Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

E basta, a scuola, con questi autori mummificati: Dante, Foscolo, Manzoni, che palle, sempre i soliti!

È l'ora di mettere SERGIO CORBUCCI nei programmi ministeriali!

Lui sì che è stato un vero rappresentante della cultura italiana, lui sì che è stato imitato, copiato, plagiato: dobbiamo essere orgogliosi di Sergio Corbucci!

Vogliamo strade, piazze, quartieri, città in onore di Sergio Corbucci!

Vogliamo una festa nazionale per Sergio!

Senza di lui, gente come Tarantino era ancora a cambiarsi i pannolini!

Eppure, quando era in vita, la sua opera è sempre stata denigrata ed etichettata come “commerciale”, come se questo fosse un marchio d’infamia.

Corbucci è stato un regista dalle molte facce, dalla grande inventiva, dal graffiante cinismo, che ha attraversato quarant’anni di cinema italiano con l’unica ambizione di fare dei buoni prodotti per divertire o appassionare la gente.

Non ha mai ha preteso di essere un autore, bensì un artigiano esperto di cinema, ma ha firmato film di statura eccezionale e con i suoi western è stato un po’ il contraltare di Sergio Leone.

Più dedito alla esasperazione, alla crudeltà come mezzo narrativo, al fango, al sudore, alla puzza, il nostro Corbucci, quanto Leone era piuttosto amante del sole, della sabbia, della prateria sterminata.

Sergio era più “al’amatriciana”, insomma...

Ma inutile fare paragioni: Sergio Corbucci è unico e inimitabile!

E tanto basti!

Sergio Corbucci nasce a Roma, il 6 dicembre del 1927.

Il suo primo approccio professionale con il cinema è come giornalista, ma già nel 1951 viene preso come aiuto-regista nel film "Santa Lucia luntana" di Aldo Vergano ed esordisce alla direzione giovanissimo, a soli 25 anni con il drammatico “Salvate mia figlia” (1951), una produzione sentimentale e di genere, non priva di influenze derivate dall’allora imperante neorealismo.

Il giovane regista e sceneggiatore si fa le ossa lungo gli anni Cinquanta, nel periodo d’oro della film-industry italiana, girando parecchio, ma senza spiccare particolarmente nel panorama generale.

Nella prima metà dei Sessanta, grazie alla collaborazione con Totò, mette a segno una serie di successi al botteghino con film che sono diventati classici della commedia all'italiana.

Si tratta di pellicole come “Chi si ferma è perduto” (1960), “Totò, Peppino e la dolce vita” (1961) e “Gli onorevoli” (1963), dove Totò è in coppia con Peppino De Filippo o “Lo smemorato di Collegno” (1962) e “Il monaco di Monza” (1963), dove invece il principe De Curtis fa coppia con Macario.

Un posto a parte in questo primo periodo lo merita “I due marescialli” (1961), satira del conformismo italiano durante il fascismo, che affianca al talentaccio di Totò uno scatenato Vittorio De Sica.

Corbucci riesce ad esaltare al meglio le doti recitative dei suoi protagonisti grazie a un montaggio spigliato e a una cura meticolosa delle ambientazioni.

Gli anni Sessanta sono un decennio di sperimentazioni sui generi: Corbucci infatti non si limita a frequentare la commedia, ma affronta con buoni risultati di cassetta il peplum con “Maciste contro il vampiro” (1961) e “Il figlio di Spartacus” (1962); l’horror con “Danza macabra” (1964), l’avventuroso con “L’uomo che ride” (1966), liberamente ispirato al romanzo di Victor Hugo, e i western con “Massacro al Grand Canyon” (1964), “Minnesota Clay” (1965), e “Navajo Joe” (1966), con Burt Reynolds.

Ed è proprio in questo genere - di cui può essere considerato, insieme a Sergio Leone e Duccio Tessari, tra i principali esponenti - che Sergio Corbucci, abile artigiano della macchina da presa, riesce a dare il meglio, portando nel filone una violenza mai vista (neanche Sergio Leone osava tanto).

Nel 1966 dirige il suo capolavoro, "Django", interpretato dall'esordiente Franco Nero, con quel suo tocco "dark", lugubre, che lo contraddistinguerà in tutta la sua filmografia western; si conferma come il regista più cinico e violento del genere nel successivo, fantastico "Il grande silenzio" (1967, ma uscito quasi due anni dopo), che presenta il finale forse più crudele e disperato del periodo.

Sempre nel ‘67 dirige lo spionistico “Bersaglio mobile” (1967)e il western “I crudeli” (1967), con Joseph Cotten.

Ancora con Franco Nero gira poi altri due spaghetti-western: nel 1969 "Il mercenario" con Jack Palance e Tony Musante e nel 1970 il rivoluzionario "Vamos a matar, compañeros", con Tomas Milian.

Gli anni Settanta sono un periodo un po’ confuso nelle regie di Corbucci: da una parte continua con le consuete produzioni popolari a basso budget, come “Di che segno sei?” (1975), “Bluff” (1976) o “Tre tigri contro tre tigri” (1977), dall’altra è evidentemente tentato dalla regia di opere più “serie”.

In “La mazzetta” (1978) dirige Manfredi e Tognazzi, mentre in “Giallo napoletano” (1979) ha a disposizione un cast che include Mastroianni, Peppino De Filippo, Michel Piccoli e Renato Pozzetto.

Nonostante gli sforzi, il successo di queste commedie non arriva mai ai livelli di popolarità raggiunti dalle farse comiche e dai violentissimi western anni Sessanta.

A causa della crisi del cinema italiano, gli anni Ottanta sono una prosecuzione di regie vecchio stile, spesso un po’ superficiali e vivacizzate solo dal gusto della gag comica: “Il conte Tacchia” (1982) con Montesano, “Sing Sing” (1983) col duo Celentano-Pozzetto, “Sono un fenomeno paranormale” (1985), con Alberto Sordi.

Un'eccezione è costituita dal malinconico “I giorni del commissario Ambrosio” (1988), che doveva essere il pilot per una serie TV, affidato alla riflessiva recitazione di un invecchiato Ugo Tognazzi.

La lunga carriera di Corbucci avrebbe forse continuato ancora in televisione se la morte non lo avesse colto improvvisamente, poco prima del suo sessantaquattresimo compleanno, a Roma, il 1 dicembre del 1990.

Averne ora di maestri così.

Averne....

Onore a Sergio Corbucci!

Nota a margine: Anche suo fratello minore, Bruno (Roma, 23 ottobre 1931 – Roma, 6 settembre 1996), è stato un regista fondamentale. Meriterebbe un Almanacco tutto suo ma, per mancanza di spazio, lo ricordiamo qui brevemente. Più legato al genere comico/scollacciato rispetto al fratellone, il suo esordio da regista avviene a metà anni sessanta, con il dittico "James Tont operazione U.N.O." e "James Tont operazione D.U.E." parodie del famoso agente 007 con Lando Buzzanca - , cui seguono gli italowestern "Ringo e Gringo contro tutti" (1966) e "Spara, Gringo, spara" (1968), gli erotici "Isabella duchessa dei diavoli" (1969), tratto dal fumetto di Angiolini, e "Quando gli uomini armarono la clava e... con le donne fecero din don", con una notevole Nadia Cassini. Ma la fama eterna arrivò con la serie dei trucidi ma divertentissimi film poliziotteschi del maresciallo Nico Giraldi e di "monnezza", interpretati da Tomas Milian. Lo sappiamo, troppo poco per un "campione" del Pulp di questo calibro. Probabilmente avremo modo di riparlarne, del grande Bruno Corbucci…

"I cimiteri sono un buon investimento da queste parti...se riesci a farti pagare prima!"

Django/Franco Nero - Django

Almanacco Pulp dei Mutzhi Mambo

  • Sidney W. Pink

    Informazioni
    16 Marzo
    ORRENDI ORRORI TRIDIMENSIONALI Avete a portata di mano gli occhialini con le lenti colorate?Bene, oggi vi serviranno, cari amici dei Mutzhi Mambo, perché si celebra il fantasmagorico SIDNEY W. PINK, il... Sidney W. Pink
  • T-Bone Walker

    Informazioni
    16 Marzo
    Non proviamo molta simpatia per i virtuosi della chitarra (diciamo per i virtuosi in generale...) ma il mitico T-BONE WALKER è un'altra storia.Lui era veramente un gran musicista, un incredibile... T-Bone Walker
  • Zarah Leander

    Zarah Leander

    Informazioni
    15 Marzo
    Il suo nome evoca fumosi locali frequentati da ufficiali alticci nella Berlino della seconda guerra mondiale, dove cantanti affascinanti pronte a sedurre il tenente di turno fra un bicchiere di... Zarah Leander
  • David Cronenberg

    David Cronenberg

    Informazioni
    15 Marzo
    MUTANDO MALE Signore e Signori, in piedi!Oggi, cari amici dei Mutzhi Mambo, si festeggia il compleanno di Sua Maestà DAVID CRONENBERG, uno dei più importanti registi viventi, il Poeta delle... David Cronenberg