Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

Le chiamavano "bawdy songs", erano delle canzoni con il doppio senso sessuale nemmeno tanto velato (anzi erano proprio volgari!) e BO CARTER, cari amici dei Mutzhi Mambo, è stato il loro profeta! 
Ma con questa caldazza afosa, un po’ di zozzeria ci sta pure bene e Bo Carter è proprio quello che ci vuole come colonna sonora mentre sbirciamo con insistenza nelle scollature delle signorine... 
Esponente di spicco di un Delta blues primordiale, rurale e osceno, Carter è stato un gran chitarrista di rara originalità e di tecnica sopraffina. 
Era pure un bel cantante e le sue canzoni bizzarre, piene di smaccati riferimenti sessuali, lo resero uno dei bluesmen più venduti degli anni '30. 

Bo Carter9Un paio di titoli, per capire di cosa si sta parlando: "Banana in Your Fruit Basket" (naturalmente la banana del titolo allude ad altro. ..) e "My Pencil Won't Write No More" (lo stesso la matita...). 
"Dirty blues", “Hokum blues” erano gli appellativi dati a questa robaccia e "signori" come Bo l'hanno propagato in lungo e in largo in sordidi locali dove i fighetti bianchi (che successivamente troveranno trooooppo cool 'sta roba...) non erano proprio ben accetti...anzi era meglio se non entravano proprio! 
Bisogna ricordare che Carter con i Mississippi Sheiks, la sua band di famiglia, è stato uno dei primi a traghettare la musica blues al di là della “race line” del Sud segregato, ma si è ritirato prima che il rinascimento Folk/Blues della fine degli anni '50 potesse dare i suoi frutti, propagando il suo talento al mondo. 
Anzi, ritirato è una parola grossa: diciamo che è finito a fare il mendicante cieco…
A lui non l’ha riconosciuto nessuno!
Arminter Chatmon (così all'anagrafe) nasce nel profondo sud del Mississippi il 30 giugno del 1893, figlio di uno schiavo emancipato.
Suo padre suona il violino e sua madre, la chitarra: fin da piccolissimi, incoraggiano i loro figli a fare musica. 
A metà degli anni '20, i ragazzi formano una string-band: Lonnie al violino e Arminter e Sam, entrambi multi-strumentisti, alla chitarra, mandolino, basso, banjo, arpa e clarinetto (olè!). 
Con il chitarrista e cantante Walter Vinson che si unisce a loro nel 1928, si esibiscono come The Mississippi Sheiks (dal nome del film di Rodolfo Valentino, “The Sheik”), suonando musica da ballo, ragtime e blues. 
Alla fine degli anni '20, Arminter comincia ad avere seri problemi di vista che lo porteranno rapidamente alla cecità, ma le sue superiori abilità di chitarrista gli permettono di avere la possibilità di fare alcune registrazioni. 
Scelto il nome di Bo Carter, è stato il primo artista a registrare il classico “Corinne, Corinne” nel 1928, ma presto comincia a specializzarsi in "hokum blues” come "Banana in Your Fruit Basket”, “Ramrod Daddy” e “Your Biscuits are Big Enough for Me”. 
Bo non è un tipo da una botta e via: incide oltre 100 brani da solista nell’arco di dieci anni ed è uno degli artisti blues più venduti del periodo.
Anche quello dei Mississippi Sheiks diventa un set molto popolare in occasione di sagre, balli pubblici, feste, con un affollato pubblico sia bianco sia nero, anche se le leggi razziali di Jim Crow fanno in modo che il pubblico non potesse integrarsi. 
Viaggiano in tutto il Sud ma pure a Chicago e New York.
Il loro primo successo è "Sittin’ on Top of the World" (1930), pezzo successivamente registrato da una pletora di artisti quali Doc Watson, Bob Wills, Howlin 'Wolf, Nat King Cole, Bill Monroe, Harry Belafonte, Frank Sinatra, Bob Dylan , Cream, Grateful Dead, Jeff Healey, John Lee Hooker, Bill Frisell e Jack White. 
Diverrà anche il tema portante della colonna sonora del film "Il volto in folla" (1957), prodotto da Elia Kazan e interpretato da Andy Griffith.

Bo Carter12.jpegDurante i loro cinque anni di attività, i Mississippi Sheiks registrano oltre settanta canzoni per la Okeh Records, la Paramount Records e la Bluebird Records. 
Gli Sheiks e i gruppi connessi, come i Mississippi Mud Steppers e i Blacksnakes, incidono circa 100 pezzi nella prima metà degli anni Trenta, fra cui composizioni originali (probabilmente di Vinson), come “The World Is Going Wrong" e "I've Got Blood in My Eyes for You" nel 1931 (entrambi registrati poi da Bob Dylan), e "Sale Tax” nel 1934.
La loro loro ultima sessione di registrazione a nome Mississippi Sheiks è nel 1936. 
Carter farà alcune altre sessioni da solo, ma anche lui nel 1938 abbandona la musica. 
Quando il gruppo si dissolve, i fratelli Chatmon rinunciano alla musica e ritornano all'agricoltura. 
Carter invece si trasferisce a Memphis, Tennessee, e si mette a fare il musicista di strada cieco, campando di elemosine, totalmente alienato dall'industria musicale dagli anni '40 in poi. 
Carter muore di emorragia cerebrale all'ospedale Shelby County, a Memphis, il 21 settembre 1964. 
Peccato che non abbia potuto godere dei giusti frutti del suo lavoro. 
Ma si sa, per i neri non c’è paradiso, specie quelli poveri….
Nota a margine: Suo fratello Sam riuscì invece ad approfittare del revival blues, registrando diversi pezzi negli anni '60 e Walter Vinson ha contribuito con tre brani (sotto il nome di Mississippi Sheiks) alla serie “Chicago Riverside: The Living Legends”.

" …Heres one thing I want you to know
Before you leave from home
My cigarette ain't to big
And you know it ain't too long
Won't you just drove my cigarette
Smoke it the whole night long
Just drove my cigarette baby until you make my good ashes come"
Bo Carter - Cigarette Blues

Almanacco Pulp dei Mutzhi Mambo

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