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UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

Se c'è un figlio che ha reso onore al nome del padre, questi è il grandissimo LON CHANEY JR.! 
Era difficile raccogliere la pesantissima eredità di un papà come Lon Chaney (detto "L'Uomo dalle Mille Facce", interprete di classici come "Il gobbo di Notre Dame" e "Il Fantasma dell'Opera"), ma lui ce l'ha fatta alla grande! 
Non pensiate che Lon sia stato “solo” un figlio d’arte, magari talentuoso: il nostro ha avuto una vera infanzia infernale da cui è uscito facendosi un mazzo cosi, meritandosi ogni centimetro di pellicola girata per lui!

Lon Chaney Jr33
È stato uno dei volti stessi dell'horror classico e anche nell’amaro tramonto di carriera, funestato da malattie, alcolismo, tossicodipendenze e produzioni infime e umilianti, è riuscito sempre a distinguersi per ruoli di culto, anche se secondari.
Noto principalmente per aver impersonato esseri mostruosi in numerose pellicole horror, soprattutto per aver dato il volto al licantropo cinematografico per eccellenza, Chaney Jr. è l'unico attore al mondo ad aver interpretato sul grande schermo tutti e quattro i personaggi “de paura” principali: il Mostro di Frankenstein, Dracula, la Mummia Kharis e l'Uomo Lupo. 
Una vera summa, un’enciclopedia di mostruosità!
Come fare, cari amici dei Mutzhi Mambo, a non essergli eternamente riconoscenti? 
Da parte nostra, speriamo che questo piccolo omaggio alla sua memoria serva come monito alle generazioni future: di mostri ce ne sono tanti, milioni di milioni ma la stella di Lon Chaney Jr. brillerà per sempre nel firmamento del Pulp!

Creighton Tull Chaney (così all’anagrafe) nasce a Oklahoma City, il 10 febbraio del 1906, figlio delle star del cinema muto Lon Chaney e Frances Cleveland Creighton Chaney, un'attrice che con i suoi road show calca i palcoscenici di tutto il paese insieme al marito. 
Il travagliato matrimonio dei suoi genitori finisce col divorzio nel 1913, quando il piccolo Lon ha sette anni, subito dopo lo scandaloso tentativo di suicidio pubblico di sua madre a Los Angeles.
Lei infatti ingoia della soda caustica che non riesce ad ucciderla, ma rovinerà per sempre le sue corde vocali, mettendo fine alla sua carriera (e al suo matrimonio…).

Lon Chaney Jr9Il giovane Creighton da lì in poi vivrà in case famiglia e collegi vari fino al 1916, quando suo padre (che ora lavora stabilmente nel settore cinematografico) si risposa e può fornire al figlio un alloggio sicuro.
Lon Chaney Jr. lavora duramente per rendersi degno della fama acquisita dal padre (che tenta a più riprese di dissuaderlo dall'intraprendere la carriera cinematografica) e della sua abilità di interprete.
Inizia a farsi strada svolgendo lavori umili, tra cui il macellaio, l'idraulico, il caldaista, il raccoglitore di frutta, mentre studia le tecniche di trucco e di trasformismo perfezionate dal padre.
Solo dopo la morte del babbo (avvenuta nel 1930), Lon ha il coraggio di proporsi nei suoi primi ruoli non accreditati, "The Galloping Ghost" (1931) e "Girl Crazy" (1932).
La sua prima interpretazione a nome di "Lon Chaney Jr." risale al 1935 in una produzione a basso budget, in cui il nome del famosissimo padre viene utilizzato per tentare di attirare il maggior numero di spettatori.
Nel 1937, sposa Patsy Beck, un ex modella fotografica, da cui non si separerà più.
Raggiunge poi la celebrità nel 1939, quando interpreta Lennie Small in "Uomini e topi", di Lewis Milestone, il suo ruolo più amato dalla critica.
Il suo debutto nel cinema horror avviene nel 1941 con "L'uomo elettrico", di George Waggner, e sempre lo stesso anno, diretto dallo stesso regista, ha il suo ruolo più celebre: interpreta il lupo mannaro nel film "L'Uomo Lupo", prodotto dalla celeberrima Universal, la casa per la quale continua a lavorare in numerosi film dell’orrore.
Dopo questa pellicola non è più “il figlio di”, può finalmente omettere la "Jr.", apparendo semplicemente come "Lon Chaney" e interpreta nuovamente il licantropo in classiconi come "Frankenstein contro l'uomo lupo" (1943), diretto da Roy William Neill, "Al di là del mistero" (1944) e "La casa degli orrori" (1945), di Erlie C. Kenton, "Il cervello di Frankenstein" (1948), di Charles Barton; ha il ruolo del Mostro di Frankenstein in "Il terrore di Frankenstein" (1942), sempre di Kenton; della Mummia Kharis in "The Mummy's Tomb" (1942), di Harold Young, "The Mummy's Ghost" (1944), di Reginald Le Borg, e "The Mummy's Curse" (1944), di Leslie Goodwins; di Dracula in "Il figlio di Dracula" (1943), di Robert Siodmak. 
Come suo padre, diventa celebre per il maniacale perfezionismo con cui si sottopone alle interminabili, estenuanti sessioni di trucco.
Ad esempio, in un film in cui interpreta un lupo mannaro, viene ripreso mentre giace morente, cambiando in pochi minuti l’aspetto di mostro nella sua forma normale.

Lon Chaney Jr12Ciò viene ottenuto rimanendo alcuni fotogrammi nel trucco completo; poi, apportando una leggera modifica al make up, viene aggiunto qualche fotogramma in più, e così via…
Il processo richiederà circa 24 ore a fronte di un pugno di minuti sullo schermo, in cui il lupo morente diventa un cittadino normale.
Per scrollarsi di dosso una carriera che, per quanto celebre, lo porta a fare unicamente pellicole di un certo tipo e per un certo tipo di pubblico, prova a recitare anche nel genere western, ma il suo fisico massiccio e i suoi lineamenti marcati gli impediscono di interpretare ruoli da protagonista e da eroe. 
Riesce comunque a ritagliarsi una nicchia come caratterista nel ruolo di cattivo in diversi film, western e noir, tra cui "Eyes of the Underworld" (1942), "The Counterfeiters" (1948), "Big House, USA" (1955), "I Died A Thousand Times" (1955), "Indestructible Man" (1956), "The Silver Star" (1955), e anche in una commedia con Dean Martin e Jerry Lewis, "Pardners" (1956). 
Famosi sono rimasti i suoi ruoli in una serie di show radiofonici, fitti fitti di misteri psicologici e soprannaturali, sul leggendario programma "Inner Sanctum", da cui sono tratti diversi film, tra cui "Calling Dr. Death" (1943), "Weird Woman" (1944), da un racconto di Fritz Leiber, "Dead Man's Eyes" (1945), tutti di Reginald Le Borg, "Strange Confession" (1945), di John Hoffman, e "Pillow of Death" (1945), di Wallace Fox. 
Dopo aver fatto 30 film per la Universal, lascia lo studio e lavora principalmente in ruoli di secondo piano, insieme a parti più consistenti ma in film a basso budget e show televisivi. 
Chaney appare anche in teatro in produzioni come "Born Yesterday", dove assume il ruolo Broderick Crawford. 
Partecipa ad alcuni dei B-movie più infami, dal celebre "The Haunted Palace" (1963) di Roger Corman, a roba veramente infima come "Bride of the Gorilla" (1951), "The Black Castle" (1952), "The Cyclops" (1957), "House of Terror" (1960), "Witchcraft" (1964), "House of Black Death" (1965), "Dr. Terror's Gallery of Horrors" (1967), "Hillbillys in a Haunted House" (1967), "Spider Baby" (1968), "Cannibal" (1968), "The Female Bunch" (1969): tutti titoli che vi consigliamo di recuperare, se siete veri appassionati di Pulp'a'bbestia!
Il nostro Lon lavora comunque di rado, in parte perché afflitto da problemi di alcolismo, in parte per il suo carattere difficile e, più tardi, per un cancro alla gola, la stessa malattia che aveva ucciso suo padre.
È proprio a causa dei problemi alla voce causatigli dal tumore che nel suo ultimo film "Dracula vs. Frankenstein" (1971), di Al Adamson, interpreta Groton, lo zombie muto assistente del dott. Frankenstein. 
Chaney muore a 67 anni, il 12 luglio del 1973, a San Clemente, in California, per un arresto cardiaco. 
Il suo corpo verrà donato alla ricerca scientifica. 
Forse l'avranno scoperto, se era un mostro per davvero!
Onore a Lon Chaney Jr.!

"Licantropia. Malattia mentale per cui un essere umano si convince di essere un «uomo lupo» o «lupo mannaro». Secondo un'antica leggenda, la vittima assume realmente i caratteri fisici dell'animale. Gli abitanti di un piccolo villaggio, vicino al castello di Talbot, sostengono di aver vissuto orribili esperienze causate da questa creatura soprannaturale. Il simbolo del lupo mannaro è la stella a cinque punte, il pentagramma, con inciso all'interno un lupo che salta.”
Voce narrante - L'Uomo Lupo



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