Per tutti quelli che pensano che il punk '77 sia stato solamente un fenomeno di moda...
Signore e Signori, il "Peggior incubo dell'Inghilterra": questo è stato SID VICIOUS, aldilà dei suoi (scarsissimi) meriti musicali e oggi, cari amici dei Mutzhi Mambo, celebriamo mesti mesti il suo compleanno.
Come al solito, lungi da noi dare un qualsiasi giudizio morale sul personaggio...
Sid Vicious è stato l'emblema di tutto quanto faceva paura all'estabilishment: sporco, drogato, istintivo, irriverente, così fottutamente rock'n'roll!
Anzi il punk per eccellenza!
Ma purtroppo è divenuto anche il simbolo di come ti può ridurre questo genere se lo prendi troppo (o troppo poco, dipende dai punti di vista...) sul serio: l'incarnazione del "No Future" cantato dai "suoi" Sex Pistols!
È stato l'alfiere del nichilismo punk (che a sua volta ha portato alle estreme conseguenze la morale autodistruttiva insita nel rock'n'roll stesso), la dimostrazione del fatto che l' "essere rock'n'roll" va al di là di ogni tecnica ma dipende dall'attitudine.
E il nostro Sid di tecnica non ne aveva per nulla ma di attitudine, quella sì, ne aveva da vendere.
Pure troppa!
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i Sex Pistols non furono un gruppo che faceva autentiche canzoni di protesta politica o di denuncia sociale (a differenza di quelle dei Clash che, almeno in parte, lo erano).
In realtà, la battaglia dei Sex Pistols fu più sul fronte dell’estetica che su quello della politica.
Gli slogan e gli stessi simboli politici erano funzionali alla definizione di un'estetica, non a una effettiva posizione politica (come dimostrano le svastiche esibite dal nostro Sid).
Il "sistema" contro il quale combatterono, non è tanto quello sociale ma piuttosto quello dell’industria musicale.
I loro nemici non erano i politici (per quanto non ci andassero teneri con la satira corrosiva), ma le rockstar.
L'anarchismo da loro sposato aveva poco a che vedere con l'anarchismo filosofico o politico ma era funzionale sopratutto a suggerire l’idea di "caos".
Quella di Vicious e compagni fu una vera e propria estetica del caos e della contraddizione.
Il punk è anche questo: rigetto di tutti i valori, compresa la coerenza.
In un certo senso, la rivoluzione portata avanti da McLaren e dal gruppo era finta, costruita; eppure, all’interno del mondo del rock, è stata verissima e con tante conseguenze.
Prima di tutto per Vicious stesso.
Sid non ha aggiunto molto alla musica dei Sex Pistols (con l'eccezione di "Belsen Was A Gas"), ma ha dato un contributo fondamentale all'estetica e alle mitologie del rock tout court: se la musica dei Sex Pistols ha influenzato la produzione musicale di numerosissimi gruppi, Sid Vicious ha influenzato l'immaginario collettivo.
Fece suo il mito di James Dean, il "live fast, die young", aggiornandolo alla più decadente epoca di Lou Reed, David Bowie e i New York Dolls.
In realtà Sid non diventò mai davvero parte della musica del gruppo, ma piuttosto divenne parte del loro spettacolo: perverso e fragile, violento e incosciente, sempre più cominciò a fare del "drug, sex and rock'n'roll" il suo stile di vita.
Ma la fragile identità di Sid non poteva sopravvivere a lungo ai miti di cui si alimentava; a una personalità così labile contribuì il consumo di eroina, a cui venne introdotto dalla fidanzata Nancy Spungen.
Sid e Nancy si ritrovarono presto legati da un rapporto perverso di reciproca auto-distruzione, che avrebbe portato entrambi a morire a distanza di pochi mesi.
Nel teatro dell’assurdo e della crudeltà imbastito dai Sex Pistols, Sid Vicious e Johnny Rotten, pur essendo figure complementari, si distinguevano: a differenza di John, Sid portava così all’estremo la propria parte che finì per inverare ogni fiction.
Laddove John Lydon era dilaniato da un conflitto tra sé e il proprio personaggio, e offriva il suo meglio quando metteva in scena questa sua schizofrenia, Vicious invece cominciò sempre più a identificarsi con il personaggio stesso e non fu più in grado di prenderne nemmeno parzialmente le distanze.
Mentre Rotten era consapevole del proprio ruolo, e, in alcuni momenti, giungeva a rifiutarlo, Vicious diventò una marionetta nelle mani di Malcolm McLaren e dei media: sia sul palco che fuori, le sue performance si fecero sempre più estreme e vissute, al confine dove non è più possibile distinguere la finzione dalla realtà, l'arte dalla vita (e dalla morte).
John Simon Ritchie (cosi all'anagrafe) nasce a Londra, il 10 maggio del 1957, figlio di una guardia di Buckingham Palace, che suona semiprofessionalmente il trombone nella scena jazz di Londra, e di una tossica.
Poco dopo la sua nascita, il padre lascia la famiglia, e madre e figlio si trasferiscono a Ibiza.
Nel 1965, la madre si risposa e John Simon adotta il cognome del patrigno, diventando John Simon Beverley o anche John Beverley.
Vicious ha un'infanzia difficile; con una madre tossicodipendente, sta volentieri fuori casa e inizia ben presto a girare per Londra e a idolatrare idoli glam rock come David Bowie e i Roxy Music.
Nel 1975 conosce John Lydon, futuro cantante dei Sex Pistols, che gli da il suo nome d'arte a causa del criceto che Vicious possiede e che Lydon considera malvagio ("vicious" in inglese), anchese un'altra versione riferisce che la scelta del nome sia una ripresa dal titolo di una canzone di Lou Reed.
In quel periodo Sid inizia a frequentare la nascente scena punk di Londra, rendendosi protagonista di alcuni incidenti durante i concerti (leggenda vuole che proprio lui abbia inventato il "pogo").
Prima di entrare nei Sex Pistols, la sua storia era la stessa di tanti altri emarginati come lui: era stato cacciato da casa quando aveva quindici anni, e aveva vissuto di espedienti.
Anche dopo esser diventato il fan numero uno del gruppo, onnipresente ai concerti punk londinesi, fino al 1977 la sua carriera musicale si limita a una serata come batterista dei "Siouxsie and The Banshees".
Ma in quello stesso anno, in corrispondenza con la cacciata di Glen Matlock dai Sex Pistols, Vicious viene fatto entrare nella band dall'amico John Lydon.
Vicious all'epoca non sa suonare il basso per niente, ma Lydon confida che imparerà in fretta e conta sul suo aspetto fotogenico e sbarazzino, tanto amato dai mass media.
Anche per McLaren (il cui interesse per la musica è pari a zero) è il ragazzo giusto per l'immagine che vuole dare ai suoi protetti.
Agli inizi del 1977, in occasione di un concerto degli Heartbreakers di Johnny Thunders, giunge a Londra una groupie della band, Nancy Spungen, nota troiona tossica: lei e Sid si piacciono subito e il bassista, per solidarietà, inizia a fare uso massiccio di eroina.
Nel periodo successivo Vicious si impegna sul serio a imparare a suonare il basso, ma alle sessioni di registrazione di "Never Mind the Bollocks" si presenta quasi sempre troppo ubriaco o fatto per suonare; infatti registra solo i primi due brani dell'album, "Holidays in the Sun" e "Bodies", mentre per le altre canzoni venne sostituito da Matlock, rientrato nel gruppo, ma solo come session man.
Nei mesi successivi gli amici provano a separarlo da Nancy e dall'uso di eroina, ma senza risultato.
Nel 1978 i Pistols fanno il loro primo tour negli Stati Uniti, durante il quale Vicious dà sfogo sul palco al suo masochismo radicale e insulta più volte la folla, che non la prende affatto bene.
La tournée diventa quasi un tiro al bersaglio, e il bersaglio è proprio Sid...
Due giorni dopo l'ultimo concerto dei Pistols, Vicious va per la prima volta in overdose e tre giorni più tardi, durante un volo aereo verso New York, cade di nuovo in un coma causato dall'eroina.
In Inghilterra Vicious rompe definitivamente con Lydon, che aveva nuovamente tentato di farlo ragionare e di separarlo dalla sua amata, e poi si trasferisce per breve tempo a Parigi, dove partecipa alle riprese del film sui Sex Pistols "The Great Rock 'n' Roll Swindle", per il quale registra una cover di "My Way" e un paio di sgangherate versioni di Eddie Cochran ("Something else" e "C'mon Everybody").
Nell'agosto 1978 Vicious si trasferisce a New York e si esibisce in un concerto con una backing band chiamata The Vicious White Kids, composta da Steve New, Glen Matlock (sì, proprio lui!) e Rat Scabies.
In seguito forma gli Idols, gruppo dalla breve vita con Barry Jones, Steve Dior, Arthur Kane e Jerry Nolan.
L'unico album pubblicato dalla band, "Sid Sings", composto esclusivamente da cover e dalle tracce registrate per "The Great Rock 'n' Roll Swindle", esce nel 1979.
Il 12 ottobre 1978 Vicious trova Nancy Spungen morta accoltellata; ma trovandosi in stato confusionale a causa dell'abuso di eroina e altri stupefacenti non ricorda nulla.
Viene arrestato inizialmente come unico indagato.
Uscito su cauzione pagata dalla EMI, Vicious commette varie cazzate: prima tenta di suicidarsi tagliandosi i polsi con una lampadina rotta, in seguito viene nuovamente arrestato per aver rotto un bicchiere in faccia a Todd Smith, fratello di Patti Smith.
Dopo il suo rilascio il 1º febbraio 1979, Vicious assume nuovamente della roba che la mamma in persona provvede ad iniettatagli, durante la festa per il suo rilascio.
Sopravvive alla prima overdose grazie all'intervento della nuova fidanzata Michelle Robinson; si fa un'altra dose e poi, a quanto pare, un'altra ancora.
Successivamente collassa e verrà trovato morto di overdose il mattino seguente.
Vicious lascia un biglietto scrivendo di voler esser sepolto di fianco alla sua fidanzata Nancy con addosso i suoi jeans, la sua giacca di pelle e i suoi anfibi.
In barba alle sue ultime volontà, la madre di Nancy non acconsente: non aveva mai approvato la sua relazione con il cantante che, oltretutto, è il maggior indiziato del suo omicidio!
Il 7 febbraio 1979, al termine di una cerimonia funebre di basso profilo celebrata nel New Jersey, la madre di Vicious decide di far cremare il figlio.
Cenere alla cenere, polvere alla polvere: questo il destino prematuro del più grande iconoclasta del rock, l'ultima truffa della "più grande truffa del rock'n'roll" …
Onore (artistico) a Sid Vicious!
"… God save the Queen
We mean it man
We love our queen
God saves
God save the Queen
We mean it man
There is no future
In England's dreaming
No future
No future for you
No future for me"
Sex Pistols - God Save The Queen