Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

Mondatevi dai vostri peccati e per una volta meditate sull'essenza dell'universo. 
Oggi vi verrà in aiuto MOEBIUS, il piu grande autore di fumetti di sempre! 
È una data speciale, cari amici dei Mutzhi Mambo, perché si festeggia l'anniversario della nascita dell'immenso Jean Giraud, in arte Moebius, uno dei maggiori visionari del dopoguerra e uno dei più innovativi narratori della "bande desinnée", nonché della fantascienza tout-court .
Chiunque metta ancora in dubbio che il fumetto è una forma di arte, si vada a rileggere e a osservare le meravigliose tavole dell'autore francese e poi si ricreda!
Jean Giraud amava disegnare. 
Ossessivamente. 

Moebius3Era consapevole di dedicare la maggior parte del proprio tempo al lavoro, piuttosto che alla propria prosaica quotidianità. 
Per Giraud il fumetto era disciplina, fatica, sforzo. 
Era mettersi sempre in discussione e provare a innovare, anche in qualche misura contro se stessi. 
Non a caso, è considerato il singolo autore più influente di tutta la storia del fumetto; potrebbe essere pure un'esagerazione (è un titolo che sinceramente meritano più d'uno) ma il suo volersi mettere continuamente in gioco e il suo sapersi reinventare, lo hanno portato a creare un corpus seminale ma inimitabile, anarchico ma rigoroso, visionario e iperrealista insieme. 
È unico, lo stile di Moebius, per quanto fosse formidabilmente eclettico. 
Anzi, Moebius è unico e basta!

Jean Giraud, nasce l'8 marzo del 1938 a Fontenay-sous-Bois, vicino a Parigi. 
Quando, nel 1941, i genitori divorziano, Jean viene affidato alle cure dei nonni materni, presso Fontenay. 
E' in questo periodo che guardando i fascicoli di "Les Tours du monde" scopre le incisioni dell'Ottocento, che, insieme ai fumetti italiani come "Pecos Bill", avranno molta influenza nei suoi lavori successivi. 
Dopo essere stato rifiutato alla scuola superiore d'arte (sì, avete capito bene, rifiutato!), Giraud nel 1954 si iscrive a un corso di disegno per corrispondenza. 
Viene successivamente accettato alla Scuola Tecnica d'Arti Applicate di Parigi, dove frequenta un biennio. 
Sempre nel 1954 pubblica la sua prima storia a fumetti "Les Aventures de Franck et Jeremie" sulla rivista di fumetti per ragazzi "Far West".
In seguito collabora con il periodico cattolico "Coeurs Vaillants" per il quale scrive e disegna alcune storie a carattere umoristico. 
Con i soldi guadagnati se ne va in Messico a trovare sua madre che si è appena risposata. 
Restarà in questo paese per otto mesi. 
Nel 1961, dopo il periodo di ferma militare, comincia a collaborare con "Spirou" dove aiuta Jije nella realizzazione delle avventure di "Jerry Spring". 
Per la casa editrice Hachette realizza alcune illustrazioni e, nel 1963, inizia a collaborare al noto settimanale "Pilote" con Charlier.

Moebius35Il periodico vuole dar vita a una nuova serie western e dai due autori, riceve il progetto per la creazione del "Tenente Blueberry", che si rivelerà una delle più belle e complesse saghe western a fumetti mai realizzate. 
"Blueberry", le cui fattezze sono ricalcate pari pari su quelle di Jean Paul Belmondo (anche se successivamente il character design diventa più autonomo), dopo alcuni episodi di "rodaggio", diviene la serie che ha traghettato il genere di frontiera in un mondo più adulto e realistico, ricco di trame intriganti e storicamente plausibili e di disegni dinamici ma curatissimi.
In questa occasione Giraud comincia a firmarsi con lo pseudonimo "Gir". La serie avrà un enorme successo e Giraud non disdegnerà mai di continuare a disegnarla fino al 2007, subentrando anche ai testi dopo la morte di Charlier (1989).
Sempre nel 1963 sulla rivista "Hara Kiri", il nostro incomincia a pubblicare alcune storie, ispirate ai comics grotteschi della rivista americana "Mad", con lo pseudonimo "Moebius", che si allontanano notevolmente dallo stile classico delle storie firmate "Gir". 
Per il nuovo pseudonimo, Moebius si ispira al "nastro di Möbius", la figura geometrica scoperta dal matematico omonimo e nota per essere l'esempio più semplice di superficie a una sola faccia. 
Nel 1965 compie un secondo viaggio in Messico dove sperimenta i funghi allucinogeni e realizza degli schizzi destinati ad illustrare le poesie di Alexandro Jodorowsky, esule cileno, autore e attore teatrale, che conoscerà e con cui collaborerà diversi anni dopo. 
Le storie architettate da Moebius sviluppano parallelamente temi più classici, e altri assolutamente fantastici. 
Nel 1973 pubblica il breve "La deviazione" su "Pilote", opera che diverrà un manifesto per una nuova generazione di fumettisti. 
Un fumetto che non era più legato ad un riscontro esclusivamente commerciale o a una lettura per ragazzi (anzi...) ma che con valenze artistiche e culturali si rivolgeva ad un pubblico adulto e di mentalità piuttosto aperta. 
Nel 1974, insieme a Mandryka, Bretcher e Gotlib pubblica sull' "Echo des Savanes" "Incubo Bianco", una denuncia del razzismo xenofobo dei francesi, totalmente al di fuori degli schemi del fumetto tradizionale. 
L'anno successivo viene contattato da Alejandro Jodorowsky per la progettazione del film "Dune", tratto dal romanzo di Frank Herbert. 

Moebius41
Grazie a questa collaborazione conoscerà lo sceneggiatore Dan O'Bannon che scriverà per lui "The long Tomorrow". 
Sempre nel 1975, assieme a Druillet, Dionnet e Farkas, fonda la rivista "Metal Hurlant", che rivoluzionerà in modo radicale il fumetto internazionale e fungerà da modello per riviste come l'americana "Heavy Metal" o la italianissima "Frigidaire". 
È su "Metal Hurlant" che Moebius realizzerà i suoi capolavori: "Arzach" e il "Garage ermetico di Jerry Cornelius", ribaltando il concetto stesso di narrazione lineare. 
Visionari, surreali, non logici, i fumetti di Moebius diventano uno spazio libero per suggerire emozioni e suggestioni e per dar libero sfogo alla sua formidabile fantasia. 
Diviene richiestissimo nel cinema dove progetta i costumi per "Alien", lo storyboard di "Tron" e partecipa alla creazione del cartone animato "Le maitres du temp", diretto da Rene Laloux. 
Si permette perfino di rifiutare una collaborazione alla scenografia di "Blade Runner" (film che al suo immaginario deve praticamente tutto), decisione di cui in seguito si pentirà amaramente. 
Nel 1980 inizia la proficua collaborazione con l'altro grande visionario, Jodorowsky, con la saga-capolavoro dell' "Incal". 
In quello stesso anno conosce Appel-Guerry guida spirituale del gruppo Iso-Zen, cui Moebius si unisce trasferendosi a Tahiti. 
Tornato a Los Angeles fonda con la moglie Claudine e i coniugi Jean Marc e Randy Lofficier, la Starwatcher Graphic, una società che cura i suoi diritti negli Usa. Moebius50
Sui testi del mitico Stan Lee, Moebius disegna per la Marvel una miniserie di due episodi di "Silver Surfer", il surfista alieno protagonista a suo tempo di una delle più belle saghe scritte dall'autore americano con i disegni di Jack Kirby. 
Nel 1996 scrive i testi per il manga di Jiro Taniguchi "Ikaru", poi pubblicato in Europa nel 2000. 
Insieme a Merzier, Moebius realizza i disegni preparatori da cui sono state tratte le scenografie del film "Quinto Elemento" (1997) di Luc Besson. 
Pubblica inoltre inumerevoli storie singole, la maggior parte delle quali di carattere surreal-fantascentifico, a volte in collaborazione con altri (tra cui ricordiamo Geoff Darrow e Bati) e anche dei fumetti erotici, su testi di Jodorowsky, usciti in Italia col titolo "Moebius Proibito" (2013). 
Il Maestro muore a Parigi, il 10 marzo 2012, dopo una lunga battaglia contro il cancro. 
Non ci sono dubbi, Moebius è stato il più grande discepolo di artisti come Piranesi o Escher. 
Peccato ci abbia lasciato così presto, ma le sue tavole saranno ammirate per sempre. 
Tanto, quasi tutto, scompare con gli anni: Moebius rimarrà di sicuro…
Onore a Jean Giraud, onore a Moebius!

"Ci sono volte che, scegliendo un tema, un’esistenza, una tecnica che ci confà o conviene, si è destinati consapevolmente verso il fallimento. Dopo, però, non ci si deve lamentare."
Jean Giraud/Moebius

Almanacco Pulp dei Mutzhi Mambo

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