17 marzo 
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Domanda a bruciapelo: qual'è il personaggio più "fico" della storia del cinema? La risposta è semplice: Jena Plissken, cari amici dei Mutzhi Mambo, lui tutta la vita! Oggi si festeggia il compleanno del magnifico KURT RUSSELL! Chi non ha visto il capolavoro di John Carpenter e non ha sognato, almeno una volta di essere tosto e spietato come il nostro Jena? È vero, ci sono stati diversi character ipercool, a cominciare da Bogart /Marlowe o McQueen/Bullit, fino ad arrivare a Pacino/Montana o Jackson/Winnfield (per non parlare di Bruce Lee) ma Jena/Russell non lo batte nessuno! Oltretutto il nostro Kurt non ha interpretato solo il mitico "Snake": ha prestato la sua facciona da carogna in diversi film entrati di diritto nei primi posti di qualsiasi classifica Pulp che si rispetti. Kurt Vogel Russell è nato a Springfield, nel Massachusetts, il 17 marzo del 1951. Da giovane voleva seguire le orme del padre, Bing Russell, che oltre ad essere un giocatore di baseball, faceva l'attore (era il vicesceriffo di "Bonanza"). Così, dopo un'apparizione nel film di Norman Taurog "Bionde, rosse, brune" (1963), con Elvis Presley, un ruolo da protagonista nella serie TV "The Travels of Jamie McPheeters", e la firma di un contratto decennale con la Walt Disney (diventando la top star dello Studio, con film per ragazzini come "Il cavallo in doppio petto" e "Il computer con le scarpe da tennis"), Russell ha iniziato anche a giocare come seconda base nei California Angels. Un infortunio però ha messo fine prematuramente alla sua carriera sportiva. Per fortuna ha continuato comunque la carriera cinematografica in film come "Spruzza, sparisci e spara" (1972), il seguito de"Il computer con le scarpe", e "L'uomo più forte del mondo" (1975). Finito il contratto con la Disney, che già nel 1977 gli aveva impedito di vestire i panni di Han nella saga di “Guerre Sellari” di George Lucas, rischiava di cadere nel dimenticatoio come molti teen-idol ormai troppo attempati ma, nel 1979, fa l'incontro della vita: interpreta Elvis Presley nel biopic "Elvis il Re del Rock", realizzato da John Carpenter per la rete televisiva ABC il quale, oltre all'onore di impersonare il "Re", lo porta a conoscere il regista che farà la sua fortuna. Lo stesso anno, l'attore sposa Season Hubley, la Priscilla Presley del TV movie. Nel 1980, Russell è il protagonista del film di Robert Zemeckis "La fantastica sfida", una debole commedia demenziale che però riscuote un notevole successo. Ma la consacrazione arriva con “1997 – Fuga da New York” (1981) che introduce un personaggio icona del cinema: Jena Plissken. Troppo e stato scritto e detto su questo film e sicuramente lo avete già visto (se no, rimediato immediatamente!), quindi è inutile parlarne se non per dire che rimane fantastico anche a distanza di an Il successivo “La cosa” (1982) è un'altro capolavoro di Carpenter, tratto dal racconto di John W. Campbell e remake dell'omonimo cult di Howard Hawks, in cui il nostro Kurt interpreta l'esploratore antartico MacReady alle prese con uno schifoso mutaforma alieno in una claustrofobica base in mezzo ai ghiacci perenni, accompagnato dalle splendide e inquietanti musiche di Ennio Morricone. Il film, primo episodio della trilogia completata in seguito da “Il signore del male” e “Il seme della follia”, non riscuote il successo sperato ma con gli anni diverrà sempre più un film di culto, punto di riferimento per la fantascenza horror. Intanto, tra i molteplici interessi di Russell spicca quello per il volo: presa la licenza di pilota nel 1980, si presenta alle audizioni per “Flash Gordon” ma la parte va a Sam J. Jones e il film risulta un flop. Chissà se col nostro Kurt.... Nel 1983 ottiene una nomination al Golden Globe come attore non protagonista nel drammatico "Silkwood", al fianco di Meryl Streep e Cher. Con “Tempo di swing” (1984), una commediola romantica di Jonathan Demme, recita con la bellissima Goldie Hawn, che gli fa letteralmente perdere la testa, tant’è che si divorzia subito dalla prima moglie e ancora oggi il loro rapporto resiste alle intemperie hollywoodiane. Kurt lavora ancora con Carpenter nel fantastico “Grosso guaio a Chinatown” (1986) in cui è Jack Burton, un eroe buffone-sbruffone capitato suo malgrado in una tiratissima e divertentissima storia di fantasmi cinesi, fra kung fu, magie orientali e genialità visuali. Anche questo però inspiegabilmente, non ebbe successo (forse un errore della promozione, forse che era troppo bello per poter piacere a tutti) e per il nostro Kurt inizia una china discendente che si raddrizzerà solamente a metà anni '90. Di questo periodo si possono citare il thriller "Tequila Connection" (1988) di Robert Town, il divertente action "Tango e Cash" (1989), di Andrey Konchalovskiy, al fianco di Stallone, il buon noir "Abuso di Potere" (1992), di Jonathan Kaplan, con Ray Liotta e Madeleine Stowe, e l'onesto ma posticcio western "Tombstone" (1993), di George Pan Cosmatos, in cui Russell interpreta egregiamente il mitico sceriffo Wyatt Earp in un'ennesima versione della sfida all'O. K. Coral. Torna finalmente al successo col fantascentifico "Stargate" (1994), di Roland Emmerich, omaggio inconsapevole alla fantascenza di serie B anni '50, in cui Kurt veste i panni del ruvido colonnello Jonathan O'Neill. Nel 1996 interpreta lo sfortunato "Fuga da Los Angeles", seguito/remake di "1997 Fuga da New York" che, pur essendo inferiore al precedente, si fa apprezzare, eccome! A parte un finale geniale, anche solo per rivedere Russell rivestire i panni di Jena ne vale la pena. Peccato che il pubblico (come spesso succede ai film di Carpenter) non l'abbia capito... Dopo si possono citare "Soldier"(1998) di Paul W. Anderson, un flop fantascentifico ispirato ai racconti di Philip K. Dick; l'ottimo heist movie "La rapina" (2001), di Damian Lichtenstein, con una banda di rapinatori vestiti da Elvis, capitanati da un folle Kevin Costner; il crime "Indagini sporche" (2002), di Ron Shelton, impreziosito dalla sceneggiatura firmata James Ellroy. Finalmente, nel 2007, la nuova svolta: Tarantino lo sceglie per interpretare il crudele serial - killer Stuntman Mike in "Grindhouse-A Prova di Morte", dopo che il ruolo era stato rifiutato da Mickey Rourke e Sylvester Stallone. Pur essendo probabilmente l'opera meno riuscita di Quentin, rimane comunque un gran film in cui il nostro Kurt fa la sua bella figura, dimostrando di essere un malvagio nato! Nel 2015 esce il favoloso "Bone Tomahawk", di S. Craig Zahler, una sorta di incrocio fra "Sentieri Selvaggi" e "Cannibali Holocaust". Il nostro Kurt interpreta lo sceriffo Franklin Hunt alle prese con dei trogloditi antropofagi in un gustosissimo film di serie B, ben girato e interpretato, ricco di scene cattive e ipersplatter, come da anni non se ne vedeva. Manco il tempo di tagliarsi i baffoni ed eccolo di nuovo in un western, il claustrofobico, violentissimo "The Hateful Eight" (2015), sempre di Tarantino, in cui interpreta lo spietato cacciatore di taglie John Ruth. Grande Kurt, per noi sei sempre il migliore! Continua così per favore!

Bob Hauk: "Mi ucciderai ora, Jena?"
Jena Plissken: "Sono troppo stanco... forse più tardi."
Bob Hauk/Lee Van Cleef, Jena Plissken/Kurt Russell - 1997 Fuga da New York

Kurt Russell