Ci sono vicende umane e artistiche che sorpassano la vicenda in sé per diventare un esempio, un simbolo, un paradigma.
Come quella del mitico BRIAN JONES, ad esempio…
La parabola di Brian Jones infatti, cari amici dei Mutzhi Mambo, è una di quelle da prendere ad esempio per capire quanto è carogna e spietato lo show-biz, quanto non esista il sentimento dell’amicizia se nel mezzo ci sono i soldi, il successo o la topa.
Il fondatore dei Rolling Stones è stato infatti letteralmente "cannibalizzato" dalla sua stessa ambizione prima e dal cinismo dei compagni poi!
Oggettivamente era un po' fighetto ma amava il blues, il rock'n'roll e la musica in generale.
Musicalmente era un vero genio, suonava la chitarra ma anche un sacco di altri strumenti, dando quel tocco personale e originale (a volte magico, a volte kitsch) che caratterizza i pezzi delle Pietre Rotolanti negli anni '60, il periodo più importante della più importante rock band di sempre.
Molti ritengono che il contributo di Brian nella scrittura dei brani del complesso sia stato enorme, e che si sarebbe meritato i crediti dell'enorme lavoro svolto nelle prime composizioni del gruppo.
Altri invece sostengono che sì, il lavoro di Jones sia stato importantissimo per gli arrangiamenti ma che peccasse di capacità compositive, e che quindi non dovesse detenere alcun diritto sulle canzoni.
Probabilmente come spesso accade, la verità sta un po’ nel mezzo ma l'effettivo apporto di Jones all'interno dei Rolling Stones probabilmente non verrà mai stabilito con certezza.
Di sicuro fu un pioniere della cosiddetta world music e le sue registrazioni “sul campo” di alcuni musicisti africani, sono fra i primi esempi di interesse per la musica etnica.
A livello personale era un personaggione: ha messo al mondo almeno mezza dozzina di figli illegittimi, e, come delle donne, si rompeva i coglioni anche di suonare il medesimo strumento.
Si sbombava di coca e di un numero imprecisato di altre droghe e tutto questo alla fine peserà parecchio (insieme al fatto che Keith Richards gli aveva fottuto la fidanzata mentre era ricoverato in ospedale e che Mick Jagger non sopportava di dividere la leadership) nel progressivo allontanamento di Jones dal gruppo fino alla sua estromissione coatta.
Fu ritrovato morto in piscina, in circostanze oscure e mai chiarite, e i Rolling Stones non furono più gli stessi…
Lewis Brian Hopkin Jones nasce a Cheltenham, in Inghilterra, il 28 febbraio del 1942.
I suoi genitori sono di origine gallese e fanno parte della borghesia della città.
Brian ha due sorelle: Pamela, nata il 3 ottobre 1943 e morta il 14 ottobre 1945 di leucemia, e Barbara, che nasce nel 1946.
Fin da piccolo è affetto da asma cronico.
I suoi genitori sono entrambi appassionati di musica e il loro interesse avrà una grande influenza sul giovane.
Infatti, in aggiunta al lavoro di ingegnere aeronautico, il padre di Brian suona l'organo e il pianoforte, e fa parte del coro della chiesa della città.
La madre è un'insegnante di pianoforte e inizia precocemente a insegnare la tecnica dello strumento al figlio.
Successivamente Brian si dimostra più bravo della madre e ci vogliono delle lezioni più avanzate visti i suoi rapidissimi progressi.
Impara presto a leggere la musica il che gli permette di suonare il clarinetto, tanto da diventare primo clarinettista nell'orchestra della sua scuola all'età di 14 anni.
Nel 1957 Jones ha modo di ascoltare per la prima volta il musicista jazz Charlie Parker, morto due anni prima.
Si appassiona quindi al jazz e prega i suoi genitori di acquistargli un sassofono.
Come approccio, di solito Jones prova il nuovo strumento senza sosta, fino a che non si annoia e ne cerca uno nuovo da suonare.
Un bulimico della musica…
Finalmente, due anni dopo, i suoi genitori gli regalano la sua prima chitarra folk per il suo diciassettesimo compleanno.
Jones si rivela uno studente eccezionale raggiungendo ottimi risultati in quasi tutte le materie con piccoli sforzi.
Ama il badminton e i tuffi, ma non risulta comunque particolarmente portato per gli sport.
Ad ogni modo Brian trova la scuola troppo rigida e formale, e si fa una fama di ribelle: si rifiuta di portare l'uniforme della scuola, e irrita apposta i professori con il suo comportamento.
Come risultato, Jones diventa popolare e amato dagli studenti.
Questa sua ostilità nei confronti delle autorità gli costa la sospensione dalla scuola in due occasioni.
Ma quando si presenta agli esami risulta sempre brillante.
La sua popolarità con gli altri studenti crolla nella primavera del 1959, quando all'età di 17 anni, Jones mette incinta la sua fidanzata, una studentessa di Cheltenham di 16 anni di nome Valerie Corbet, di quattro mesi più giovane di lui.
Brian la vuole persuadere ad abortire ma lei decide di tenere il figlio e darlo in adozione.
Il bimbo viene affidato a una coppia infertile poco dopo la sua nascita, e non vedrà mai il padre naturale.
Jones abbandona la scuola schifato da tutti e lascia la sua casa, viaggiando nel nord Europa durante l'estate.
In questo periodo vive come un barbone, suonando per le strade e alloggiando in posti di fortuna.
Dopo il suo ritorno, Jones si interessa a diversi generi musicali.
Era affascinato dalla musica classica già in giovane età, e ama profondamente il Blues (in particolare Muddy Waters e Robert Johnson).
Ad ogni modo, presto inizia a seguire roba come il country, il jazz, e il rock’n’roll.
Suona nei vari blues e jazz club, affiancando queste occupazioni con svariati lavoretti, e spendendo i soldi guadagnati per l'acquisto di altri strumenti musicali.
Diventa noto come ladruncolo, per la sua abitudine di rubare piccole somme di denaro per comprarsi le sigarette; abitudine che gli costa il posto in diversi impieghi.
Jones non dà segno di voler cambiare il suo stile di vita: un terzo figlio (il secondo era nato dopo una relazione di una notte con una donna sposata, l'anno prima), nasce nell'ottobre 1961.
Il giorno del parto, Brian vende la sua collezione di dischi per comprare dei fiori per la madre, dei vestiti per il neonato, e per vivere insieme a loro per un po'.
Alla fine Jones lascia definitivamente Cheltenham e si sposta a Londra, dove incontra e diviene amico di grandi musicisti come Alexis Korner, Paul Jones, Jack Bruce, e di altri che creeranno e alimenteranno la scena Rhythm’n’blues londinese, scena che sarà presto dominata dai Rolling Stones.
Diventa un ottimo bluesman e per un po' di tempo si fa chiamare col soprannome di Elmo Lewis: è uno dei primi chitarristi nel Regno Unito a usare la slide guitar.
Nella primavera del 1962, Jones recluta il pianista Ian Stewart e il cantante Mick Jagger nella sua band.
Jagger a sua volta introduce il suo vecchio amico Keith Richards all'interno del gruppo in prova, ma presto ne diviene un membro a tutti gli effetti.
L'accettazione di Jones per Richards e per lo stile alla Chuck Berry che questi propone, coincide con l'allontanamento dal gruppo dei puristi del blues Geoff Bradford e Brian Knight che non tollerano il “menestrello” di Memphis.
È Jones a trovare il nome "The Rollin' Stones" (in seguito con l'aggiunta della "g") mentre è al telefono con il direttore di un locale.
Gli Stones fanno il loro primo spettacolo il 12 luglio 1962 al Marquee Club a Londra con la seguente formazione: Jagger, Richards, Jones, Stewart, al basso Dick Taylor (più tardi membro dei The Pretty Things) e il batterista Tony Chapman.
Tra il 1962 e il 1963 Jones, Jagger e Richards affittano un fetido appartamen a Chelsea, Londra con James Phelge, un futuro fotografo il cui nome sarebbe apparso in diversi crediti dei Rolling Stones.
Durante la loro permanenza nell'appartamento, Jones e Richards impegnano giorni e giorni a suonare la chitarra ascoltando dischi blues (i più importanti Jimmy Reed, Muddy Waters, e Howlin' Wolf), e Jones insegna a Jagger come suonare correttamente l'armonica a bocca.
I quattro Rollin' Stones ora sono alla ricerca di un bassista e di un batterista stabili, e dopo molte audizioni e svariate prove viene scelto Bill Wyman al basso (principalmente perché possiede due amplificatori VOX AC30 per chitarra).
Dopo aver suonato con Mick Avory in seguito membro dei The Kinks, Tony Chapman e Carlo Little per un po' di date, prendono un batterista dalle influenze jazz, Charlie Watts, un po' inespressivo ma considerato dai musicisti del tempo uno tra i migliori batteristi della scena londinese.
Il gruppo suona nei locali blues e nei Jazz club della scena londinese creandosi un sempre crescente numero di fan, che preferiscono la musica degli Stones a quella dei jazzisti tradizionali.
Il ruolo di Brian in questa fase "embrionale" del gruppo è quello di leader/manager: promuove la band, trovando gli ingaggi a Londra, e negozia con i proprietari dei locali il compenso.
Nel periodo in cui svolge il ruolo di manager, Jones si riserva sempre 5 sterline in più degli altri membri del gruppo nella paga ricevuta ai concerti, situazione che non verrà mai vista di buon occhio dagli altri componenti della band e che crea diverse tensioni alle sue spalle.
Con la crescita della fama degli Stones, nel 1963 Andrew Loog Oldham diviene, insieme a Eric Eastman, il loro co-manager.
Oldham, aveva lavorato in passato come pubblicitario per i Beatles, ed è un amante del romanzo di Anthony Burgess “Arancia meccanica”, così come del film “Expresso Bongo”: promuove perciò un'immagine per la band decisamente più spregiudicata di quella degli “Scarafaggi”.
«Lascereste uscire vostra figlia con un Rolling Stone?» diventa il sinistro slogan del gruppo...
Il povero Ian Stewart viene brutalmente escluso dalla formazione ufficiale da Oldham per due ragioni: con la sua figura da scozzese tarchiato e corpulento, Stewart non si addice all'immagine da “giovani delinquenti” che egli intende dare al gruppo; e inoltre il cinico manager pensa che sei membri in una band siano difficilmente memorizzabili dal pubblico.
Stewart rimarrà comunque legato alla band diventandone il tour manager e rimanendo il loro tastierista principale fino alla sua morte nel 1985.
Il segnale però è ormai chiaro: si fa come dice Oldham!
Ciò segna anche l'inizio del periodo di allontanamento e estraneazione di Brian nei confronti della band, dovuto al progressivo cambio di ruoli (cercato e voluto da Oldham) che sposta il centro del gruppo da Jones a Jagger e Richards.
Fino a questo punto tutti i brani che compongono il repertorio della band sono cover blues o brani strumentali con l'indicazione che sono di tutti i membri del gruppo.
Ma Oldham e tutti gli Stones si rendono conto dei vantaggi finanziari che porta scrivere le proprie canzoni, così come hanno la consapevolezza che una cover-band non sarebbe rimasta a lungo sulla scena negli anni a venire.
Di conseguenza Oldham “obbliga” il gruppo a scrivere dei pezzi, riuscendo nel contempo ad incrementare il suo controllo manageriale e ad estromettere Brian da un altro ruolo chiave, visto che il nostro non è molto interessato alla composizione.
Il 23 luglio 1964 Jones vede la nascita del suo quarto figlio avuto fuori dal matrimonio, questa volta con la sua fidanzata Linda Lawrence.
Durante la sua carriera, Jones comunque riesce a dimostrare la sua grande bravura e versatilità e pure che degli Stones è l’anima più estroversa, arrivando a suonare una miriade di strumenti: appena i Rolling Stones hanno abbastanza soldi per permettersi studi di registrazione professionali ben equipaggiati come gli Olympic Studio, gli RCA e i Sunset Sound Recorders studios a Los Angeles, Jones inizia a sperimentare nuovi strumenti, uno dopo l'altro.
Nel periodo di tempo con la band, Brian suona strumenti a corda (chitarra, sitar, tambura, dulcimer), tastiere (pianoforte, organo, mellotron), strumenti a fiato (flauto dolce, clarinetto, sassofono, armonica a bocca) e molti altri strumenti come lo xilofono e la marimba.
Brian contribuisce significativamente al sound degli Stones, suonando la slide guitar in brani come “I Wanna Be Your Man”, “Little Red Rooster”, “No Expectations”; la tambura e il sitar in “Street Fighting Man”; la marimba e lo xilofono in “Under My Thumb”; il flauto dolce in “Ruby Tuesday”; la tromba e il trombone in “Something Happened To Me Yesterday”; il dulcimer in “Lady Jane” e “I Am Waiting”; la fisarmonica in “Backstreet Girl”; il mellotron in “2000 Light Years from Home” e “We Love You”; il sassofono in “Citadel”; l'auto-harp in “You Got the Silver”; e il sitar in “Paint It Black”.
Suona inoltre l'armonica a bocca in molti brani.
Oltretutto Jones e Keith Richards insieme eccellono in quella che è chiamata la "tessitura di chitarre" (“guitar weaving”), che diventerà uno dei segni peculiari del sound dei Rolling Stones in tutta la loro carriera.
Questa tecnica prevede che i due chitarristi suonino la parte di chitarra ritmica e quella solistica nello stesso momento, senza differenziare particolarmente lo stile di una o dell'altra.
È uno stile conosciuto anche come lo "stile di Chicago", reso famoso da Jimmy Reed, Muddy Waters, Howlin' Wolf, e che trova in Hubert Sumlin il suo maggiore esponente.
I migliori esempi si possono sentire sul primo album “The Rolling Stones” e “Out of Our Heads”.
Iniziando dall'album del 1966 “Aftermath”, e quelli del 1967 “Between the Buttons” e “Their Satanic Majesties Request”, la capacità multistrumentale di Brian emergerà completamente.
Ma i duri giorni "on the road", i soldi e la fama, e la paranoia di essere alienato dal resto del gruppo, sfociano in uno smaniato abuso di droghe da parte di Jones, principalmente alcol, LSD, cocaina, e cannabis.
Queste (in)sane abitudini non fanno che aggravare la sua precaria salute (Jones soffre già d'asma e non è proprio un fustaccio…).
In diverse occasioni Brian si ritrova in ospedale, mentre il resto della band è a suonare da un'altra parte, cosa che non fa altro che aumentare la sua paranoia e il suo senso di sua separazione rispetto ai suoi compagni.
Nel 1966 Jones produce, suona e scrive la colonna sonora per il film “A Degree of Murder", una pellicola tedesca d'avanguardia insieme ad Anita Pallenberg, sua futura fidanzata.
Assume molti musicisti per suonare la colonna sonora, fra i quali il chitarrista Jimmy Page.
Scoppia però una plemica, durante le riprese del film, quando Jones posa in uniforme nazista per una foto con Anita.
Sebbene Jones non affermi di avere simpatie per i nazisti, molti si sentiranno offesi da quegli scatti.
Jones viene arrestato per uso di droga per la prima volta il 10 maggio 1967.
Le autorità trovano marijuana, cocaina, e metanfetamine in possesso della rockstar.
Brian confessa l'uso dell’erba, ma respinge l'accusa sulle droghe pesanti dichiarando di non farne uso.
Non viene tenuto in prigione a lungo e viene multato e liberato con la condizionale.
Intanto le tensioni crescevano fra la coppia Jagger-Richards e Jones, e il fiume di droghe che scorre nel mezzo non aiuta certo a risolvere i problemi.
Il suo contributo ai Rolling Stones diviene più sporadico, mentre Richards inizia a suonare sempre più spesso la chitarra solista.
Jones, annoiato dallo stesso strumento, cerca spesso qualcosa di esotico da suonare, sebbene sia fisicamente sempre più assente dalle sessioni di registrazione.
Il graduale declino dell'apporto di Jones al gruppo inizia intorno al 1967 e va avanti fino a maggio del 1968, quando incise l'ultimo vero e proprio contributo alle canzoni dei Rolling Stones.
Immagini di Brian nel film promozionale del 1967 per “We Love You” lo mostrano ricurvo e appena in grado di tenere aperti gli occhi, un comportamento tipico di coloro che fanno uso del Mandrax Quaalude, una popolare droga a quel tempo.
Ad ogni modo mantiene stretti legami con persone esterne agli Stones, inclusi Jim Morrison, Bob Dylan, John Lennon, Jimi Hendrix, George Harrison, e Steve Marriott.
Nel marzo 1967, la sua fidanzata Anita Pallenberg scappa con Richards mentre Jones si trova in ospedale, forse a seguito di una zuffa con la ragazza, danneggiando definitivamente l'amicizia fra i due chitarristi.
L'ultimo contributo sostanziale dato agli Stones è nella primavera ed estate del 1968, con il singolo diventato poi un classico della band “Jumping Jack Flash” e l'album “Beggars Banquet”.
Un Brian Jones rilassato si può vedere nel film di Jean-Luc Godard “One Plus One”, mentre suona la chitarra folk, offrendo sigarette a Richards, sebbene sia un po' trascurato nel processo di creazione del pezzo.
Il film infatti tratta la creazione in studio del singolo “Sympathy for the Devil”: nella versione finale del brano la traccia di Jones non è presente,può essere solo sentita a tratti nel film grazie ai microfoni dello staff cinematografico.
Diviene chiaro che Jones non sarebbe rimasto ancora molto nella band.
In questo periodo egli non è più una presenza di rilievo negli ultimi album, apparendo solamente in metà delle tracce.
Suona la chitarra slide in “No Expectations”, l'armonica in “Dear Doctor” e “Prodigal Son”, la tambura in “Street Fighting Man”, e il mellotron nel finale di “Stray Cat Blues”.
Jones viene arrestato una seconda volta il 21 maggio 1968, questa volta per possesso di marijuana.
Il nostro dichiara che la droga in questione è stata lasciata a casa sua da alcuni ospiti che gli avevano fatto visita tempo prima: il fatto che la polizia avesse un mandato di arresto in mano dimostra che l'operazione faceva parte di un piano ben orchestrato per usare gli Stones al fine di dissuadere il pubblico dall'usare droghe.
Comunque Jones se la cava anche stavolta per il rotto della cuffia.
I suoi continui guai legali, l'estraneazione dal resto del gruppo, l'abuso di sostanze stupefacenti, i contributi sporadici alla band, e la sua continua lunaticità alla fine diventano troppo per i Rolling Stones.
La band vuole intraprendere un tour negli Stati Uniti nel 1969 per la prima volta in tre anni, ma il secondo arresto di Jones incrementa a dismisura i problemi con l'ufficio immigrazione degli Stati Uniti.
In aggiunta, la musica degli Stones, sempre più basata sul weaving guitar, mal si adatta ormai all'ossessione di Brian verso gli strumenti esotici.
Comunque in questo periodo Brian va raramente in studio, e quando ci va il suo contributo alla band è pressoché nullo, tanto che i suoi compagni devono a volte spegnere la sua chitarra e far suonare entrambe le parti a Richards.
L’ultima apparizione ufficiale con gli Stones è nel dicembre 1968 al “The Rolling Stones Rock and Roll Circus”, uno spettacolo metà-concerto metà-circo organizzato dalla band.
Rimane inedito per 25 anni poiché Mick Jagger è contrario a mettere a confronto la performance della band con altri gruppi presenti nel film, gente come Jethro Tull, The Who, e Taj Mahal.
Nel film Jones appare disinteressato e a tratti intossicato: mentre introduce il pianista Julius Katchen, la sua parlata è biascicata e inarticolata.
Durante la performance sembra distante dal gruppo e quello che suona si sente appena.
Fuori dal gruppo, Jones suona le percussioni in una versione non pubblicata della reinterpretazione di Bob Dylan, “All Along the Watchtower”, fatta da Jimi Hendrix, insieme a numerose jam session con Hendrix e Dave Mason dei Traffic nei primi mesi del 1968, oltre a suonare il sassofono contralto in una canzone dei Beatles, “You Know My Name (Look Up the Number)”, e a partecipare alla sessione di registrazione di “Yellow Submarine”.
Nell'estate del 1968, Jones registra l'ensemble di musicisti marocchini, "Master Musicians of Jajouka", uscito postumo nel 1971 come “Brian Jones presents The Pipes of Pan at Joujouka”; rimane una pietra miliare della World music, uno dei primi esempi di ripresa “sul campo".
L’atteggiamento di Jones aveva già iniziato a dare problemi durante le lavorazioni per Beggars Banquet, ma trova la sua massima esasperazione all'inizio delle registrazioni di “Let It Bleed”.
Mentre la band sta registrando “You Can't Always Get What You Want”, Jones chiede a Jagger: "Cosa posso suonare?".
La secca risposta di Jagger è: "Non so Brian, cosa riesci a suonare?".
Da questo punto in avanti Jones diviene fiacco, e raramente presente alle sessioni di incisione.
Ry Cooder (pensato come un possibile sostituto), osserverà che il chitarrista si ritira spesso in un angolo a piangere le rare volte che si presenta.
Da maggio egli dà solamente due contributi al lavoro del gruppo: una parte con l'auto-harp su “You got the Silver” e delle percussioni extra su “Midnight Rambler”.
Jones viene avvisato da Jagger che sarà cacciato dalla band se non si presenta a una sessione fotografica per la raccolta “Through The Past, Darkly”: pur essendo molto debole, alla fine ci va.
Gli Stones decidono che è ora di stata trovare un nuovo chitarrista, e l'8 giugno 1969, Brian ricevette una visita da Mick Jagger, Keith Richards e Charlie Watts che gli comunicano che il gruppo da lui fondato sarebbe andato avanti senza la sua presenza.
Al pubblico, questo evento viene fatto apparire come se fosse stato Brian ad abbandonare il gruppo; gli altri dichiarano che sebbene gli sia stato richiesto di andarsene, può decidere lui come la faccenda deve essere spiegata ai fans.
Jones rilascia un'intervista il 9 giugno in cui annuncia il suo ritiro dalla band.
Viene rimpiazzato dal bravissimo Mick Taylor (un ventenne ex membro dei John Mayall & the Bluesbreakers), che inizia subito le registrazioni con gli Stones.
A questo punto Jones rimane per la maggior parte nella sua residenza di Cotchford Farm, con l'intenzione di formare una nuova band.
Ha dei contatti con Ian Stewart, Mitch Mitchell, Alexis Korner e Jimmy Miller.
È stuzzicato dall'idea di entrare nella "Korner's New Church Band", ma Korner stesso gli suggerisce di crearne una propria.
Nell’ultima foto fatta dopo l’estromissione, il chitarrista appare gonfio con occhi scavati, sebbene le persone che gli fanno visita in quel periodo sono sorpresi dal suo ottimo stato verso la fine di giugno.
Ma intorno alla mezzanotte del 3 luglio 1969, Brian Jones viene trovato immobile sul fondo della sua piscina nella sua casa a Hartfield, Sussex, Inghilterra, dove è rimasto per pochi minuti.
La sua fidanzata Anna Wohlin è ancora convinta che sia vivo quando lo tolgono dall'acqua, insistendo sul fatto che ne sente ancora il polso.
Comunque quando i dottori arrivano, è troppo tardi: Brian viene dichiarato deceduto sul posto.
Il rapporto del coroner la rubrica come una "Morte per incidente", notando che il suo fegato e il suo cuore erano pesantemente compromessi dall'abuso di alcool e droghe.
Non stiamo qui a rammentare la ridda di supposizioni riguardo alla sua fine, che rimane uno dei misteri più celebri e oscuri della storia del rock.
Comunque, quelle merde dei suoi ex compagni, due giorni dopo, avranno il coraggio di spacciare il concerto che avevano già organizzato per presentare ai fan il nuovo chitarrista come un evento creato ad hoc per commemorare Brian.
Cinici sì, ma c'è pure un limite!
Tristezza nella tristezza, il loro manager escogita un modo per far uscire migliaia di farfalle bianche al concerto, ma, a causa del gran caldo, la maggior parte degli insetti muore all'interno dei contenitori; le farfalle sopravvissute volano a fatica prima di morire e cadere sulle teste degli ascoltatori.
Jones viene seppellito sotto 4 metri di terra (per evitare esumazioni da parte di profanatori di tombe) in una lussuosa bara di argento e bronzo spedita a Cheltenham da Bob Dylan.
Gli Stones chiedono ai fan di stare lontani dal funerale, e del gruppo sono presenti solo Watts e Wyman.
Mick Jagger e Marianne Faithfull non ci vanno perché sono in viaggio per l'Australia per le riprese di un film, e ai due viene proibito dal produttore di tornare in Inghilterra per la cerimonia.
Keith Richards e Anita Pallenberg non si presentano, preoccupati che la loro presenza potesse creare tensioni e infastidito i fan.
Sulla lapide vengono incise le parole di una frase che Brian pronunciava di tanto in tanto: "Non giudicatemi troppo severamente".
Non ti giudichiamo, Brian, non ti preoccupare.
Noi ti ammiriamo!
Onore a Brian Jones!
“...Well, you heard about the Boston
Honey, it's not one of those
Talkin' 'bout the midnight, shit!
Did you see me jump bedroom door
I'm called the hit and run raper, in anger
Or just a knife sharpened, tippy toe
Or just a shoot 'em dead, brainbell jongleur
Everybody got to go
If you ever meet the midnight rambler
And he's prowlin' down your marble hall
And he's pouncin' like a proud black panther
You should say, I told you so
If you listen for the midnight rambler
Play it easy, easy, as you go…”
The Rolling Stones - Midnight Rambler