21 ottobre 
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Non potete neanche immaginare, cari amici dei Mutzhi Mambo, la gioia e l'orgoglio che proviamo oggi nell'omaggiare il nostro più grande maestro, la nostra massima ed eterna fonte di ispirazione: LUX INTERIOR, signore e signori, l'immortale cantante dei Cramps! Inutile sottolineare che senza di Lui, molto probabilmente i vostri Mutzhi Mambo non esisterebbero neppure o, comunque, avrebbero fatto cose diverse...ma bando ai sentimentalismi autoreferenziali e passiamo a occuparci doverosamente del piu grande performer della storia del rock (e chi ha avuto la fortuna di vederlo dal vivo sa che stiamo parlando della più demoniaca bestia da palco che sia mai esistita! Senza esagerazione!). Erick Lee Purkhiser nacque il 21 ottobre del 1946 a Akron, nell'Ohio, figlio di una famiglia operaia (suo padre lavorava nella fabbrica di pneumatici della Goodyear). Pur costretto in una rigida educazione cattolica, crebbe ascoltando i più deliranti dischi di rock'n'roll che passavano alla radio, leggendo i più proibiti fumetti horror della EC Comics e vedendo i più strampalati B-movie che passavano ai drive-in. Ebbe una giovinezza definita "normale", contraddistinta da insensati quanto gratuiti atti di teppismo, da feste liceali alcoliche e sfrenate e da un maniacale collezionismo di dischi. Per sfuggire alla leva per il Vietnam si iscrisse ad un college in California: naturalmente era assolutamente più interessato alle droghe e alla passera che agli studi. Nel 1972 conobbe la sua futura moglie, Kristy Wallace, meglio conosciuta come Poison Ivy, a.k.a. Ivy Rorschach (dal nome dello psichiatra che inventò le famose, inquietanti "macchie" usate per monitorare lo stato mentale dei pazienti) mentre faceva l'autostop fuori dall'università. A lei il bizzarro personaggio già piaceva (nell'ambiente del college era già noto col nome d'arte di VipVop: si spacciava per un guru psichedelico e si vestiva in modo assolutamente originale), al nostro invece erano rimaste impresse le mutandine rosse che facevano capolino dai jeans strappati dell'avvenente autostoppista. Dopo averla immediatamente caricata in auto, durante il tragitto, i due decisero di frequentare insieme il corso accademico di "Arte e Sciamanesimo" (ebbene si, cari amici, a quell'epoca, al college di Sacramento, c'erano pure corsi del genere...) e da allora sbocciò l'amore! Dopo due settimane già abitavano insieme e la cosa sarebbe durata quasi quarant'anni! Certo, avevano in comune la passione per la musica (e per il sesso): entrambi erano collezionisti di rarita discografiche (ma quelle più oscure e assurde però) e Ivy suonava pure la chitarra. Ispirati, da una parte dai più estremi performers dell'epoca (David Johansen dei New York Dolls, Alice Cooper e, naturalmente, Iggy Pop degli gli Stooges) e, dall'altra, dai gruppi più dimenticati e bizzarri di DooWoop, Rockabilly, Surf e Garage, la coppia decise di metter su una band. Successivamente il nostro Erik adottò il nome di battaglia di Lux Interior (ma l'illuminazione interiore data dalla meditazione non c'entrava nulla: il nome deriva da una pubblicità per interni di auto...). Stufi degli hippies della West Coast, Erik e Kristy si trasferirono ad Akron, la citta natale di Lux, dove continuarono ad accumulare compulsivamente vecchi vinili che pagavano lavorando in fabbrica. Nel '75 partirono per New York in cerca di fortuna, ma trovarono solo tossici e barboni in una città al collasso. Si adattarono a vivere in una topaia e a fare vari lavoretti: Lux fu assunto come commesso in un negozio di dischi e Ivy trovò impiego prima come cameriera e poi come "mistress" in un negozio fetish - bondage. L'incontro con l'inquetante Gregory Beckerleg, che in seguito prese il nome di Brian Gregory, fu la svolta decisiva: pur non sapendo assolutamente suonare, era il personaggio giusto che serviva alla band. Iniziarono a provare in un lurido scantinato con Brian che si impratichiva della sei corde (da cui ricavava soprattutto rumore) e sua sorella Pam "Bellam" Gregory che tentava di picchiare a tempo i tamburi della batteria. Presto ebbero la possibilità di esordire nel mitico CBGB'S, la Mecca del nascente movimento punk: sostituita la fragile Pam con la più tosta Miriam Linna alle percussioni, nel novembre del 1976 fecero il loro infame debutto di spalla ai Dead Boys di Stiv Bators. Pur non essendo piaciuti per niente al manager del CBGB, (erano ancoora veramente rozzi e, a parte Ivy, tecnicamente incapaci), piacquero al padrone di un altro locale di tendenza, il Max's Garage, e soprattutto ai Ramones, che li vollero come spalla per diverse date. Ben presto acquisirono (oltre che una maggiore dimestichezza e coesione con gli strumenti) anche una fama di culto, pur non essendo stati compresi dai critici snob del periodo, che non sapevano come inquadrare la loro attitudine in apparenza "passatista". Nei volantini dei loro concerti, coniarono, per definirsi, il termine "psychobilly", etichetta che poi gli è rimasta appiccicata addosso, pur avendo poco a che spartire col movimento che successivamente riprese questo nome per indicare un rockabilly suonato con attitudine punk a velocità supersonica. Secondo Lux, la percezione dello psychobilly cambiò dopo di loro (che suonavano in realtà una commistione malata di beat, surf e rockabilly), finendo per indicare qualcos'altro, così come il termine "punk" passò dal definire le furiose garage bands anni sessanta (Sonics in primis), ad indicare quelle più nichiliste e rumorose dei settanta (tipo Ramones o Sex Pistols). Ben presto anche Miriam lasciò il gruppo e al suo posto venne ingaggiato il taciturno Nicholas George Stephanoff, a.k.a. Nick Knox, un vero pestatamburi che già aveva fatto parte dei leggendari Electric Eels, storica band proto-punk di Cleveland. Conobbero poi il mitico Alex Chilton che gli propose di andare a registrare a Memphis, la patria del rock'n'roll! Registrarono diversi brani in quell'occasione, fra cui la mitica "Human Fly". Della carriera successiva dei Cramps ci occuperemo nell'Almanacco dedicato all'altra "metà del cielo", la nostra amata Poison Ivy; per ora chiudiamo ricordando l'infausta data in cui il nostro maestro ci ha lasciato: a causa di un infarto, Lux è morto il 4 febbraio del 2009 a soli 62 anni, a Glendale, in California. Il mondo del rock'n'roll ha perso per sempre la sua "luce" e tutti noi, da allora, siamo un po' più tristi....

"Well I'm a human fly
I-I said F-L-Y
I say "buzz buzz buzz"
A-and it's just becuz
I-I'm a human fly
A-and I don't know why
I got 96 tears and 96 eyes
I got a garbage brain
That's drivin' me insane
And I don't like the ride
So push that pest aside
And baby I won't care
'Cuz baby I don't scare
'Cuz I'm a reborn maggot using germ warfare
Rock!
I-I'm a human fly
I-I said F-L-Y
I-I say "bzz bzz bzz"
A-and it's just becuz
I'm a unzipped fly
A-and I don't know why
And I don't know why
But I say,
Bzzzzzzz
Rock tonight, and I say
Bzzzzzzz
Rocket ride, and I say
Bzzzzzzz
But I don't know why
Aw, I just don't know why"
The Cramps - Human Fly

Lux Interior