hammett naque in una fattoria nella contea di Saint Mary, in Maryland. Aveva una sorella maggiore e un fratello minore. Conosciuto con l'abbreviativo di Sam, Hammett fu battezzato come cattolico e crebbe a Filadelfia e a Baltimora. Lasciò la scuola quando aveva 13 anni a causa dei problemi economici della famiglia e svolse vari umili impieghi prima di essere assunto dall'Agenzia Nazionale Detective Pinkerton. Lavorò per Pinkerton dal 1915 al febbraio 1922, a parte la parentesi in cui partecipò alla Prima Guerra Mondiale, collaborando alla risoluzione di almeno cinque casi accertati. Si arruolò nell'esercito nel 1918 e servì nel Motor Ambulance Corps. Fu afflitto in quel periodo dall'influenza spagnola che degenerò in tubercolosi. Trascorse la maggior parte del servizio militare come paziente all'ospedale Cushman di Tacoma, Washington, dove incontrò un'infermiera, Josephine Dolan, che sposò il 7 luglio 1921 a San Francisco. Tornato a lavorare per l'Agenzia però, Hammett rimase profondamente deluso dal comportamento di colleghi e superiori a Butte, in Montana, dove era stato spedito per controllare i lavoratori in sciopero. Lo sporco ruolo che ebbe la Pinkerton nel sabotare gli scioperanti lo lasciò veramente schifato e fu uno dei motivi per cui si licenziò. Hammett e la Dolan ebbero due figlie, Mary Jane (nata nel 1921) e Josephine (nata nel 1926). Poco dopo la nascita della seconda figlia, gli infermieri dei servizi sanitari imformarono la Dolan che, a causa della TBC di Hammett, lei e le figlie non avrebbero dovuto vivere a stretto contatto con lui per tutto il tempo. La moglie affittò una casa a San Francisco, in California, dove Hammett poteva andare in visita nei fine settimana. Com'era prevedibile, il matrimonio andò rapidamente a puttane ma Dashiell continuò a sostenere finanziariamente sua moglie e le sue figlie con il reddito ricavato dai suoi scritti. Hammett fu pubblicato per la prima volta nel 1922 nella rivista "The Smart Set" col racconto "The Barber and his wife". Ben presto divenne noto per il realismo e l'efficacia della sua scrittura, visto che immise nei suoi lavori tutta l'esperienza che aveva maturato nella Pinkerton. Scrisse la maggior parte della sua produzione hard-boiled, storie ruvide di investigatori privati che si muovono in una società plasmata nella violenza, dove vige la legge del più forte e le pallottole si sprecano, mentre viveva a San Francisco negli anni '20; e la citta californiana spesso fa da sfondo alle vicende raccontate da Hammett, quasi fosse un personaggio in più. La San Francisco degli Anni Venti, infatti, era una città corrotta, nella quale il Proibizionismo aveva arricchito ulteriormente le famiglie mafiose (come quella dei Lanza, o i mobsters irlandesi), la criminalità dilagava e le sparatorie, le spedizioni punitive e gli omicidi dominavano le prime pagine dei giornali. Ambientazione perfetta per le sue ruvide storie... Dichiarò che tutti i suoi personaggi erano basati su persone che aveva conosciuto personalmente o di cui aveva sentito parlare e fu uno dei primi ad usare l'espediente di rendere il più "autentici" possibile i dialoghi, per ricreare sulla pagina scritta il realismo funzionale alla crudezza delle vicende narrate. Nonostante fosse raffinato, elegante, dotato di quel fascino che faceva impazzire le donne (per le quali sembra spendesse parecchio), Hammett conosceva bene la strada, i vicoli bui, le case da gioco – altro suo vizio, dopo le donne – le palestre di pugilato e gli speak- easy, i locali nei quali venivano venduti gli alcolici negli anni della “tolleranza zero”. Nel 1923 fece il suo debutto sulla rivista pulp "Black Mask", il cinico detective privato di mezza età "Continental Op", il primo personaggio hard-boiled ad essere mai pubblicato. Compare in 28 racconti e 2 romanzi, "Piombo e Sangue" (1929) e "Il Bacio della violenza" (1929). Nel 1930 uscì "Il Facone Maltese", mitico giallo in cui debutta l'altro grande character di Hammet, il malinconico e disilluso "Sam Spade", per certi versi alter ego dello stesso Hammett. Il romanzo ottenne un enorme successo (per alcuni critici è il miglior romanzo poliziesco "in assoluto"!) e nel 1941 ne venne tratto un film stracult altrettanto mitologico: "Il Mistero del Falco", per la regia di John Huston, con il dolente Humphrey Bogart nella parte di Spade. L'anno successivo venne pubblicato "La Chiave di Vetro", splendido noir sulla decadenza del potere. Anch'esso ebbe le sue belle trasposizioni cinematografiche, la prima nel 1935, per la regia di Frank Tutte (inedita in Italia) e la seconda, ben più riuscita, nel 1942, per la regia di Stuart Heisler, con Alan Lady e Veronica Lake. L'ultimo grande romanzo di Hammett, "L'Uomo Ombra", esce nel 1933. È la storia di un ex detective e sua moglie, che passano il tempo ad ubriacarsi in una livida New York nell'era del proibizionismo. Lui ad un certo punto, viene coinvolto suo malgrado in un omicidio. Dal libro viene tratto un film omonimo, diretto da W.S. Van Dyke e interpretato da William Powell e Myrna Loy, che accentua però i lati brillanti della vicenda. Riscosse un tale successo da meritare altri 5 seguiti (chiaramente nessuno dei quali a firma Hammett). Dopo quest'opera, Dashiell abbandonò la letteratura per dedicarsi esclusivamente all'impegno politico. Nel 1931, Hammett iniziò una relazione durata 30 anni con la scrittrice teatrale Lillian Hellman. Sebbene continuasse a lavorare sporadicamente a vari racconti, il suo ultimo romanzo uscì nel 1934, più di 25 anni prima della sua morte. Non è mai stato chiarito il vero perché del suo volontario esilio dalla narrativa. La Hellman dichiarò che lo fece perché voleva cambiare tipo di lavoro e il progresso inesorabile della sua malattia non lo aiutò di certo a cambiare idea. Nel 1937 Hammett si iscrisse al Partito Comunista degli Stati Uniti d'America. Nel 1940, lui e la Hellman si trasferirono nella sua fattoria a Pleasantville, New York e, nel 1942, riuscì ad arruolarsi di nuovo, nonostante la tubercolosi, e fu inviato con il grado di sergente nelle Isole Aleutine, dove curò la redazione di un giornale dell'esercito. Al suo ritorno dalla guerra, Hammett era ormai minato dall'enfisema e il suo alcolismo era peggiorato. Nel 1948 riuscì a liberarsi dal vizio dell'alcool, ma iniziò a pagarla cara per le sue idee politiche. Per aver contribuito in qualità di tesoriere a un fondo per la cauzione di sospettati comunisti in attesa di processo, fu processato e intimato a testimoniare sui nomi dei contribuenti al fondo. Hammett rifiutò di testimoniare e fu condannato a sei mesi di carcere per oltraggio alla corte. Al suo ritorno in libertà scoprì che il suo nome era sulle "liste nere": Hollywood troncò ogni rapporto di lavoro con lui e le trasmissioni radiofoniche basate su materiale dello scrittore furono sospese. Fu di nuovo citato in tribunale contro lo Stato, per una causa di tasse arretrate che si chiuse con la confisca di ogni suo bene. Hammett si ritirò, dimenticato da tutti, povero in canna, vivendo da solo fino al 1956, quando il continuo aggravarsi della sua salute lo costrinse, malgrado il proprio orgoglio, a trasferirsi in casa della Hellman. Nel 1960 la tubercolosi si trasformò in cancro e diede inizio un'agonia destinata a protrarsi fino al 10 gennaio 1961 quando Hammett morì in un ospedale di New York. Come veterano di due guerre mondiali (almeno in questo fu considerato un "patriota"...) fu sepolto al Cimitero nazionale di Arlington. Riconoscimento tardivo, troppo tardivo, per uno dei più grandi scrittori americani di sempre... del resto si sa: "Nemo propheta in patria"!
"Il risultato dei programmi fatti con cura è sempre scambiato per fortuna dai cretini."
Dashiell Hammett - Il bacio della violenza