28 marzo 
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Puntata specialissima, cari amici dei Mutzhi Mambo: oggi si celebra la "nostra" Festa del Papà! Anzi, dei Papà! "The Blues had a baby, and his name is rock'n'roll" affermava una nota canzone di Muddy Waters: per un singolare gioco del destino, la data di morte (mese e giorno, non l'anno!) del "padre" del blues e di quello del rock'n'roll coincidono. Avremmo dovuto scegliere ma capirete che era impossibile, non sarebbe stato giusto! Abbiamo così deciso di celebrare in modo equamime sia W. C. HANDY, considerato dalla vulgata il "padre" del blues, e ARTHUR CRUDUP, ritenuto il "padre" del rock'n'roll. Due papà al prezzo di uno! Questa sì che si chiama devozione filiale! Chiaramente, in tutt'e due i casi, questa attribuzione di paternità è arbitraria e convenzionale ma sicuramente sono stati entrambi dei veri pionieri dei rispettivi generi. Ma andiamo con ordine. 
Importante autore musicale, istruito e rigoroso, W. C. Handy fu senz'altro solo uno tra i molti musicisti suoi contemporanei che praticavano quello che fu poi detto "il blues": egli fu tuttavia quello che più di altri contribuì a dargli la sua forma moderna. Handy, non fu - come è stato spesso detto - il primo a pubblicare musica blues, tuttavia fece sì che il delta blues, all'epoca una forma musicale d'interesse quasi esclusivamente regionale e rurale, divenisse una la forma di musica popolare statunitense più importante del XX secolo. William Christopher Handy naque a Florence, in Alabama, l'11 novembre del 1873. Figlio del pastore di una piccola chiesa di Guntersville, Handy venne al modo in una capanna di tronchi - che è ancora possibile visitare a Florence - costruita da suo nonno, prima di diventare un pastore dopo la proclamazione dell'emancipazione. Fece il ragazzo di bottega come falegname, calzolaio e stuccatore: comprò la sua prima chitarra di nascosto dai genitori, con i risparmi dei lavoretti che faceva. Suo padre, quando lo scoprì, disse che la chitarra era "un oggetto peccaminoso" e gli ordinò di riportarla al negozio; dopodiché prese accordi per mandarlo a lezione d'organo. I giorni di W.C. da organista furono brevi, e, alla prima occasione, entrò in un gruppo folk locale, si fece prestare una cornetta da uno dei suoi compagni e imparò ben presto a suonarla. Si ispirò ai canti di lavoro degli operai di una fonderia di Florence, dove anch'egli aveva lavorato brevemente, mentre usavano il battito delle pale come accompagnamento: l'attitudine di quei lavoratori neri ad usare qualsiasi cosa come strumento e a cantarci sopra, sta alla base dello sviluppo del blues. Nel 1892, Handy divenne insegnante, ma divenne presto insoddisfatto del trattamento economico e trovò un altro lavoro in una fabbrica di tubi nella vicina cittadina di Bessemer. Nel tempo libero aveva organizzato una piccola orchestra d'archi e insegnava la lettura musicale ad altri strumentisti locali. Con una sua formazione, detta "Lauzetta Quartet" cercò di partecipare all'esposizione mondiale di Chicago. Dopo un viaggio duro e avventuroso, durante il quale dovettero lavorare per pagarsi il trasporto, il gruppo arrivò a Chicago, dove seppe che la fiera era stata spostata all'anno successivo! Dopo aver tentato senza successo di stabilirsi a St. Louis il gruppo si sciolse e W.C. si trasferì a Evansville, Indiana. Handy riuscì comunque a partecipare come cornettista all'esposizione mondiale di Chicago, nel 1893. A Evansville, si unì ad un gruppo che aveva già un suo seguito, col quale iniziò a dare concerti nelle città dell'Indiana e negli stati confinanti. Fu durante questo tour che incontrò Elizabeth Price, che sposò il 19 luglio 1896. W.C. continuava ad avere lavori musicali della natura più varia: cantante in un minstrel show, direttore di banda in Alabama, direttore di coro, cornettista e trombettista, e infine, a 23 anni, direttore dell banda dei "Mahara's Colored Minstrels". Nei tre anni che seguirono, i Colored Minstrels viaggiarono a Chicago, in Texas, in Oklahoma, in Tennessee, in Georgia, in Florida, fino a Cuba, per tornare poi a fermarsi in Alabama. Handy, che riceveva un salario di sei dollari a settimana, fece in tempo a stancarsi di quella vita randagia, e tornò a stabilirsi, con sua moglie, nella nativa Florence. Qui, nel 1900, mentre Elizabeth dava alla luce il primo dei loro sei figli, l'Alabama Agricultural and Mechanical College for Negroes di Normal, gli offrì un posto d'insegnante di musica, che Handy accettò rimanendovi fino al 1902. Al college, W.C. rimase turbato nello scoprire che il programma poneva un forte accento sull'insegnamento della musica colta europea e trascurava completamente la musica popolare. Insoddisfatto anche del trattamento economico, tornò ad unirsi ai Mahara Minstrels per un tour del Midwest e della costa Nord Ovest. Mentre era in viaggio, nel 1903, ebbe occasione di notare un nero dinoccolato che cominciò a pizzicare una chitarra accanto a lui mentre dormiva e, suonando, utilizzava la lama di un coltello sulle corde della chitarra, nella maniera resa popolare dai chitarristi Hawaiani. Inoltre cantava ripetendo lo stesso verso tre volte accompagnato da una musica stranissima.... Nel 1903, finito il tour, accettò, per sei anni, un posto di direttore della banda chiamata "Knights of Pythias" a Clarksdale, in Mississippi. Fu nel corso di una serata a Cleveland, nel 1905, che a Handy fu passato un biglietto con una richiesta per una "musica nativa" dal titolo "Partway through the evening". Dopo che ebbe suonato un vecchio classico del Sud, qualcuno chiese a Handy di far suonare qualche pezzo ad un gruppo di afroamericani, composto da chitarra, basso e mandolino: i tre iniziarono una di quelle melodie che sembrano non avere un inizio e neanche una fine, sui campi di canna e il lavoro sugli argini del fiume, accompagnata da una chitarra piuttosto monotona, incessante, e dal battito ritmico dei piedi sul pavimento. Il nostro W.C. trovò questa nenia ossessiva ma "interessante". Nel 1909 Handy andò col suo gruppo a Memphis stabilendo il suo quartier generale a Beale Street. La canzone che sarebbe poi diventata "Memphis Blues", nacque come un motivetto chiamato "Mr. Crump" composto per la campagna elettorale del candidato sindaco Edward Crump. In seguito Handy riscrisse il motivetto e ne cambiò il nome in "Memphis Blues". Nel 1912, incontrò Harry Pace, un uomo d'affari di Memphis che fece il direttore e il partner della sua casa editrice, la "Pace and Handy Sheet Music" che aprì a Beale Street in quell'anno. La pubblicazione, nel 1912, dello spartito di "Memphis Blues" fu un successo strepitoso. Il brano rese istantaneamente popolare il blues in 12 misure nello stile di W.C. e fu indicato come l'ispirazione per l'invenzione, da parte dei ballerini newyorchesi Vernon e Irene Castle, del ballo detto "foxtrot". Secondo alcuni "Memphis Blues" fu anche la prima canzone blues mai pubblicata. Handy vendette i diritti musicali per 100 dollari. Fu quindi uno dei primi afroamericani a diventare un editore musicale di successo, spinto inizialmente dalla necessità di veder pubblicate le sue composizioni. A 40 anni, W.C. aveva infine codificato il suo stile musicale e aveva raggiunto una notorietà che gli permetteva di guadagnarsi da vivere come compositore. Nel 1914, scrisse "St. Louis Blues" mentre, nel 1917, si trasferì con la sua casa editrice a New York, aprendo un ufficio nell'edificio del Gaiety Theatre a Times Square. Entro lo stesso anno, W.C. aveva già inciso, pubblicato o fatto pubblicare i suoi maggiori successi: "Memphis Blues", "Beale Street Blues", e "St. Louis Blues". Sempre nel '17 la Original Dixieland Jazz Band, una formazione bianca di New Orleans registrò il primo disco di jazz. Handy da principio non amò molto il nuovo "jazz", ma le orchestre che lo suonavano si rivolsero al suo repertorio convertendo molti dei suoi pezzi in standard. Handy si lagnava del fatto, che molte di queste nuove "jazz" band facevano un sacco di errori: gli risposero "che ai bianchi piace sentire i neri fare qualche errore". Al ché Handy commentò: "Può anche darsi che questo sia uno dei segreti del jazz..." Il successo di Handy e della sua casa editrice cresceva rapidamente, tanto che W.C. iniziò anche a reclutare cantanti: uno fu Al Bernard, un giovane bianco con un lieve accento del Sud abilissimo a cantare il Blues. Lo mandò da Thomas Alva Edison, allora pioniere delle registrazioni, e il risultato fu un'impressionante serie di successi. Handy pubblicava anche pezzi composti da altri: "Shake Rattle and Roll" e "Saxophone Blues", di Bernard, "Pickaninny Rose", "O Saroo" di Madelyn Sheppard e Annelu Burns. La terza registrazione di "Yellow Dog Blues", da cui Handy sperava di ricavare un centinaio di dollari, incisa nel 1919 da Joe Smith, divenne la canzone di Handy più venduta in assoluto. Le cantanti femminili arrivarono al blues verso il 1920, seguendo l'esempio di Mamie Smith, dando ulteriore impulso al nuovo fenomeno musicale, trascinato anche dal successo dei dischi fonografici. Il blues divenne la colonna sonora della cultura americana degli anni 1920 e 1930. Ma il successo della musica scoperta da Handy non portava fortuna alla sua etichetta. A partire dal 1920, infatti, a causa della concorrenza, gli affari cominciarono a calare con la stessa rapidità con cui erano cresciuti. Proprio quell'anno, Pace e Handy si separarono amichevolmente, e il suo ex socio creò la Pace Phonograph Company, che con la sua etichetta Black Swan Records divenne una seria concorrente per il mercato della musica nera. Con lui se ne andarono molti dipendenti. Handy continuò come editore diventando anche discografico e reclutando altri autori di musica folk e sacra, da aggiungere all'ormai consolidato blues. Le sue canzoni continuavano ad avere grande successo: la registrazione che Bessie Smith fece di "St. Louis Blues" il 14 gennaio 1925 per la Columbia Records, con Louis Armstrong fu considerata una delle migliori degli anni 1920. Nel 1926 Handy realizzò e pubblicò un lavoro intitolato "Blues: An Anthology—Complete Words and Music of 53 Great Songs", forse il primo tentativo di inquadrare il blues nel contesto del Sud degli USA e della storia del paese. Dopo il 1930, Handy si godette la celebrità conferitagli dal ruolo di "padre del blues" che si era ritagliato, apparendo solo in manifestazioni musicali di alto profilo e curando la sua immagine e i suoi affari. Nel 1943, divenne cieco a causa di una caduta da un treno della metropolitana. Rimasto vedovo, nel 1954 di risposò, ad 80 anni, con la sua segretaria, Irma Louise Logan, che chiamava "i miei occhi". Nel 1955 un ictus lo lasciò su di una sedia a rotelle. Il 28 marzo 1958, W. C. Handy morì a causa di una polmonite. Più di 25000 persone parteciparono al suo funerale ad Harlem, mentre più di 150000 si radunarono sul sagrato della chiesa. 
Mentre ci sono state molte e doverose celebrazioni per l'anniversario del primo grande successo di Elvis Presley, “That's All Right Mama”, registrato nel 1954, scarsa, scarsissima attenzione è stata data all'autore di quel brano, Arthur (Big Boy) Crudup, il "padre del rock'n'roll"! Di "papà", il nostro genere è pieno, da Big Joe Turner a Wynone Harris, da Fats Domino a Ike Turner, tutti artisti che, a vario titolo, si son visti affibbiare questo epiteto ma Crudup è probabilmente il primo di cui si abbia notizia che, invece di provenire da ambienti Rythm'n'blues e Jive, ha innestato elementi country "bianco" nella musica afroamericana, dando il "la" al rockabilly classicamente inteso. Insomma, è stato più il "padre" di Chuck Berry, di Eddie Cochran e, naturalmente, di Elvis che di Bill Haley e Little Richard, per intenderci. Crudup è stato un artista di blues classico, uno dei primi a suonare la chitarra elettrica, la cui eredità è incommensurabile, anche se il ricordo di lui, come interprete e compositore, risulta tuttora mediocre. Cercare informazioni su Crudup è difficile, ci sono solo dati in qualche modo abbozzati e aneddotici; anche trovare sue immagini diventa un'impresa quasi da archeologo. È un po' la sorte di molti musicisti neri dalla storia oscura ma dall'influenza pesante. Arthur William Crudup naque a Forest, nel Mississippi, il 24 agosto del 1905. In casa sua la musica era onnipresente: suo padre suonava la chitarra alla sera e sua madre, anch'ella musicista, cantava regolarmente mentre sbrigare le faccende. Crudup si interessò così alla musica fin dalla più tenera età, e iniziò prestissimo a cantare nel coro della chiesa e in vari ensemble gospel. Nel 1916 la famiglia si trasferì a Indianapolis e Arthur, appena quattordicenne, iniziò a lavorare in fabbrica. Quando, dieci anni dopo, si trasferirono nuovamente a Forest, il giovane Crudup si guadagnava ancora il pane quotidiano con duri lavori di manovalanza per una compagnia ferroviaria, come raccoglitore di cotone e mugnaio. È in questi tempi duri che si autosoprannomina “Big Boy” e coi risparmi acquista una chitarra tutta sua. Ma ormai ha già trent'anni suonati! Lascia la casa paterna per tentare la fortuna suonando alle feste nei pressi del delta del Mississippi e come musicista di strada. È così che, ormai trentaduenne, sente per la prima volta alcuni dei più grandi bluesman: Big Bill Broonzy, Lonnie Johnson, Tampa Red e Memphis Slim. La sua carriera decollò nel 1939 quando arrivò a Chicago e fece conoscenza col produttore Lester Melrose. Melrose vide in Arthur l'uomo adatto per trasformare il Blues in un nuovo genere, ancor più dinamico del Rythm ‘n' Blues: il Rock 'n' Roll! Melrose fece il manager per Crudup, promettendogli il 35% dei diritti...Chiaramente la bassa (anzi nulla) scolarizzazione del nostro Arthur lo rese facile preda degli sciacalli: pur avendo maturato royalties per milioni di dollari (specie dopo che i suoi pezzi furono incisi da gente come Elvis, B.B. King e Elthon John), Crudup non vide mai un centesimo! Del 1941 sono le sue prime incisioni negli studi della RCA per l'etichetta Bluebird. Nonostante il grande talento, i guadagni non erano molti, così dovette tornare al Sud a lavorare per mantenere sua moglie e i suoi nove figli, fino ad abbandonare, nel 1947, il suo produttore che lo pagava sempre più saltuariamente. La sua musica fu riscoperta ed ebbe grande successo dopo la Seconda Guerra Mondiale quando scoppiò la moda del Jump Blues. Tornò così a esibirsi, stabilmente con Alec Miller (alias Sonny Boy Williamson II) e Elmore James, e a collaborare con Nat King Cole. Continuò a registrare per la RCA fino al 1954. I suoi pezzi più famosi sono “Rock Me Mama,” “Mean Old 'Frisco Blues,” e i tre pezzi incisi da Presley: “That's All Right,” “My Baby Left Me,” e “So Glad You're Mine.” Crudup raramente si esibì in concerti o nei teatri prima del blues revival degli anni '60s, ma era una star dei juke joint in Mississippi, dove suonava con Elmore James, Sonny Boy Williamson, e bluesmen locali come George Lee, Odell Lay, e Clyde Lay. A Forest, la sua città natale, suonava in dance halls e pub dove c'era pubblico misto, in barba alla segregazione razziale che vigeva all'epoca. Per campare trasportava legname, raccoglieva il cotone, e vendeva liquori di contrabbando, e, infine, iniziò una sua attività in proprio di trasporto di lavoratori migranti tra la Florida e la Virginia, dopo aver lasciato Forest a metà degli anni '50. Registrò negli anni successivi per le etichette Fire e Delmark, ma rimase un lavoratore che non dipendeva dalla musica per sopravvivere. Arthur Big Boy Crudup morì il 28 marzo 1974 a Nassawadox in Virginia un anno dopo che uscì il film documentario "Arthur Crudup - Born In The Blues". 
Come si può vedere si invera coi nostri due papà il famoso detto: "Di mamme ce n'è una sola, ma di padri...."!

"Well, now that's all right, mama
That's all right for you
That's all right mama, anyway you do
But, that's all right, that's all right
That's all right now mama, anyway you do
Well mama, mama she done told me
Papa told me too
They love you leavin' son now
We'll be there for you
That's all right, that's all right
That's all right now mama, anyway you do
Yeah man
Baby one and one is two
Two and two is four
I love that woman but I've to let her go
But, that's all right, that's all right
That's all right now mama, anyway you do
Babe now you don't want me, why not tell me so?
You won't be bothered with me
'Round you have no more
But, that's all right, that's all right
That's all right now mama, anyway you do
That's all right, that's all right
That's all right now mama, anyway you do"
Arthur Crudup - That's All Right

W. C. Handy Arthur Crudup