LA MISTERIOSA MADRE DEI MOSTRI
“La Bella che ha creato la Bestia”!
Questo era lo slogan pubblicitario del tour promozionale per lanciare il mitico “Il Mostro della Laguna Nera”, uno dei più famosi della Universal.
La Bestia naturalmente è Gill-Man, il mostro anfibio, ma la Bella?
La Bella è la misteriosissima MILLICENT PATRICK, attrice e, soprattutto, truccatrice degli Studios, che è al centro di uno dei più insondabili enigmi della Hollywood dell’epoca d’oro.
Millicent Patrick, apparve in 21 film in 20 anni (dal 1948 al 1968), recitò in dozzine di programmi televisivi, lavorò come animatrice, costumista, character designer di personaggi e illustratrice in innumerevoli altre pellicole.
L’aspetto più controverso della sua carriera è proprio il suo ruolo nella creazione del personaggio più iconico del cinema Sci-Fi degli anni '50, "Il Mostro della Laguna Nera".
Controversia che gli è costata l’esilio dagli Studios e l’oblio.
Anche oggi è una figura misteriosa nel senso più letterale del termine.
Della sua biografia infatti si sa poco e nulla…
Come se anche la sua stessa vita fosse stata inghiottita nella Laguna Nera!
Il suo vero nome è Mildred Elizabeth Fulvia (o Felicia) Di Rossi, e, secondo alcune fonti, nasce a El Paso, in Texas, a l'11 novembre 1915; secondo altre nasce all’inizio degli anni’30
Sembra che per nascita abbia il sangue blu, sia addirittura una baronessa italiana, la Baronesa di Polombara.
Suo padre è un ben noto architetto e ingegnere, responsabile, tra gli altri, della costruzione del castello di William Randolph Hearst a San Simeon, in California.
Chiaramente la nostra Millicent cresce dovendo traslocare spesso, per seguire gli incarichi del padre.
Da bambina, dimostra di avere molti talenti, tra cui la bravura nel suonare il piano classico, ma segue però la vocazione artistica: vince una borsa di studio dopo essersi diplomata alla scuola superiore a soli di 14 anni e frequenta l'Istituto Chouinard in California.
Viene assunta successivamente dalla Disney per lavorare sui cartoni animati alla fine degli anni '40, e può rivendicare a buon diritto di essere la prima animatrice femminile mai assunta dalla celeberrima casa di produzione.
È una procace e notevole bellezza e diventa attrice, stilista di moda, autrice di libri per bambini e costumista.
Le sue apparizioni cinematografiche, la maggior parte in ruoli non accreditati, iniziano nel 1948 con la commedia di Howard Hawks “A Song is Born”, e includono film famosi come “The Kentuckian” con Burt Lancaster, “Lust for Life” (1956) con Kirk Douglas e “Raintree County” (1957) con Montgomery Clift ed Elizabeth Taylor.
Il suo ultimo ruolo sul grande schermo è nel film di James Garner del 1968, “The Pink Jungle”.
Nell’ambito degli effetti speciali, la Patrick progetta lo Xenomorfo de “It Came from Outer Space” (1953), il mutante Metaluna per “This Island Earth” (1954), ed è anche creatrice delle maschere di “Abbott and Costello meet Dr. Jekyll e Mr. Hyde” (1953) e “The Mole People” (1956).
Una bella carriera da “mamma” di mostri, non c’è che dire!
Ma è soprattutto il suo ruolo nella creazione di Gill-Man, la Creatura della Laguna Nera, che le darà notorietà ma le comprometterà per sempre la carriera.
Ma occorre fare un passo indietro…
La grande casa di produzione Universal aveva fatto un sacco di soldi, fra gli anni ’30 e ’40, con i suoi famosi, classici film horror ma, col conflitto bellico, la domanda di tali pellicole era diminuita drasticamente.
Negli anni ’50 il pubblico è più interessato allo spazio, alle radiazioni nucleari, alla minaccia aliena!
La casa quindi si getta a capofitto nel nuovo filone fantascientifico e inizia a produrre film a nastro.
Incarica il bravo Jack Arnold di girare, con sequenze 3D (che allora va di moda), “Il Mostro della Laguna Nera” (1954) e quando dalla produzione si accorgono che nello staff degli FX c’è una donna (e pure bella!), colgono la palla al balzo per il lancio pubblicitario del film con lo slogan “The Beauty who created the Beast” (il riferimento alla favola “La Bella e la Bestia” non è casuale…).
All'inizio del 1954, spediscono quindi la Patrick in tour per promuovere l'uscita di marzo del film ma anche prima che la nostra Patrick iniziasse il suo giro, il capo del reparto trucco George Hamilton "Bud" Westmore invia un bollente promemoria al front office della Universal, contestando lo slogan messo a punto dall’ ufficio marketing.
Westmore sostiene che la Creatura è interamente il prodotto dei suoi sforzi.
A febbraio, mentre la tournée era in pieno svolgimento, Westmore raccoglie tutti i ritagli delle numerose interviste della Millicent ai giornali: alcuni la citano come unica creatrice della Creatura, senza menzione di Westmore o degli altri membri dello staff del reparto trucco.
Chiarisce quindi, nelle sue lamentele che non ha più intenzione di coinvolgere nuovamente la signora Patrick come artista nelle produzioni.
Westmore la prende malissimo e si vendica in modo infantile, nonostante la Patrick facesse tutto il possibile per citare il capo del suo staff durante le sue interviste.
Fedele alla sua minaccia, tuttavia, Westmore smette di collaborare con lei dopo aver completato i disegni per “Captain Lightfoot” di Douglas Sirk, fatto uscire dallo studio l'anno seguente.
A prescindere che negli studios di tale livello il lavoro viene sempre svolto in team e attribuire una paternità certa ed esclusiva è praticamente impossibile, in realtà sembra che il regista Jack Arnold, che possiede un minimo di talento artistico, disegna uno schizzo approssimativo della Creatura che passa poi a Bud Westmore e al suo socio, Jack Kevan, nel reparto trucco di Universal.
Il disegno di Arnold viene poi consegnato a Milicent Patrick per definirne i dettagli.
Quindi, se proprio dobbiamo trovare un “papà” a Gill-Man, è Arnold, non Westmore!
L’allontanamento della Patrick dal reparto trucco Universal mette fine alla sua carriera nelle FX, e per sempre oblia i dettagli dei suoi sforzi mentre è nello staff di Westmore.
Durante quel periodo, lo studio produce le creazioni più notevoli del boom della fantascienza degli anni '50, ma proprio quali siano i suoi effettivi contributi viene in gran parte oscurato dalla bizza di Westmore.
Dopo tutto una donna deve stare al suo posto!
Dopo una carriera come attrice di seconda fila, dopo il 1968 della Patrick si perdono letteralmente le tracce.
La Screen Actors Guild la elenca attualmente tra i dispersi, e nessuna registrazione definitiva della sua vita, della sua morte o della sua esistenza sembra esserci oltre i primi anni '80.
Addirittura viene data per morta durante gli anni ’70 ma si scopre che ha una relazione con l'attore George Tobias durata 40 anni fino alla morte di lui, avvenuta nel nel 1980.
Questo mette in dubbio la data della morte degli anni '70 e sembra che la data più certa della sua dipartita sia il 24 febbraio del 1998, a Los Angeles.
Povera Millicent: misteriosa la nascita, misteriosa la vita, misteriosa la morte!
Ma, a prescindere da chi sia veramente il creatore della “Creatura”, non si può non applaudire al talento della Patrick, che col suo ineguagliabile esempio, ha dimostrato, in quegli anni di assoluta prevalenza maschile, che anche una pupa ben carrozzata può tranquillamente “generare” mostri.
E che mostri!
Onore a Millicent Patrick!
“Creature from a million years ago!... every man his mortal enemy... and a woman's beauty his prey!”
Taglina – Creature from the Black Lagoon