Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

Sua Maestà H. P. LOVECRAFT, uno dei maggiori scrittori mai esistiti e sicuramente, per il Pulp, il più importante, nasceva proprio oggi. 
Ci attende quindi un arduo compito, cari amici dei Mutzhi Mambo, perché parlare del "Solitario di Providence" è come tentare di definire la paura stessa, di ragionare sul terrore in persona! 
Impossibile anche solo immaginare di valutare la sua importanza nella storia della cultura o di definire l'atmosfera malata, onirica, misteriosa e spaventosa delle sue opere: nei suoi romanzi e racconti (al netto della prosa démodé, del razzismo pseudoscientifico o della misoginia edipica di cui sono impregnati), aleggia una vera inquietudine sovrannaturale, un pessimismo cosmico; i suoi mostri antichi, ancestrali, senza nome e senza forma hanno ispirato torme di epigoni (qualcuno degno, come King o Barker, ma parecchi ridicoli), e hanno influenzato cineasti, musicisti, illustratori, artisti, definendo una volta per tutte "cosa" dovesse essere l'horror!
Chiaramente non può che renderci orgogliosi il fatto che un autore del genere abbia fatto la gloria delle riviste "Pulp", facendo da traino alla sacrosanta rivalutazione della letteratura di "genere", ingiustamente considerata, fino a pochi decenni fa, solamente "spazzatura".
Averne di "spazzatura" di questo livello! 

H. P. Lovecraft14Howard Phillips Lovecraft nasce nella capitale del Rhode Island, il 20 agosto del 1890, figlio unico di un rappresentante di una ditta di argenteria e della secondogenita di un proprietario terriero fallito.
Quando compie tre anni, suo padre comincia a manifestare i sintomi di una psicosi acuta in un hotel di Chicago dove alloggia in viaggio d'affari, farneticando di aver ricevuto insulti da una cameriera e che la moglie è stata aggredita; ricoverato al Butler Hospital di Providence, vi rimane per il resto della sua vita. 
Howard ha solo otto anni quando il padre, colpito anche da paralisi, alla fine muore per le conseguenze della sifilide.
Il bimbo viene quindi cresciuto dalla madre, da due zie e dal nonno, un appassionato di letteratura gotica che lo incoraggia nella lettura fornendogli libri tipo le fiabe dei fratelli Grimm e "Le mille e una notte" (libro a cui il nostro si ispirerà per creare il folle Abdul Alhazred e il suo “Necronomicon”). 
Nel 1896 perde la nonna materna, fatto che provoca in lui i primi incubi che lo perseguiteranno per anni, infestati da demoni da lui stesso chiamati "Magri notturni".
Nel 1897 scrive la sua prima poesia, ispirata all'Odissea, nonché i primi racconti. 
Nello stesso anno in cui muore il padre, Lovecraft si accosta agli scritti di Edgar Allan Poe, Jules Verne e H.G.Wells, alla chimica (costruirà anche un laboratorio in cantina, e le formule usate per i suoi esperimenti, dopo la sua morte, verranno erroneamente interpretate per segni magici) e all'astronomia. 
Nel 1900 cade preda dei primi esaurimenti nervosi, forse provocati dall'atteggiamento iperprotettivo della madre che si vergogna a tal punto della bruttezza del figlio da vietargli di uscire.
La morte del nonno, avvenuta nel 1904, è un brutto colpo per l'economia familiare, tanto che Lovecraft deve traslocare con la madre in un'abitazione più piccola e meno confortevole; inizia il liceo ma non riuscirà mai a completarlo a causa della sua salute malferma, dovuta anche a una caduta da un'impalcatura in seguito alla quale soffrirà per tutta la vita di emicranie.
Il 1906 è l'anno in cui Lovecraft appare per la prima volta nella stampa, nel Providence Sunday Journal, con una lettera in cui sfotte l'astrologia; continua poi a scrivere diverse missive a carattere astronomico, intervenendo nei dibattiti sulle riviste del settore.
A causa dei continui esaurimenti, abbandona definitivamente gli studi e un corso di chimica che frequenta, preferendo fare lunghe scorrazzate in bicicletta con gli amici. 
Nel 1911 la famiglia di Lovecraft cade definitivamente in disgrazia, stavolta a causa di investimenti sbagliati fatti dallo zio, piombando in uno stato di miseria nera da cui non riuscirà mai ad uscire.
Nel 1912 Howard riesce a pubblicare le prime poesie, facendosi notare dal presidente di un'associazione di scrittori dilettanti, la UAPA, mentre nel 1915 comincia a revisionare manoscritti altrui, suo unico lavoro continuativo fino alla morte; al contempo pubblica il primo dei tredici numeri de "The Conservative", una sua raccolta di saggi e poesie che rimarrà in piedi fino al 1923.
Comincia a prendere forma la sua vasta rete di corrispondenti e, fra i suoi interlocutori, si annoverano negli anni scrittori come il giovane Forrest J. Ackerman, Donald Wandrei, Henry S. Whitehead, Robert Bloch e Robert E. Howard. 
Con l'ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, cerca di entrare volontario nella guardia nazionale del Rhode Island, ma ancora una volta l'intervento della madre gli preclude ogni possibilità di successo. 
Nel 1919, Lovecraft incontra a Boston uno degli autori da cui trarrà grande ispirazione, Lord Dunsany: il nostro rimane letteralmente abbagliato dallo stile e dalla tematica "onirica" dello scrittore irlandese.

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Lo stesso anno, dopo aver sofferto per un lungo periodo di isteria e depressione, la madre di Lovecraft viene finalmente ricoverata al Butler Hospital, lo stesso ospedale dove il marito era morto qualche anno prima. 
Il loro morboso legame cessa solo col decesso della donna, avvenuta il 24 marzo 1921, a seguito di complicazioni durante un intervento alla cistifellea.
A Boston, Howard stringe amicizia con Sonia H. Greene, una vedova sette anni più vecchia di lui, con cui intreccia un rapporto sentimentale (ancora limitatamente di carattere epistolare, vivendo la donna a New York). 
Dopo aver ricevuto da una rivista semiprofessionale una commissione per scrivere alcuni racconti, Lovecraft nel 1922 cambia radicalmente le abitudini quotidiane, leggendo i suoi racconti in pubblico, partecipando a conferenze, venendo nominato presidente dell'UAPA e facendo numerosi viaggi nel New England.
Proprio i racconti usciti su Home Brew, nello specifico "Herbert West, Rianimatore" e "La paura in agguato", lo portano all'attenzione del direttore della rivista professionale Weird Tales, sulla quale nell'ottobre 1923 uscirà "Dagon". 
Nel febbraio 1924 il grande Harry Houdini commissiona a Lovecraft un racconto, che uscirà su Weird Tales, con il titolo di "Imprisoned with the Pharaohs", facendo in modo che la trama appaia come una vera avventura vissuta dall'illusionista. 
A marzo lo scrittore si sposa con Sonia Greene, e la coppia si sposta a New York. 
La qualità delle sue opere spingono gli editori di Weird Tales ad offrirgli il posto da direttore, ma Lovecraft rifiuta perché non vuole trasferirsi a Chicago.
La permanenza a New York viene però funestata da problemi economici, poiché i suoi sforzi per trovare lavoro sivrivelano inutili e costringono la moglie, che nel frattempo aveva visto fallire la propria attività commerciale, a spostarsi a Cleveland alla ricerca di un impiego.
Lovecraft quindi rimane a vivere da solo in una zona di Brooklyn, chiamata Red Hook (che lo scrittore immortalò nel racconto "Orrore a Red Hook") ma nel 1926 torna a Providence.
Il suo nuovo indirizzo è il numero 10 di Barnes Street (che nel racconto "Il caso di Charles Dexter Ward" viene dato come residenza del dottor Willet), dove abiterà fino al 1933.
È di questo periodo la stesura de "Il richiamo di Cthulhu" e del saggio "Supernatural Horror in Literature", nonché dei suoi primi due romanzi: "La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath" e "Il caso di Charles Dexter Ward", che tuttavia verranno pubblicati postumi perché allo stesso Howard fanno schifo. 
Nel frattempo, Weird Tales rifiuta di pubblicare "Il colore venuto dallo spazio" che finisce su Amazing Stories. 
Nel 1928 Sonia si accorda con Lovecraft per il divorzio e i maligni ipotizzano una "asessualità" dello scrittore; tuttavia, la ex-moglie lo definisce, in più di una intervista, "un amante adeguatamente eccellente" (oddio, messa così, sembra quasi un'offesa...). 
Il periodo dopo il ritorno a Providence è il più prolifico dal punto di vista letterario.

H. P. Lovecraft13Durante questi anni scrive la maggior parte dei suoi racconti oggi più conosciuti e le opere più impegnative come "Alle montagne della follia", "La maschera di Innsmouth" e il romanzo breve "Colui che sussurrava nelle tenebre". 
Inoltre continua a dedicarsi alla revisione di opere di altri autori, lavorando anche come ghostwriter ma, nonostante gli sforzi creativi, la sua situazione economica continua a peggiorare finché è costretto, nel 1933, a trasferirsi al numero 66 di College Street in un alloggio più modesto (la stessa abitazione di Robert Blake, protagonista di "L'abitatore del buio") con l'unica zia superstite.
Nel 1934 Lovecraft compie il suo viaggio più lungo fuori casa, ospitato per quasi due mesi dall'amico R.H. Barlow (futuro amministratore testamentario delle sue opere) in Florida. 
Weird Tales intanto respinge un altro suo lavoro, il romanzo "L'ombra calata dal tempo", spingendolo sempre più a mettere in dubbio le sue capacità di autore (l'ultimo suo racconto, del 1935, è "L'abitatore del buio") e a impegnarsi esclusivamente in revisioni o collaborazioni.
Il 10 marzo 1937 è ricoverato al Jane Brown Memorial Hospital di Providence dove gli viene diagnosticato un tumore all'intestino in fase molto avanzata. 
Cinque giorni dopo, il 15 marzo, alle 6:00 il "Solitario di Providence" si spegne. 
Il mondo aveva perso il suo più grande creatore di incubi, colui che aveva capito definitivamente come descrivere la paura.
Perché la vera grandezza di Lovecraft è quella di aver compreso che il vero orrore (per far paura) non può essere né nominato né descritto.
Come Dio…
Onore al Maestro!

"La più antica e potente emozione umana è la paura, e la paura più antica e potente è la paura dell'ignoto."
H. P. Lovecraft - Supernatural Horror in Literature

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