Continua la sagra degli "sconvoltoni" del rock'n'roll, con uno dei più genuini e "vissuti" personaggioni del nostro genere preferito: il fantastico ERIC BURDON, il cantante degli Animals!
Quando ancora in Europa al massimo si suonavano mazurke e qualche timido rockabilly, cari amici dei Mutzhi Mambo, band come gli Animals fecero capire a tutti cos'era il vero rock'n'roll, come si doveva suonare il garage e il soul per far ballare il pubblico!
Andare ad un concerto degli "Animals" e vedere l'intensità con cui affrontavano il loro repertorio, era un'esperienza unica, viscerale, che ti segnava dentro.
Certo, non per fare i nostalgici, ma pensare che in quell'epoca favolosa, uscendo la sera per una birra, ti poteva capitare di beccare i primi vagiti dei Beatles, degli Stones, degli Who, dei Kinks o, appunto, degli Animals mette letteralmente i brividi!
L'ondata della British Invasion è stata uno dei momenti migliori della storia del rock, e gli Animals erano fra i gruppi migliori di quel momento migliore.
Qualcuno potrà obiettare che è stata l'ennesima appropriazione bianca del repertorio nero ma 'sti cazzi!
Averne di plagi così, averne…
Burdon in special modo, non ha mai fatto mistero delle influenze afroamericane nel suo particolare stile di cantato ma ha saputo interpretare con una classe unica, calda e alcolica, ma anche un filo isterica, il rhythm'n'blues come pochi altri.
Va detto che per anni è stato pure un bel junkie coi controfiocchi...
Ma bontà sua è riuscito a rimanere in sella ed ora è un vero "signore" del rock'n'roll, con quel fascino che possono vantare solo i veri "veterani"...
Eric Victor Burdon nasce a Newcastle upon Tyne, l'11 maggio del 1941.
La sua famiglia è working class; suo padre fa l'elettricista.
Accompagnando il padre al lavoro nei locali dove deve fare l'impianto elettrico, Burdon vede in anteprima molti dei club dove avrebbe suonato in seguito.
Inoltre, sempre grazie al lavoro di suo padre, in casa Burdon c'è una delle rare televisioni del quartiere e, fin da quando Eric ha 10 anni, l'anno in cui si accende la prima sigaretta, il giovane è uno dei pochi privilegiati a possedere un apparecchio televisivo.
Vedere Louis Armstrong in TV è un'esperienza mistica per il piccolo che fa sbocciare il suo amore per il blues.
Ma per Burdon i suoi primi anni di scuola sono come un "incubo oscuro degno di Charles Dickens".
A Newcastle, a causa dell'inquinamento e dell'umidità del fiume, ha quotidiani attacchi di asma.
Durante la scuola elementare, viene confinato in fondo alla classe (composta da una media di 40-50 alunni!), e riceve costantemente molestie da parte di bulli e insegnanti.
Alcuni maestri sono proprio sadici mentre altri fanno finta di niente.
La molestia sessuale e la punizione corporale a cinghiate sono all'ordine del giorno.
Il suo amore per la musica nera lo porta a iniziare a suonare il trombone; tuttavia rendendosi conto che non è granché come esecutore, opta per il canto e, quando raggiunge la scuola secondaria, un insegnante lo indirizza al Newcastle Art College, cambiando la sua vita per sempre.
Il suo primo rapporto sessuale ce l'ha a 13 anni, con una compagna molto più esperta di lui, e bigia la scuola volentieri per andare al pub coi compagni.
Qui incontra John Steel, il primo batterista che sarà con Burdon negli Animals.
Conosce molti altri "giovani ribelli", dei beatnik in salsa inglese che condividono con lui l'interesse per i jazz, i folk e i film americani.
La loro base è il jazz club The Downbeat.
I suoi amici li descrive come "una banda di motociclisti... senza motociclette"; sono tosti, gran bevitori e ascoltano la musica a stelle e strisce.
Gli Animals si formano nel 1962 e Burdon ne diventa il cantante.
La band originalmente si chiama Alan Price Rhythm and Blues Combo, ed esisteva già nel 1958; diventano The Animals poco dopo l'ingresso di Burdon nel gruppo.
Il gruppo inizia ad esibirsi nei locali del circondario; a seguito del discreto successo ottenuto e grazie ai buoni uffici di Giorgio Gomelsky, già manager degli Yardbirds, nel 1964 la formazione si trasferisce a Londra, giusto in tempo per essere inserita nel novero della nascente British invasion.
Dopo le prime esibizioni, che vedono in repertorio diversi brani del repertorio R&B e blues classico, nonché di artisti come Jimmy Reed e John Lee Hooker, il gruppo riesce a pubblicare il suo primo singolo, una versione rock di "Baby, Let Me Follow You Down" reintitolata per l'occasione "Baby Let Me Take You Home".
Nel giugno del 1964 gli Animals pubblicano la loro prima hit, la mitica "House of the Rising Sun", caratterizzata da arrangiamenti in cui spicca l'organo Vox Continental suonato da Alan Price.
Il brano, un pezzo folk tradizionale (la prima versione registrata esistente è quella di Alger "Texas" Alexander e risale al 1928), è oggetto di numerose controversie per quanto riguarda il suo riarrangiamento nella versione odierna: ciò è dovuto al fatto che in quello stesso periodo diversi altri artisti come Bob Dylan ed il chitarrista blues Josh White mettono nel proprio repertorio questo pezzo.
Durante i loro primi anni, sotto la direzione del produttore Mickie Most, gli Animals fanno uscire 45 giri di cover di canzoni pop, come "Bring It On Home to Me" di Sam Cooke e "Don't Let Me Be Misunderstood" di Nina Simone (sempre però con arrangiamenti graffianti e personali).
Discorso differente invece per gli LP, caratterizzati da sonorità scure e potenti, molto più vicine al blues ed al R&B: esempi ne sono brani come "Boom Boom" di John Lee Hooker e "I Believe to My Soul" di Ray Charles.
È proprio in quel periodo che si definisce il sound caratteristico del gruppo, incentrato sulla voce potente e profonda di Burdon e su una tastiera messa più in primo piano rispetto alle chitarre (caratteristica che verrà fatta propria in seguito da numerosi gruppi come i Doors e gli Steppenwolf).
Dal maggio del 1965 il gruppo inizia a disgregarsi: Alan Price abbandona a causa di motivi musicali, vista la sua intenzione di dedicarsi alla carriera solista, nonché personali (si dice che avesse paura degli aerei) e viene sostituito da Dave Rowberry prima della registrazione dei brani "We've Got to Get Out of This Place" and "It's My Life".
Nel febbraio del 1966 il batterista Steel lascia il gruppo e viene sostituito da Barry Jenkins; in quello stesso periodo vede la luce l'ultima vera hit del gruppo, una cover della canzone "Don't Bring Me Down" di Goffin-King.
Il colpo di grazia giunge solo alcuni mesi dopo, quando la band decide di sciogliersi a causa di problemi finanziari dovuti alla cattiva gestione del manager Mike Jeffery.
Nell'ottobre del 1966 Eric Burdon rifonda assieme a Jenkins il gruppo, sotto il nome di Eric Burdon and the New Animals.
Fanno parte della nuova formazione John Weider (chitarra, violino, basso), Vic Briggs (chitarra, pianoforte) e Danny McCulloch (basso).
Il genere musicale del gruppo vira però dal blues alla psichedelia, complice anche il massiccio uso di droghe del nostro Eric.
Tra le hit del gruppo ci sono "San Franciscan Nights", "Monterey" (un omaggio al Monterey Pop Festival del 1967), e la canzone pacifista "Sky Pilot".
In seguito si verificano ulteriori variazioni nella formazione: nell'aprile del 1968 il tastierista Zoot Money (George Bruno) sostituisce Briggs, mentre tre mesi dopo Andy Summers, futuro chitarrista dei Police, prende il posto di McCulloch.
Nel 1969 gli Animals si sciolgono definitivamente e Burdon si unisce al gruppo californiano degli War.
Nel frattempo, dalla meta degli anni ‘60 fino alla morte del chitarrista (1970), diventa amico intimo di Jimi Hendrix, e questo anche dopo che che Hendrix gli ha soffiato la moglie, la splendida Angela King, che il nostro aveva sposato nel 1967.
Infatti Burdon è quello che viene chiamato per tentare di mettere una pezza tutte le volte che Hendrix collassa per gli abusi.
Diventa anche un buon amico di John Lennon, tanto da essere menzionato in una delle canzoni dei Beatles, "I Am The Walrus" come "Eggman".
Il nuovo progetto a cui si unisce, i War, sono una formazione di estrazione multietnica dedita a una miscela tra funk, R&B, jazz e latin.
La band fa il suo esordio con "Eric Burdon Declares "War", che contiene singoli come "Tobacco Road" e "Spill the Wine".
Durante una tournée nel 1971, il cantante è vittima di un attacco di asma e gli altri membri devono gestire le restanti tappe senza di lui.
Burdon lascia i War per collaborare con il cantante blues Jimmy Witherspoon, incidendo l'album "Guilty!" (1971) e intraprendendo una carriera solista con la creazione di una band tutra sua, la Eric Burdon Band, che pubblica "Sun Secrets" (1974) e "Stop" (1975), lavori che si inseriscono nel filone progressive (brrrr!).
Nel 1975 si riunisce momentaneamente con la formazione originale degli Animals pubblicando un nuovo disco, "Before We Were So Rudely Interrupted" (1977) e poi un'altra volta col disco "Ark" (1983), con Zoot Money alle tastiere e materiale tutto originale.
Entrambi gli album sarebbero stati considerati capolavori negli anni '60, ma ormai faticano a trovare un pubblico interessato.
Dopo aver militato in un complesso tedesco, Burdon continua a creare sconcerto registrando album scadenti, fra cui "Wicked Man" (1988) e "Access All Areas" (1993) con l'organista Brian Auger.
Non domo, Burdon riforma gli Animals nel 1998, a nome The New Animals, con una formazione tutta nuova: il bassista Dave Meros, il chitarrista Dean Restum, il batterista Aynsley Dunbar e il chitarrista Neal Morse.
Registrano un "Live" alla Coach House il 17 ottobre 1998, pubblicato poi su video e DVD nel dicembre dello stesso anno.
Nel 1999 esce "The Live Live Bootleg No. 2" e nell'agosto 2000 "The Live Live Bootleg 2000", con Martin Gerschwitz su tastiere.
Nel giugno 2003 ancora una nuova formazione per "Eric Burdon and The Animals", con il tastierista Martin Gerschwitz, il bassista Dave Meros, il chitarrista Dean Restum e il batterista Bernie Pershey.
Si sciolgono però nel 2005.
Il 13 dicembre 2008, Burdon perde una battaglia legale durata tre anni per poter usare il nome "Animals" nel Regno Unito.
Da allora è il batterista John Steel a possederne i diritti ma solo in UK.
Il 9 settembre 2013 viene ammesso l'appello di Burdon che potrà utilizzare "The Animals" anche nella sua patria.
Nel 2016, il nostro Eric finalmente trova una line up stabile per i suoi Animals: Johnzo West (chitarra / voce), Davey Allen (chiavi / voci), Dustin Koester (batteria / voce), Justin Andres (basso / chitarra), Ruben Salinas (sax / Flauto) e Evan Mackey (trombone).
Sul versante solista, nel 2004 pubblica "My Secret Life", il suo primo album con nuovi pezzi da 16 anni, insieme ai co-autori Tony Braunagel e Marcelo Nova.
Nel 2005 pubblicano un album dal vivo: "Atene Traffic Live".
Nel 2006, esce il suo disco blues/R&B intitolato "Soul of a Man" e dedicato a Ray Charles e John Lee Hooker.
A 71 suonati registra un EP con la ruvida garage band di Cincinnati, i Greenhornes, intitolato semplicemente "Eric Burdon & the Greenhornes".
Nel 2013, Eric Burdon esce con un nuovo album chiamato "Til Your River Runs Dry".
Che dire: Eric, non mollare!
Hai ancora tante cartucce da sparare (e chi lo ha visto recentemente dal vivo sa che non è retorica...)!
Tanti auguri, Maestro!
"…You know I'm mad like Al Capone (I'm burnin' up)
I said I'm mad (I'm burnin' up)
Like Sonny Liston yeah (I'm burnin' up)
You know baby I'm mad (I'm burnin' up)
Like Cassius Clay (I'm burnin' up)
You know I'm mad (I'm burnin' up) you know I'm mad
Yeah baby, alright baby (I'm burnin' up)
I'm mad, come on (I'm burnin' up)…"
The Animals - I'm Mad Again