Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

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UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

JENA IN FUGA

Domanda a bruciapelo: qual'è il personaggio più "fico" della storia del cinema?
La risposta è semplice: Jena Plissken, cari amici dei Mutzhi Mambo, lui tutta la vita!
Allegria che oggi si festeggia il compleanno del magnifico KURT RUSSELL!
Chi non ha visto il capolavoro di John Carpenter e non ha sognato, almeno una volta di essere tosto e spietato come il nostro Jena?
È vero, ci sono stati diversi character ipercool, a cominciare da Bogart /Marlowe o McQueen/Bullit, fino ad arrivare a Pacino/Montana o Jackson/Winnfield (per non parlare di Bruce Lee) ma Jena/Russell non lo batte nessuno!
Benda sull’occhio, mascella volitiva, cobra tatuato sulla spalla, braccia poderose, look da tamarro dark, modi da duro, cinismo a profusione: impossibile non amarlo!
Jena è l'eroe definitivo: invincibile, taciturno, individualista, controverso, antisistema ma senza retorica, in parole povere, troooppo ganzo!

Kurt Russell6
Oltretutto il nostro Kurt non ha interpretato solo il mitico "Snake" (questo è il nome originale di Jena e per una volta ci siamo affezionati alla traduzione): ha prestato la sua facciona da simpatica carogna in diversi film entrati di diritto nei primi posti di qualsiasi classifica Pulp che si rispetti.
Non ci sono discussioni: Kurt Russell è un simbolo del cinema, un’icona Pulp assoluta e incontestabile!

Kurt Vogel Russell nasce a Springfield, nel Massachusetts, il 17 marzo del 1951.
Da giovane vuole seguire le orme del padre, Bing Russell, che oltre ad essere un giocatore di baseball, fa l'attore (è il vicesceriffo nel telefilm "Bonanza").
Così, dopo un'apparizione nel film di Norman Taurog "Bionde, rosse, brune" (1963), con Elvis Presley, un ruolo da protagonista nella serie TV "The Travels of Jamie McPheeters", e la firma di un contratto decennale con la Walt Disney (diventando la top star dello Studio, con film per ragazzini come "Il cavallo in doppio petto" e "Il computer con le scarpe da tennis"), Russell ha inizia pure a giocare come seconda base nei California Angels.
Un infortunio però mette fine prematuramente alla sua carriera sportiva.
Per fortuna continua comunque ad inseguire quella cinematografica in film come "Spruzza, sparisci e spara" (1972), il seguito de"Il computer con le scarpe", e "L'uomo più forte del mondo" (1975).
Finito il rapporto con la Disney, un contratto che già nel 1977 gli aveva impedito di vestire i panni di Han Solo nella saga di “Guerre Sellari” di George Lucas, Kurt rischia di cadere nel dimenticatoio come molti teen-idol ormai troppo attempati.
Ma, nel 1979, fa l'incontro della vita: interpreta Elvis Presley nel biopic "Elvis il Re del Rock", realizzato da John Carpenter per la rete televisiva ABC il quale, oltre all'onore di impersonare il "Re", lo porta a conoscere il regista che farà la sua fortuna.
Lo stesso anno, l'attore sposa Season Hubley, la Priscilla Presley del TV movie.
Nel 1980, Russell è il protagonista del film di Robert Zemeckis "La fantastica sfida", una debole commedia demenziale che però riscuote un notevole successo.
Ma la consacrazione arriva con “1997 – Fuga da New York” (1981) che introduce un personaggio icona del cinema: Jena Plissken.

Kurt Russell1Troppo e stato scritto e detto su questo film e sicuramente lo avete già visto (se no, rimediate immediatamente!), quindi è inutile parlarne se non per dire che rimane fantastico anche a distanza di anni dall’uscita.
Il successivo “La cosa” (1982) è un'altro capolavoro di Carpenter, tratto dal racconto di John W. Campbell e remake dell'omonimo cult di Howard Hawks, in cui il nostro Kurt interpreta l'esploratore antartico MacReady alle prese con uno schifoso mutaforma alieno in una claustrofobica base in mezzo ai ghiacci perenni, accompagnato dalle splendide e inquietanti musiche di Ennio Morricone.
Il film, primo episodio della trilogia carpenteriana completata in seguito da “Il signore del male” e “Il seme della follia”, lì per lì non riscuote il successo sperato ma con gli anni diverrà sempre più un film di culto, punto di riferimento per la fantascenza horror.
Intanto, tra i molteplici interessi di Russell, spicca quello per il volo: prenderà infatti la licenza di pilota nel 1980.
Si presenta alle audizioni per “Flash Gordon” ma la parte va a Sam J. Jones e il film risulta un flop. Chissà se col nostro Kurt…
Nel 1983 ottiene una nomination al Golden Globe come attore non protagonista nel drammatico "Silkwood", al fianco di Meryl Streep e Cher.
Con “Tempo di swing” (1984), una commediola romantica di Jonathan Demme, recita con la bellissima Goldie Hawn, che gli fa letteralmente perdere la testa, tant’è che si divorzia subito dalla prima moglie e ancora oggi il loro rapporto resiste alle intemperie hollywoodiane.
Kurt lavora ancora con Carpenter nel fantastico “Grosso guaio a Chinatown” (1986) in cui è Jack Burton, un eroe buffone-sbruffone capitato suo malgrado in una tiratissima e divertentissima storia di fantasmi cinesi, fra kung fu, magie orientali e genialità visuali.
Anche questo però inspiegabilmente, non avrà successo (forse un errore della promozione, forse che è troppo bello e citazionista per poter piacere a tutti) e per il nostro Kurt inizia una china discendente che si raddrizzerà solamente a metà anni '90.
Di questo periodo si possono citare il thriller "Tequila Connection" (1988) di Robert Town, il divertente action "Tango e Cash" (1989), di Andrey Konchalovskiy, al fianco di Stallone, il buon noir "Abuso di Potere" (1992), di Jonathan Kaplan, con Ray Liotta e Madeleine Stowe, e l'onesto ma posticcio western "Tombstone" (1993), di George Pan Cosmatos, in cui Russell interpreta egregiamente il mitico sceriffo Wyatt Earp in un'ennesima versione della sfida all'O. K. Coral.
Peccato quei baffoni palesemente finti...
Torna finalmente al successo col fantascentifico "Stargate" (1994), di Roland Emmerich, omaggio inconsapevole alla fantascenza di serie B anni '50, in cui Kurt veste i panni del ruvido colonnello Jonathan O'Neill.
Nel 1996 interpreta lo sfortunato "Fuga da Los Angeles", seguito/remake di "1997 Fuga da New York" che, pur essendo inferiore al precedente, si fa apprezzare, eccome!
A parte un finale geniale, anche solo per rivedere Russell rivestire i panni di Jena ne vale la pena.
Peccato che il pubblico (come spesso succede ai film di Carpenter) non l'abbia capito...
Dopo si possono citare il tesissim thriller "Breakdown - La trappola" (1997), di Jonathan Mostow; "Soldier"(1998) di Paul W. Anderson, un flop fantascentifico ispirato ai racconti di Philip K. Dick; l'ottimo heist movie "La rapina" (2001), di Damian Lichtenstein, con una banda di rapinatori vestiti da Elvis, capitanati da un folle Kevin Costner; il crime "Indagini sporche" (2002), di Ron Shelton, impreziosito dalla sceneggiatura firmata James Ellroy.

Kurt Russell5Finalmente, nel 2007, la nuova svolta: Tarantino lo sceglie per interpretare il crudele serial - killer Stuntman Mike in "Grindhouse-A Prova di Morte", dopo che il ruolo era stato rifiutato da Mickey Rourke e Sylvester Stallone.
Pur essendo probabilmente l'opera meno riuscita di Quentin, rimane comunque un gran film in cui il nostro Kurt fa la sua bella figura, dimostrando di essere un malvagio nato!
Nel 2015 esce il favoloso "Bone Tomahawk", di S. Craig Zahler, una sorta di incrocio fra "Sentieri Selvaggi" e "Cannibali Holocaust".
Il nostro Kurt interpreta lo sceriffo Franklin Hunt alle prese con dei trogloditi antropofagi in un gustosissimo film di serie B, ben girato e interpretato, ricco di scene cattive e ipersplatter, come da anni non se ne vedeva.
Manco il tempo di tagliarsi i baffoni ed eccolo di nuovo in un western, il claustrofobico, violentissimo "The Hateful Eight" (2015), sempre di Tarantino, in cui interpreta lo spietato cacciatore di taglie John Ruth.

Kurt Russell12
Dopo lo vediamo nel catastrofico “Deepwater - Inferno sull'oceano” (2016), di Peter Berg, nell’ennesimo sequel di “Fast & Furious” (l'ottavo della serie, del 2017), di F. Gary Gray, nel ruolo del villain Ego in “Guardiani della Galassia Vol. 2” (2017), di James Gunn, e nel ruolo di Babbo Natale in “Qualcuno salvi il Natale” (2018), di Clay Kaytis.
Ultimamente ha partecipato al modesto thriller "Crypto" (2019), di John Stalberg Jr., e al nuovo capolavoro di Tarantino, "C'era una volta a... Hollywood" (2019), in cui interpreta un direttore degli stuntman, chiaro auto - omaggio al "suo" Stuntman Mike.
Grande Kurt, per noi sei sempre il migliore! Continua così per favore!
Tanti auguri, Kurt!

Bob Hauk: "Mi ucciderai ora, Jena?"
Jena Plissken: "Sono troppo stanco... forse più tardi."
Bob Hauk/Lee Van Cleef, Jena Plissken/Kurt Russell - 1997 Fuga da New York

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