Che ora è?
Ma è l'ora del Rock'n'roll, cari amici dei Mutzhi Mambo, perché oggi ricordiamo il grandissimo JOHNNY BURNETTE, uno dei pionieri del Rockabilly!
Quindi ragazzi, infiliamo l’ennesima monetina nel juke-box, sistemiamoci la banana e via!, pronti a rimorchiare qualche pupa e a fare una bella rissa, che l'alcol e i ritmi indiavolati di Johnny Burnette pompano che è una meraviglia!
Coetaneo e contemporaneo di Elvis Presley nella scena di Memphis della metà degli anni '50, Johnny Burnette suonava un rockabilly simile al suo più illustre collega ma ancora più crudo e selvaggio.
La Johnny Burnette & The Rock‘n’Roll Trio è considerata da molti come la più grande formazione di rockabilly di sempre ma, ironia della sorte, per quanto loro pezzi siano stati fra i più influenti della storia del rock'n'roll, specie la loro sferragliante versione di “Train Kept A-Rollin’”, non hanno mai venduto granché.
Destino non diverso da altri grandi “prime mover” della musica popolare.
Ma a noi ci fa un baffo quanto hanno venduto: i loro pezzi ruvidi, sincopati, energici, allucinati, ci faranno ballare da qui all’eternità!
Peccato solo che il buon Johnny ci abbia lasciato così giovane, a soli 30 anni.
Ma si sa, “gli eroi son tutti giovani e belli”...
Specie gli eroi del rock’n’roll!
Johnny Joseph Burnette nasce a Memphis il 25 marzo 1934, nello stesso quartiere popolare dove abitarono anche i coniugi Presley.
Col fratello maggiore, Dorsey, ha in comune due passioni: la boxe e la musica.
Con il pugilato tenta la via del professionismo ma dopo che si ritrova col naso rotto per un incontro da 60 dollari, decide che non è proprio roba per lui.
Lavora, quindi, come marinaio sulle chiatte che solcano il fiume Mississippi, e per un po', sempre col fratello, alla centrale elettrica ma nel 1952 capisce che non è questo il suo destino.
Nel tempo libero, col Dorsey al basso e un amico, il valente Paul Burlison alla chitarra solista (uno dei primi sperimentatori della distorsione), si esibiscono in vari spettacoli nei pub locali (dove un certo Elvis va volentieri ad ascoltarli...).
I tre si fanno chiamare Rhythm Rangers, una formazione dal marcato stile country, caratterizzato però da pronunciati accenti ritmici. Trasferitisi a New York nel 1956, i Rhythm Rangers entrano in contatto con il talent scout Ted Mack, partecipando al suo talent show televisivo, il ”Ted Mack Amateur Hour”, che va in onda fin dal 1948.
Avendo superato l’audizione, i tre hanno l’opportunità di partecipare al programma per tre settimane di fila tra l’aprile e il maggio del 1956.
Grazie a quest’esperienza, riescono anche a trovarsi un manager, Henry Jerome, che nel giro di poco tempo li mette in contatto con la Coral Records (una sussidiaria della Decca), preferita alla Capitol perché offre più libertà sulla scelta del materiale da registrare.
Assunto il nuovo nome di Rock and Roll Trio, prendono a bordo il batterista Tony Austin, pubblicando, nel novembre del 1955, il singolo, “Tear It Up”, un rockabilly perfetto per le sale da ballo, accompagnato sul retro da una “You’re Undecided” un bel lento “lumacone”.
La svolta però è con il brano "The Train Kept A-Rollin'", un pezzo rhythm'n'blues di Tiny Bradshaw, che ottiene un discreto successo di classifica a livello regionale e diviene un vero e proprio standard proprio nella versione di Burnette e company.
Divenuto celebre perché contiene uno dei primi assoli di chitarra distorta, suono che in seguito diventerà famoso con il nome di «fuzz».
Burlison racconterà che quella distorsione (che, in precedenza, era stata già usata da chitarristi blues quali Willie Johnson e Pat Hare) era comparsa per la prima volta durante un’esibizione dal vivo a Cleveland, nell’Ohio, alla fine della quale aveva notato che una valvola del suo amplificatore si era allentata, probabilmente a causa del trasporto.
La cosa, comunque, non gli dispiacque e, dopo aver imparato a gestire il suono distorto (che contraddistingue anche il lato B del singolo, “Honey Hush”, brano scritto nel 1953 dal bluesman Big Joe Turner), ne farà il suo marchio di fabbrica.
"Train” non vende molltissimo, anche a causa della scarsa efficienza della Coral nel promuovere la musica rockabilly, ma godrà di una fama sempre crescente e negli anni verrà rifatta, tra gli altri, da Yardbyrds, Aerosmith, Motörhead e Metallica, tutti basandosi proprio sulla versione del pezzo di Burnette.
In quello stesso 1956 viene pubblicato anche il primo LP omonimo della band (in cui nel frattempo è subentrato il batterista Buddy Harman Jr.)
Oltre a raccogliere i pezzi forti già pubblicati su singolo, il disco regala altri numeri di ruvido rockabilly come “Lonesome Train (On a Lonesome Track)“, “Rock Billy Boogie“, la spagnoleggiante “Lonesome Tears in My Eyes“, “Your Baby Blue Eyes”, “Drinkin’ Wine, Spo-Dee-O-Dee, Drinkin’ Wine“ (del grande bluesman Stick McGhee), e qualche ballata di sapore country (“I Just Found Out”) o decisamente melensei (“Chains Of Love”, “I Love You So”).
Seguono altre hit come "Lonesome Train", "Eager Beaver Baby", "Drinking Wine Spo-Dee-O-Dee") e "If You Want It Enough".
I ritmi forsennati delle tournée, il fatto il fratello Dorsey sia geloso e gli stia sul gozzo che la band si chiami "Johnny Burnette and The Rock an Roll Trio", portano il gruppo al capolinea: dopo una memorabile scazzottata tra fratelli (copione che rivedremo più volte...), Dorsey, ad una settimana dalla loro apparizione nel film di Alan Freed "Rock, Rock, Rock", manda tutti a cacare.
Johnny prende un altro bassista, incidono qualche altro singolo di scarso successo e il Trio si scioglie ufficialmente nel 1957.
Di nuovo disoccupato, Burnette se ne va in California in cerca di fortuna dove lo raggiunge il fratello (con cui, nel frattempo ha finalmente fatto pace).
I due continuano a scrivere canzoni (con Dorsey che fa l'elettricista per campare entrambi) e iniziano a piantonare la casa di Ricky Nelson, allora il teen idol di maggior successo, per fargli sentire i loro brani.
Il cantante, impressionato dalla loro ostinazione, finalmente gli concede udienza e porta al successo alcuni dei loro brani come: "It's Late", "Believe What You Say" e "Just a Little Too Much".
Dopo un breve periodo in cui si esibisce in duo con il fratello, Johnny intraprende una propria carriera solista in cui piazza ancora diversi hit da classifica (tra cui "Dreamin' " e "You're Sixteen"), scivolando nel più romantico e bieco stile “teen idol”.
Compie una fortunata tournée in Inghilterra e, nel 1964, fonda una propria etichetta discografica, la Magic Lamp.
Ma il destino maledetto è in agguato: il 14 agosto di quello stesso anno Johnny muore in un incidente con la sua barca a Clear Lake in California.
Chissà cosa ci avrebbe riservato in futuro; di certo la ribelle, selvaggia rabbia del suo primitivo Rockabilly si era già spenta…
Ma con i rocker non è mai detta l’ultima parola.
A parte quando ci lasciano anzitempo...
Onore a Johnny Burnette!
"Well, down in New Orleans where everything's fine
All them catfish, drinkin' that wine
Drinkin' that mess with delight
An' when they get drunk they fight all night
Drinkin' wine spo-dee-o-dee, wine bop-bop
Wine spo-dee-o-dee, drinkin' wine
Drinkin' wine spo-dee-o-dee, pass that bottle to me…"
Stick McGhee - Drinkin' wine, Spo Dee O Dee