Giugno è più brutto del previsto?
Le nuvole ancora ricoprono il cielo?
La caldazza tarda ad arrivare?
Non vi preoccupate, cari amici dei Mutzhi Mambo, ci pensa la “bollente” ALAINA CAPRI a “riscaldare” l’ambiente!
Oggi puntata tutta dedicata a noi maschietti (o alle care amiche dei Mutzhi Mambo che gradiscono l’articolo…) nostalgici delle tettone della mamma e di quelle bellezze morbide e sensuali che ora sembrano così demodé, anzi proprio politically scorrect (o, più correct, incorrect…) perché perpetuano un’immagine e un’idea della donna oggetto e bla bla bla…
Che palle!
Ma noi ce ne freghiamo e continuiamo ad ammirare e bramare queste belle bisteccone vintage!
Alaina Capri è stata una delle Muse preferite di Russ Mayer e ha letteralmente “sfondato” lo schermo con le sue forme prorompenti.
Si parla infatti di una bella 107-61-92!
Perfettamente aderente agli standard femminili di Mayer, Alaina è uno dei simboli della bellezza burrosa a cui il visionario regista ci ha abituato.
Un vero schianto Pulp…oso!
Ma attenzione! Le “pupe” di Mayer sono sì delle bombe sexy ma non sono le classiche “fanciulle in pericolo”: dietro le loro forme maggiorate c’è sempre un cervello, magari votato al male, e una forte personalità, più complessa e interessante di quella dei loro partner maschi, il più delle volte presentati come brutali o inetti.
Non si parla naturalmente di femminismo ma nemmeno di sessismo o misoginia, anche se parrebbe il contrario.
Specie per l’epoca…
La nostra, a parte due pellicole stracult di Russ, ha fatto ben poco, quindi la puntata di questo Vostro Almanacco odierno sarà particolarmente breve, anche perché le notizie biografiche dell’attrice sono piuttosto scarsine.
Meglio così, almeno per bilanciare l’abbondanza delle curve di Alaina…
Alaina Capri nasce l’11 giugno del 1938 e cresce a Inglewood, in California.
Vince il titolo di Miss Muscle Beach nel 1956.
All'età di 16 anni, viene fotografata da Russ Meyer che rimane colpito dalle sue “doti” dopo averla vista sul giornale.
La Capri studia recitazione alla UCLA e successivamente diventa parte di un effimero trio pop femminile, le Loved Ones, prodotte da Oliver Berliner, il nipote dell’inventore del fonografo, anch’egli coinvolto nella musica.
Appare, non accreditata, in una parte nel film di Jerry Lewis del 1957, “The Delicate Delinquent”.
Prima che le Loved Ones partissero per un tour in Giappone, Berliner vede un annuncio in cui si ricercano "ragazze prosperose da mettere in un film" e manda la foto di Alaina a Meyer.
Il regista naturalmente la scrittura subito e il primo ruolo della Capri per Russ è in “Common Law Cabin” (1967).
Per pubblicizzare il film, sui manifesti sono evidenziate le misure delle tre attrici (la nostra più Babette Bardot e Adele Rein): 110-60-90 (più o meno…).
Le attrici vengono soprannominate le "Big Six", con evidente riferimento alle loro enormi tettone.
Fa parte del ciclo “southern gothic” di Mayer, storie torbide e morbose ambientate nella provincia arretrata degli Stati Uniti, inaugurato dal regista con “Lorna” (1964).
Nel film Alaina interpreta Sheila, moglie del dottor Ross, che viene stuprata e uccisa dal poliziotto corrotto Barney.
La seconda e ultima pellicola della Capri è “Good Morning ... and Goodbye!” (1967), film del 1967, sempre diretto da Russ Meyer che chiude il torrido ciclo ambientato nella provincia rurale statunitense.
Alla sua uscita la pellicola ha diversi problemi con la censura: addirittura nel Kentucky viene sequestrata, e il proiezionista arrestato.
Questa volta Alaina interpreta Angel, la crudele moglie di un uomo d’affari che lo tradisce e lo umilia a causa della sua mancanza di virilità.
Il marito guarisce grazie agli uffici di una misteriosa ninfa (la meravigliosa ma inquietante Haji, altra attrice feticcio di Mayer) che incontra nel bosco e lo “risana” dall’impotenza.
Di nuovo in grado di soddisfare una femmina, il cornuto riconquista la moglie e caccia via l’amante.
Vabbé, ‘sti film non si guardano certo per la trama…
Durante le riprese, la Capri ci rimane malissimo: si sente tradita da Meyer perché le fa girare una sequenza in cui “si doveva vedere e non vedere” ma in realtà il suo corpo si vede benissimo!
Ottimo e abbondante!
Finita la scena rimane davvero sconvolta, e sul set smette di rivolgere la parola a tutti.
Rimane talmente offesa che lascia il mondo dello spettacolo dopo questo film!
Decide di diventare una maestra di scuola ma è terrorizzata all'idea che qualcuno possa scoprire la sua carriera cinematografica precedente.
Meyer, da vero signore, saprà proteggere il suo anonimato.
Di lei infatti non si sa più niente: l’ultima sua notizia è che era presente ai funerali del regista nel 2004.
Ehhh, erano proprio altri tempi!
Ora nessuna se la prenderebbe così tanto per lo scherzetto di Meyer; anzi ci sarebbe la fila per mostrare le tette davanti ad una telecamera!
In questo forse siamo migliorati ma la sensualità del mistero e del proibito è andata a farsi friggere…
Tanti auguri Alaina!
“I’m Russ Meyer. I like Big Breasts.”
Russ Meyer