Maggio, manca poco all'estate e già iniziamo a smaniare per scoprire le pance gonfie di birra e i cuscinetti di grasso sulle spiagge mega affollate in week end passati per la maggior parte in coda al casello...ma niente paura, cari amici dei Mutzhi Mambo! Basta che l'autoradio suoni un bel pezzo del favoloso DICK DALE e perfino l'intasamento autostradale diventa una spiaggia californiana e il cruscotto rovente un bel bancone di un Tiki bar! "Il Re del Surf": mai titolo fu meno usurpato di quello affibbiato al musicista americano! La sua chitarra funambolica è capace di scagliarci in un attimo sulla cresta della più alta onda del Pacifico, di rilassarci su una bella spiaggia di Malibu, ad osservare i fondò schiena delle bionde in bikini, di accompagnarci durante una bella sbronza raccattata ad un falò notturno. Pioniere del surf rock, Dale è uno dei chitarristi più influenti all'inizio degli anni sessanta: il suo uso assolutamente innovativo di melodie mediorientali ha preceduto tutta a moda "exotica" insegnata nelle accademie di chitarra nei due decenni successivi.
La sua velocità di esecuzione è rimasta ineguagliabile fino a quando non entrò nel repertorio dei virtuosi della chitarra metal come Eddie Van Halen, e le sue spettacolari esibizioni fecero un'enorme impressione sul giovane Jimi Hendrix. Ma questi non sono gli unici motivi per cui Dale veniva indicato un tempo come padre dell' "Heavy Metal". Lavorando a stretto contatto con la ditta Fender, Dale ha continuato a spostare i limiti della tecnologia di amplificazione elettrica, contribuendo a sviluppare nuove apparecchiature capaci di produrre i suoni che aveva sentito in testa, a volumi mai tentati prima. Ha anche promosso l'uso di effetti reverbero portatili, creando, suo malgrado, la perniciosa moda dei set pieni di pedalini che ogni chitarrista "figo" deve sfoderare ad ogni concerto..... I suoi brani sono fenomenali, carichi di una furia quasi punk, devastati da riverberi che prefigurano la psichedelia e sottolineati da assoli di sassofono arroventati (Steve Douglas). E, se tutto ciò non bastasse, Dale sul palco è un vero e proprio baraccone, con la chitarra suonata in tutte le posizioni possibili (e pure impossibili...). Richard Anthony Monsour (così all'anagrafe) è nato a Quincy, nel Massachusetts, il 4 maggio del 1937. Suo padre era libanese, sua madre polacca. Da bambino, viene educato alla musica popolare di entrambe le culture dei genitori, cosa che ha avuto un profondo impatto sul suo senso della melodia e sui suoi modi di approcciare gli strumenti di corda. Ascolta anche un sacco di big band swing e trova il suo primo eroe musicale nel batterista Gene Krupa, il che influenzerà non poco il suo modo percussivo di suonare la chitarra. Impara ad eseguire canzoni country con l'ukulele, e presto, pur essendo autodidatta, si diploma in una scuola di musica. Suo padre, caso piu unico che raro, lo incoraggia molto nella sua carriera. Nel 1954 la famiglia si trasferisce nella California meridionale. Su suggerimento di un DJ locale, Monsour adotta il nome di scena Dick Dale, e iniziato a suonare in talent show locali, dove il suo interesse e la sua abilità nel rockabilly lo rende rapidamente popolare. Registra una canzone-demo, "Ooh-Whee Marie", per l'etichetta Del-Fi locale, che è stata pubblicata più tardi come un singolo sulla nuova casa di produzione fondata da suo padre, la Del-Tone. Durante la fine degli anni '50, Dale diventa anche un surfer provetto e presto cerca di trovare il modi per riprodurre i suoni e le sensazioni di questo sport con la sua chitarra. Sviluppa così un suono strumentale molto distintivo e trova un pubblico ricettivo ed entusiasta proprio nei suoi amici surfers. Nel 1960 a Balboa, California, forma i Del-Tones, la sua band di supporto, con Ron Eglit (basso), Ron Fish (batteria) e Carl Verhein (chitarra). Si stabiliscono al Rendezvous Ballroom e acquistano velocemente grande popolarità nella zona, mentre le loro performance divengono delle colossali attrazioni locali. La canzone "Let's Go Trippin' ", uscita nel 1961, è considerata generalmente il primo pezzo surf rock. Il brano entra nelle classifiche statunitensi nel gennaio 1962 e, tra i diversi gruppi che eseguiranno la cover di questo brano ci saranno pure i Beach Boys. Viene seguita da altre canzoni pubblicate localmente, fra cui "Jungle Fever" e "Surf Beat" sempre su etichetta Del-Tone. Il suo primo album è il fondamentale "Surfers' Choice" (1962). Nel marzo 1963 Dale firma un contratto con la Capitol Records, cedendo tutti i diritti della Deltone, e comincia ad apparire all'Ed Sullivan
Show e in vari film. Il suo secondo album prende il nome dal suo soprannome da palco: "King of the Surf Guitar" ma, pur avendo grande successo in California, non riesce a sfondare a livello nazionale, e lo stesso succede per il singolo e per i dischi successivi. Nel marzo 1965 anche un album dal vivo vende pochino e sarà il suo ultimo disco per la Capitol. Anche se il surf rock era diventato popolare in breve tempo negli Stati Uniti, la "British invasion" inizia a conquistare le classifiche USA nel 1964 e per gente come Dick c'è sempire meno spazio. Nel 1966 a Dale viene diagnosticato un cancro al retto e deve rinunciare alle esibizoni dal vivo. Nonostante all'inizio sembrasse che il male non fosse curabile, si fa operare e guarisce completamente. Durante la convalescenza alle Hawaii, nel 1967 incontra Jeannie, una ballerina tahitiana, e si sposa. Nel 1969 torna a Riverside, in California, ed apre un night club. Riforma la band e torna a suonare nella zona.
Nell'ottobre 1974 suona la chitarra in "Teenage Idol", un brano registrato a Los Angeles da Keith Moon, che apparirà poi nell'album "Two Sides of the Moon". Nel 1979 per poco non perde una gamba a seguito di un incidente mentre sta nuotando; un'infezione dovuta all'inquinamento gli fa peggiorare gravemente la leggera ferita. Come conseguenza, Dale diventa un ambientalista attivo e poco dopo ricomincia a calcare il palco.
Registra un nuovo album nel 1986 con tanto di nomination per un Grammy. Nell'agosto 1987 appare nel film "Sulla cresta dell'onda" dove interpreta, "Pipeline", un classico surf dei Chantays del 1963, assieme a Stevie Ray Vaughan, che comparirà nella colonna sonora. L'uso della sua "Misirlou" (un pezzo tradizionale orientale riarrangiato dal nostro) nel film "Pulp Fiction" di Quentin Tarantino, la fa diventare la colonna sonora della rinascita della cultura pulp e gli permette di conquistarsi una nuova fetta di pubblico affezionato. Da quel momento pubblica vari nuovi album e continua ad esibirsi in tutto il mondo. Nel 1993 registra un assolo con una band indie del Sud della California, The Pagodas, che è stato pubblicato come singolo in vinile.
Nei tardi anni novanta, ha registrato una versione surf-rock di "Aquarium" di Camille Saint-Saëns da The Carnival of the Animals per la colonna sonora delle montagne russe chiuse "Space Mountain" al Disneyland di Anaheim. Sapere che la maggior parte della gente lo conosce per il campionamento di "Misirlou" in "Pump it" dei Black Eyed Peas, ci provoca profonda tristezza. Tanti auguri, grandissimo Dick!
Siccome i pezzi di Dick Dale sono strumentali, nella citazione vi spariamo un bel pezzo surf, tratto dal nostro primo album "La Terra Brucia", con la speranza che non vi scottiate troppo in spiaggia...
"È come essere dentro un candido inferno
È come un cancro, visto dall'interno
È come il latte, andato a male, bevuto di forza
Mischiato di sale
Perché, perché, perché, perché, perché
Rosy, da quando ti conosco
Rosy, non mi sento a posto
Rosy, sono marcio di te
È tutto liquido
Puzzi di spazzatura
Sembra magnifico
Ahhhh …"
Mutzhi Mambo - Rosy Ñano