Non è cosa di questo mondo…
ISABELLA ROSSELLINI non è cosa di questo mondo…
Troppo fascino per una donna sola!
Scusate, cari amici dei Mutzhi Mambo, se oggi trovate qualche errore più del solito in questo Vostro Almanacco ma davanti alla divina Isabella Rossellini l’attenzione vacilla, la lucidità si appanna, la volontà viene meno…
Sontuosa, raffinata, conturbante, quando c'è Isabella Rossellini in una pellicola tutto il contorno scompare, cioè diventa contorno e basta.
Non è la migliore attrice in circolazione, ma è Isabella Rossellini e quando appare è come un’epifania, una visione mistica.
Labbra rosse, occhi vellutati, pelle bianchissima, simbolo di una femminilità raffinata ma non esosa, provocante e sensuale senza essere mai volgare, Isabella ha incarnato l’ideale di donna indipendente e originale senza mai essere ruvida o algida.
Anticonformista ma non bizzarra, dolce ma non fragile, è entrata in punta di piedi, diremmo quasi con modestia, nei sogni erotici di più di una generazione.
È il prototipo di amante perfetta, quella che tutti vorrebbero per notti d’amore e cene a lume di candela, ma che sa essere anche ambigua, spietata, demoniaca.
È diventata un'icona del cinema americano, nonostante abbia conservato ben salda la sua italianità, e ormai fa parte integrante della cultura pop statunitense, che l'ha celebrata sia in quanto top model (la più "anziana" dello storico gruppo che ha dominato gli anni Ottanta, e quella con le misure meno convenzionali) sia per i suoi amori celebri.
Ma ha avuto poi l’intelligenza di non svendersi mai, di lavorare con la crema dei registi, sempre con un occhio di riguardo per le produzioni indipendenti e per i film cult.
E che spesso sono cult (anche) grazie a lei…
Isabella Fiorella Elettra Giovanna Rossellini nasce a Roma il 18 giugno 1952.
Figlia d’arte che più d’arte non si può, viene al mondo dal matrimonio dell'attrice svedese Ingrid Bergman con il regista italiano Roberto Rossellini.
Ha una sorella gemella, professoressa di letteratura italiana alla Columbia University, un fratello, che lavora nel mondo della finanza e una sorellastra che in precedenza ha lavorato in televisione ed è nata dal primo matrimonio della madre.
Ha altri quattro fratellastri nati dagli altri due matrimoni del padre, fra cui un produttore cinematografico e lo scomparso regista e produttore Gil Rossellini (figlio adottivo del papà).
Cresciuta tra Roma e Parigi, all'età di 14 anni viene sottoposta a un delicato intervento chirurgico per la correzione di una scoliosi e passa quasi un anno a letto per la riabilitazione.
Non fa in tempo a ristabilirsi che, a soli 15 anni, viene violentata da un ragazzo di un anno più grande (che non ha mai voluto denunciare)..
A 19 anni si trasferisce a New York, dove comincia a lavorare come traduttrice e giornalista per la Rai.
L'esordio al cinema avviene nel 1976, accanto alla madre, con una breve apparizione nelle vesti di una suora in "Nina" (di Vincente Minnelli). Il suo vero e proprio debutto professionale risale però al 1979 con "Il prato", dei fratelli Taviani ma la sua prova viene stroncata dalla critica.
Esordisce sul teleschermo come "corrispondente da New York" nel surreale programma di Renzo Arbore "L'altra domenica".
La carriera di modella inizia quando ha 28 anni, grazie ai lavori del fotografo Bruce Weber per l'edizione inglese di "Vogue", e di Bill King per l'edizione americana.
Nel corso della sua carriera la Rossellini collabora con molti famosi fotografi, tra cui Richard Avedon, Steven Meisel, Helmut Newton, Peter Lindbergh, Norman Parkinson, Eve Arnold, Francesco Scavullo, Annie Leibovitz e Robert Mapplethorpe.
Sposa Martin Scorsese nel 1979 e si stabilisce definitivamente a New York.
In questo periodo interpreta il cultissimo “Il Pap’occhio” (1980), di Renzo Arbore, insieme alla sarabanda de “L’Altra Domenica”, un vero delirio demenziale, uno dei film più sequestrati per vilipendio alla religione.
La censura, tra l’altro, taglia proprio la corsa nel parco tra il Papa e Isabella Rossellini: scena vista solo la prima volta al cinema e mai più trasmessa in TV.
La relazione col regista italo-americano (che nel film di Arbore si presta a un cameo) terminerà pochi anni dopo, nel 1982, dopodiché Isabella sposa nel 1983 il modello tedesco Jon Wiedemann, da cui divorzierà nel 1986 ma che gli darà una figlia, Elettra.
Negli anni seguenti Isabella Rossellini intreccerà brevi e chiacchieratissime relazioni con diversi nomi noti tra cui David Lynch, Gary Oldman, Christian De Sica e Gregory Mosher.
Nel 1985 recita ne "Il sole a mezzanotte", il suo primo film americano ma la notorietà cinematografica arriva quando interpreta la cantante di nightclub Dorothy Vallens nel visionario noir di David Lynch "Velluto blu" (1986).
Con Lynch, per il quale durante la loro relazione è una vera e propria musa, lavorerà anche nel torrido, morbosissimo “Cuore Selvaggio” (1990).
Cinematograficamente parlando, incontrerà Silvana Mangano e Mastroianni in “Oci Ciornie” di Nikita Mikhalkov, sarà nel cast del thriller “Siesta” (1987) opera prima della regista Mary Lambert, basato sul romanzo “Siesta di sangue”, scritto da Patrice Chaplin, è l'oggetto del desiderio di Ted Danson in “Cugini” (1989), di Joel Schumacher, nonché si darà alla magia nera nei panni dell'algida strega Lisle von Rhoman dispensatrice del siero dell'eterna giovinezza per le due amiche-nemiche Meryl Streep e Goldie Hawn nel piccolo capolavoro satirico “La morte ti fa bella” (1992) di Robert Zemeckis.
Nel mese di marzo del 1988 presso il Museo d'arte moderna di Parigi, alla Rossellini viene dedicata una mostra fotografica dal titolo "Ritratto di donna".
Accanto ad Anthony Hopkins è coprotagonista del thriller “The Innocent” (1993) diretto da John Schlesinger, ambientato a Berlino durante la guerra fredda, tratto dall'omonimo romanzo di Ian McEwan che ne cura anche la sceneggiatura.
Poi è la volta di “Fearless - Senza paura” (1993), di Peter Weir, “Wyatt Earp” (1994), di Lawrence Kasdan, “Amata immortale” (1994), di Bernard Rose, “Croce e delizia” (1995), di Luciano De Crescenzo.
Nel 1996 è protagonista con Christopher Walken, Vincent Gallo e Chris Penn, del capolavoro di Abel Ferrara, “Fratelli” (1996), uno dei più intensi crime degli anni ’90, ed è nel cast del commedia “Big Night” (1996), di Campbell Scott e Stanley Tucci; con Tucci lavorerà anche ne “Gli imbroglioni” (1998).
Mentre la Rossellini è fidanzata ufficialmente con Gary Oldman, adotta un figlio.
Pubblicherà perfino la sua autobiografia "Some of me", e, nonostante la Lancome la licenzi come testimonial per raggiunti limiti di età, lavorerà comunque come modella “âgée” per diversi marchi prestigiosi.
Perfino Madonna ne celebra la bellezza inserendola prima nel videoclip "Erotica" e poi nel libro fotografico "Sex".
Inscena una parodia di Ilsa Lund, il personaggio interpretato dalla madre nel film Casablanca, nell'episodio diretto da Robert Zemeckis della serie televisiva horror “Tales from the Crypt” intitolato “You, murderer” (1995), in cui fa la parte della scaltra moglie di Humphrey Bogart.
Questo episodio è famoso perché Humphrey Bogart e Alfred Hitchcock sono stati inseriti con tecnologia digitale, usando vecchi spezzoni di video, attraverso la tecnica CGI.
Nel 2000 torna al cinema italiano con un film passato in sordina, “Il cielo cade” dei fratelli Frazzi, che riprende la storia dell'infanzia dell'unica regista italiana del free cinema inglese Lorenza Mazzetti, scampata all'eccidio nazista della famiglia di sua zia.
Nel 2003, Peter Greenaway la inserisce con altri attori italiani in “Le valigie di Tulse Luper - La storia di Moab” e nel suo seguito, mentre Douglas McGrath le regala la parte di Marella Agnelli in “Infamous”, biografia di Truman Capote.
Nel 2010, è chiamata da Saverio Costanzo per “La solitudine dei numeri primi”.
Nel 2012 è ancora una volta diretta da un regista italiano, Enrico Caria, per il mockumentary “L'era legale”.
Farà parte anche di documentari come quello sulla madre Ingrid Bergman (“Io sono Ingrid”) e nel 2013 è nel cast del bel thriller “Enemy” (2013), di Denis Villeneuve.
Lavora anche con il bravo David O. Russell, nella commedia “Joy” (2015).
A partire dal 2003 Isabella Rossellini partecipa come guest star in alcuni episodi della serie "Alias" (di J.J. Abrams), nella parte della diabolica Katya Derevko.
Nello stesso anno appare nel film canadese "The Saddest Music in the World" diretto da Guy Maddin. Nel 2004 impersona il ruolo della Suprema sacerdotessa Thar nella miniserie "The Legend of Earthsea".
Nel 2006 appare in televisione per alcuni documentari: per uno special televisivo sull'Italia a cura di Discovery Channel e per un episodio della serie Iconoclasti di Sundance Channel a fianco di Dean Kamen, l'inventore del Segway, in cui racconta la sua storia e le sue vicende personali.
Oltre al cinema, alla moda e ai cosmetici, Isabella Rossellini è consigliere del Wildlife Conservation Network e direttrice della Howard Gilman Foundation, un'istituzione impegnata nella salvaguardia della natura e nella conservazione dell'arte, della fotografia e della danza.
Grazie a lei entrambe le associazioni hanno ottenuto importanti finanziamento dal gruppo Disney.
Nel 2008 si inventa una nuova avventura artistica dai connotati bizzarri: gira una serie di cortometraggi dedicati alla vita sessuale degli insetti, in cui lei stessa, in brevi episodi da un minuto ciascuno, interpreta le piccole creature: appare infatti in improbabili costumi da mantide, coccinella, cavalletta, daino, ecc..
Il titolo è "Green Porno" e a dispetto del nome è un'opera ironica e giocosa, coloratissima e non volgare.
Nel 2016 conduce Master of Photography, primo talent show incentrato sul mondo della fotografia.
A 65 anni suonati si prende pure la bella rivincita sulla Lancome che la riassume come testimonial.
È proprio vero: la bellezza non ha età…
Certo bisogna essere Isabella Rossellini, però!
Tanti auguri, divina!
“Guardami, non fare troppo il buon vicino con lei, sennò ti mando una lettera d'amore, scritta col cuore, stronzo! Sai cos'è una lettera d'amore? È il proiettile di una pistola, stronzo!"
Frank Booth/Dennis Hopper – Velluto Blu