2 gennaio 
L'ALMANACCO PULP dei Mutzhi Mambo 
Ahhhh, è iniziato l'anno ed è il momento di celebrare subito quello che per gli uomini è il lato migliore delle donne, cari amici dei Mutzhi Mambo: il Lato B, The Holy Mountain, le Sacre Terga, il Culo! E come per magia spunta fuori la Dea delle Chiappe che proprio oggi compie gli anni: la mitica NADIA CASSINI! Diciamo che i suoi "meriti" artistici si sono limitati al suo leggendario fondoschiena ma ciò non gli ha impedito di trasformare i nostri sogni in una Sodoma & Gomorra (soprattutto Sodoma) piena di pensieri impuri e contronatura! Gianna Lou Müller (così all'anagrafe) è nata a Woodstock, il 2 gennaio del 1949, durante una tournée dei genitori, ambedue ballerini ed attori di vaudeville. Il padre era uno statunitense di origini tedesche e la madre una statunitense di origini italiane (il nonno materno era siciliano). Lasciata la famiglia in giovane età, la nostra Nadia si mantiene attraverso i più svariati lavori, come cantante di night club, ballerina di fila, fotomodella ed indossatrice. In quel periodo è stata anche amante dello scrittore belga Georges Simenon. Nel 1968 ha sposato il conte statunitense di origini italiane e russe Igor Cassini, noto come giornalista con lo pseudonimo di Cholly Knickerbocker e fratello dello stilista Oleg. Segue il marito a Roma, giunto per aprire e seguire una maison della casa di moda del fratello, dove ottiene alcuni piccoli ruoli cinematografici a partire dal 1970, tra cui ne "Il divorzio" di Romolo Guerrieri. Nello stesso anno, appena ventunenne, di una bellezza veramente rara per l'epoca, viene scelta dal regista Piero Vivarelli per il ruolo di protagonista nel cult movie erotico-exotico "Il dio serpente" che ha riscosso un enorme successo nelle sale cinematografiche, grazie anche alla fotografia di Benito Frattari, alla colonna sonora di Augusto Martelli (il cui brano "Djamballà" ebbe risonanza internazionale), ma soprattutto al fisico statuario della Cassini. Nel 1971 partecipa a "Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù?", un film a episodi del 1971 diretto da Mariano Laurenti con Franchi e Ingrassia, Giannini e Montagnani e allo stracult "Quando gli uomini armarono la clava e... con le donne fecero din don", di Bruno Corbucci che, nonostante il titolo, che si richiama alle due pellicole di Pasquale Festa Campanile, non ha granché a che fare con esse, a parte l'ambientazione falso-preistorica. In realtà si rifà addirittura ad una commedia di Aristofane. Lo stesso anno Nadia lascia il marito, e si trasferisce dapprima in Grecia ed in seguito a Londra con l'attore greco Yorgo Voyagis dal quale ha avuto una figlia e con il quale successivamente si è sposata. Nel 1972 è nel cast di "Colpiscono senza pietà", un dimenticabile thriller di Mike Hodges con Michael Caine che si segnala solo per il suo titolo originale ("Pulp", appunto...). Rimane comunque legata all'Italia dove torna nel 1975 per proseguire la sua carriera cinematografica. Una sua apparizione televisiva, nella quale, ballando accanto a Lando Buzzanca, l'attrice mostra il sedere coperto solo da un sottilissimo perizoma, le vale una denuncia per simulazione di atto sessuale contro natura da parte di un telespettatore napoletano, la cui querela ha però breve seguito in tribunale, venendo poi rigettata in prima istanza. Nel Belpaese interpreta perle come "Spogliamoci così, senza pudor...", di Sergio Martino (1976), "Io tigro, tu tigri, egli tigra" (1978), per la regia di Renato Pozzetto e Giorgio Capitani (ma il soggetto è di, tra gli altri, di Enzo Jannacci...), l'inqualificabile, kitschissimo "Scontri stellari oltre la terza dimensione" (1978), di Luigi Cozzi, uno dei più brutti film di fantascenza della storia, e l'infame "Io zombo, tu zombi, lei zomba" (1979), parodia pecoreccia dei film di Romero di Nello Rosati che perfino il grande Renzo Montagnani (coinvolto suo malgrado nel progetto) definì "una cazzata"! Nel 1979 ha il primo ruolo da protagonista nel filone da cassetta comico-erotico "L'insegnante balla... con tutta la classe". I suoi film più ricordati sono forse "L'infermiera nella corsia dei militari" del 1979 e "La dottoressa ci sta col colonnello" del 1980. Nelle sue apparizioni cinematografiche interpreta di solito il cliché dell'ingenua adescata e si puntava molto sulle sue qualità fisiche, in particolare sul suo fondoschiena che veniva pubblicizzato come "il più bello in tutto il panorama femminile mondiale". Famosa per il carattere irascibile, è stata per un breve periodo anche un personaggio televisivo (partecipa a "Premiatissima" nel 1983 con Amanda Lear, a "Drive In" nel 1984 e a "Risatissima" nel 1985), ma una serie di motivi, tra i quali soprattutto la difficoltà ad esprimersi bene in italiano (nei film viene quasi sempre doppiata), hanno bloccato di fatto la sua carriera, impedendole di raggiungere il pieno successo nel lungo periodo. Al pari di altre celebrità dello spettacolo dell'epoca, la Cassini incide anche dei dischi, interessanti solo dal punto di vista collezionistico per chi ama particolarmente la cultura trash, tra i quali ha avuto una certa notorietà il 45 giri con il brano (sul lato B, appunto...) intitolato "A chi la do stasera". Alla fine degli anni ottanta Nadia è sparita definitivamente dalle scene. Ciò è dovuto in parte alla rottura del contratto con Mediaset, ma soprattutto ad uno sfigato intervento di chirurgia plastica al naso di esito devastante, che ha comportato ustioni di terzo grado su tutto il viso e l'amputazione di parte del padiglione auricolare destro. Nadia, sempre più in crisi professionale, oltre che affettiva, inizia ad abusare di alcol. Riesce comunque a disintossicarsi, grazie al sostegno della madre e della figlia che la fanno ricoverare in una clinica specializzata negli Stati Uniti. Ora fa un po' tristezza vederla protagonista dei gossip col suo toy boy di turno...Pur non avendo interpretato molti film la Cassini è riuscita a sfondare lo schermo ed è stata senza dubbio una delle protagoniste dell'immaginario erotico degli italiani a cavallo fra gli anni settanta e ottanta: tanto, tanto seme (nostro compreso...) è stato sprecato in suo onore. Tanti auguri, Nadia, ti vorremo sempre bene!

“A chi la do stasera
la mia felicità?
A chi la do stasera?
Chi mi sorriderà?
A chi la do stasera?
Io faccio quel che vuoi
dimmi che è primavera
anche se te ne vai
Notte, la notte
di chi sarà?
Notte, ti giuro
che mai nessuno saprà
A chi la do stasera?
Queste canzone mia
A chi la do stasera?
Questa mia nostalgia
Notte, la notte
di chi sarà?
Notte, ti prego
dimmi che lui tornerà
Notte, di notte
l’amore va
Notte, la notte
dopo tra poco verrà
Notte, la notte
di chi sarà?
Notte, ti prego
dimmi che lui tornerà
Sera, di sera
l’amore va
Sera, di sera
ti giuro nessuno saprà
Notte, la notte
di chi sarà?
Notte, la notte…”.
Nadia Cassini - A chi la do stasera