16 marzo 
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Non proviamo molta simpatia per i virtuosi della chitarra (diciamo per i virtuosi in generale...) ma il mitico T-BONE WALKER è un'altra storia. Lui era veramente un gran musicista, un incredibile animale da palcoscenico, suonava da Dio il suo strumento ed aveva un gusto favoloso per il blues più profondo e sensuale. Oltretutto cantava pure benissimo... Tutti i grandi chitarristi del dopoguerra gli devono almeno qualcosa. Purtroppo T. Bone era anche un istrione: diciamo purtroppo perché, essendo il primo a suonare la chitarra in tutte le posizioni possibili, con i denti, tenendola persino dietro la schiena, ha dato il via a tutta una pletora di artisti da circo che suonano come se fossero giocolieri. Passino Chuck Berry e Jimi Hendrix, che da Walker hanno imparato a fare i ganzi sul palco, però poi... Per carità, cari amici dei Mutzhi Mambo, un po' di show tamarro piace tutti e non si nega a nessuno, ma se uno pensa a che eccessi di baracconaggine siamo arrivati nel rock ma soprattutto nel Metal (ma anche nel rockabilly e nel blues...), a che palle fanno venire quegli interminabili assoli fatti coi piedi (spesso nel senso letterale del termine!), a come sono odiose quelle pose da "guarda come so'bbravo io!", non si può non provare un po' di sano rancore per il vecchio T-Bone... Gli storici discutono ancora oggi su chi, tra Walker, Charlie Christian e Eddie Durham, fu il primo ad imbracciare una chitarra elettrica, ma il nostro, rispetto agli altri, aveva sviluppato il segreto di procedere per "single notes", creando un virtuoso e spettacolare stile chitarristico definito "hemiola" che gente come BB King ha praticamente ripreso pari-pari. Aaron Thibeaux Walker naque il 28 maggio del 1910, a Linden, (sobborgo divenuto parte della città di Dallas nel 1903), in Texas. Era di origine africo-americana e Cherokee ed i suoi genitori erano entrambi musicisti. Il suo soprannome gli venne dato da una zia (originariamente lo chiamava T-Bow). Walker iniziò a strimpellare all'età di 5 anni e le sue prime fonti di ispirazione furono le grandi voci del blues Ida Cox, Leroy Carr, Lonnie Johnson e Bessie Smith. Il suo primo mentore fu il leggendario Blind Lemon Jefferson, chitarrista nomade cieco di cui divenne un fedele discepolo (con lui suonava anche il banjo e lo accompagnava di bar in bar) ma presto cominciò a frequentare le piccole orchestre californiane che inserivano il blues (vedi Roy Milton e Joe Liggins) nelle loro band swing e r'n'b. Compagno di strada del grandissimo Charlie Christian, che gli contende la palma del primo suonatore di chitarra elettrificata, imparò da lui a suonare anche il jazz, prima che quest'ultimo entrasse nell'orchestra di Benny Goodman. Nel 1929, Walker fece il suo debutto discografico, a nome Oak Cliff T-Bone. con un 78 giri per la Columbia, "Wichita Falls Blues" / "Trinity River Blues", insieme al pianista Douglas Fernell. Verso la metà degli anni '30, T-Bone partì per Los Angeles, mantenendosi come ballerino nella band del sassofonista Big Jim Wynn. Il popolare bandleader Les Hite lo assunse come vocalist nel 1939. Con lui Walker cantò "T-Bone Blues" nel 1940, ma non suonò la chitarra nella registrazione. Ma di lì a poco, il suo nuovo giocattolo elettrico iniziò a dare i suoi frutti: erano sempre più numerosi i locali di L.A. che lo ingaggiavano per i suoi concerti al fulmicotone e per quella chitarra dal suono così potente e innovativo. Il suo sound caratteristico verrà fissato nel 1942, quando venne dato alle stampe per la Capitol Records, "Mean Old World"/"I Got a Break Baby", col maestro del boogie Freddie Slack. Il Club Rhumboogie di Chicago fu la seconda casa di Walker quando si spostò da Los Angeles durante buona parte degli anni della guerra. Registrò anche per l'etichetta della casa nel 1945 sotto la direzione del pianista Marl Young. Ma, lo stesso anno, dopo una session solitaria per la Old Swingmaster (che in seguito divenne Mercury Records), la Black & White Records di L.A. mise sotto contratto il nostro T-Bone che con lei fece fortuna. L'immortale "Call It Stormy Monday (But Tuesday Is Just as Bad)" venne registrata nel 1947 con Teddy Buckner alla tromba e il bravo pianista Lloyd Glenn nel quintetto di supporto. Divenuto negli anni un vero e proprio standard, "Stormy Monday" è stato registrato e ripreso dal vivo da gente come gli Allman Brothers, Etta James e B.B. King. Molti dei migliori lavori di Walker, quelli che gli hanno dato notorietà, sono fumosi blues notturni, anche se un occasionalmente il nostro ci dava giù di ritmo, come "T-Bone Jumps Again" un furioso strumentale che dimostra la sua destrezza anche a velocità sostenuta. Walker ha registrato moltissimi brani per la Black & White, fino alla fine del 1947, pubblicando classici come le coverizzatissime "T-Bone Shuffle" e "West Side Baby", anche se molte delle sessions sono uscite quando la Capitol ha acquisito gli archivi della scomparsa Black & White. Nel 1950, T-Bone passò alla Imperial, e ci rimarrà fino al 1954. La sua prima uscita per l'etichetta di L.A. fu il gioiellino "Glamour Girl" e uno degli ultimi strumentali del suo repertorio, "Strollin' With Bones" (con la poderosa batteria di Snake Sims a picchiare accompagnando le "carezze" impeccabili di Walker). "The Hustle Is On", "Cold Cold Feeling", "Blue Mood", "Vida Lee" (dal nome di sua moglie), "Party Girl," e "Railroad Station Blues" (prodotra da Dave Bartholomew), furono gli altri suoi successi usciti per questa casa di produzione. Nel quinquennio successivo l'attività di Walker subì una prima battuta d'arresto; il suo unico disco di quel periodo, successivamente pubblicato dalla Atlantic Records nel 1960, venne farraginosamente registrato in tre sessioni separate tenutesi a distanza di anni, nel 1955, nel 1956 e nel 1959. Primo motivo di questo ritardo fu la scarsa affinità fra T-Bone e i musicisti di Chicago messi a sua disposizione dall'etichetta (fra questi l'armonicista Junior Wells, il chitarrista Jimmy Rogers, e il bassista Ransom Knowling). Queste registrazioni contengono tra gli altri degli struggenti, meravigliosi strumentali come "Two Bones and a Pick", "Blues Rock" e "Shufflin' the Blues", dove spesso il nostro si trovò a "duellare" con suo nipote, il jazzista Barney Kessel. Ma le registrazioni successive non avranno la stessa qualita, scivolando nell' esecuzione standardizzata. L'avvento del rock aveva reso improvvisamente anacronistici esecutori di classe come il nostro Walker. Nonostante il successo riscosso a seguito della sua partecipazione all'edizione del 1962 dell'American Folk Blues Festival, la sua attività non dette segni di ripresa, e rallentò in modo progressivo negli anni successivi. Un tour del 1968 a Parigi ebbe come frutto il migliore dei suoi album di fine carriera, "I Want a Little Girl", per la Black & Blue, assieme al sassofonista Hal "Cornbread" Singer e al batterista di Chicago S.P. Leary. Ultimo sussulto, il Grammy ottenuto come miglior album folk per "Good Feelin' "(1970), registrato per la Polydor. T-Bone Walker morì il 16 marzo 1975, stroncato da un ictus cerebrale. Il pioniere della chitarra elettrica, il più imitato chitarrista del dopoguerra, non avrebbe più suonato per nessuno...

"Well, the clock is strikin' twelve, somebody's got to go
Well, the clock is strikin' twelve, somebody's got to go
Gee but I'm going to miss ya, baby, this is one thing I'm sure you know
When it's twelve o'clock in Memphis it's one o'clock in San Antone
When it's twelve o'clock in Memphis it's one o'clock in San Antone
When it's midnight in California I'll be so all alone
Midnight is an awful hour, why does it come so soon?
Midnight is an awful hour, why does it come so soon?
It never bring me happiness, it always leave me filled with gloom
Don't ever gamble buddy unless you're sure that you can't lose
Don't ever gamble buddy unless you're sure that you can't lose
You better take my advise unless you want this midnight blues
Put it away"
T-Bone Walker - Midnight Blues

T-Bone Walker